Genova

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Giovani innamorati
si baciano alle fontane,
mentre poco più in là
donne nere
vendono la loro carne.

Poetica bellezza,
convive dormiente
tra locali gremiti di abbondanza
e visi di fantasmi,
persi in astinenza.

Città sporca,
città buona.
Non sputa i reietti
ma li ingloba.
Ogni cosa porta il mare,
tra la storia
pestilenza e gloria.

Ricchezza nelle piazze eleganti,
negozi luccicanti.
Diramano strettoie
di sporcizia e miserie.

E sul porto grandi strade.
Un caos di modernità
tra visioni assurde,
l'antichità.
Grossi ratti passano inosservati,
tra turisti curiosi,
a se stretti e ansiosi.

Città violenta.

E più su le montagne.
Arrampicata ad esse,
tristezza di palazzi e chiese.
Santità e messe.

Tra volti di ogni colore,
un brulicare di anime.
Dai monti al mare,
tra pertugi e grovigli
dove tutto puoi vedere,
colpisce al cuore bellezza e dolore
a chi sa guardare.

Città di odio,
città di amore.
Non sputa i reietti
ma li ingloba.
Ogni cosa porta il mare,
tra la storia
pestilenza e gloria.

Mo

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