-Ehi ragazzina, chi sei tu?- mi chiese il Dio grecho senza nome. -Io sono Alexandra, tu piuttosto chi sei?- risposi io avvicinandomi. -Io mi chiamo Marcus principessa, sono il migliore amico di Andreas- disse lui avvicinandosi pericolosamente fino a costringermi a sbattere la schiena contro il muro e intrappolandomi. -primo non chiamarmi principessa, secondo togliti immediatamente o ti do un calcio nelle palle- dissi io puntandogli un dito contro. -Sei aggressiva principessa, cosa succede principessa?Ti da fastidio che ti chiamo principessa, principessa?- senza pensarci due volte, mantendendo sempre lo sguardo fisso sollevai con grande forza il ginocchio fino a farlo puegare sulla pancia. -ANDREAS IL TUO MIGLIORE AMICO CI HA PROVATO CON ME- urlai, era sempre stato davvero molto protettivo nei miei confronti. Come immaginavo sali di corsa le scale e spalanco la porta per poi scagliarsi su Marcus. Feci l'occhiolino a quest'ultimo e me ne andai a fare un giro per la città. Mentre camminavo testa bassa sul telefono andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. -Scusami, dovevo stare più attenta- dissi massaggiandomi la testa dolente, alzai poi lo sguardo per vedere una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere e gli occhi marroni, da questo dettaglio pensai che molto probabilmente i suoi capelli erano tinti. -Non ti preoccupare, é colpa mia, stavo contando i soldi- disse porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. -Piacere, America- disse poi sorridente. -Alexandra, ma chiamami Al, odio il mio nome per intero- dissi ricambiando il suo sorriso. -Ti va un po di shopping? Cosi mi parli anche un po di te- annui senza pensarci. -sei nuova? Non ti ho mai vista da queste parti- mi chiede lei. -In effetti si, sono appena arrivata da Parigi- Dissi mordendomi le lebbra, mi sentivo molto a disagio ma non so il perche.. -Wow Parigi, chissa quanto shopping si potrebbe fare- alzia gli occhi al cielo detestavo a morte lo shopping. Sentii vibbrare incessantemente il mio telefono cosi guardai lo schermo e mi resi conto di una chiamata da un numero sconosciuto.-Pronto?- chiesi aprendo la chiamata. -Sono Marcus- disse lui dal'altro capo della linea. -Che cosa vuoi Marcus? Non ti é bastato il calcio?- dissi io alzando gli occhi al cielo e guardando America che nel frattempo aveva letteralmente sbarrato gli occhi. -Marcus, amore mio, perche chiami un altra ragazza?!- urlò lei cosi che Marcus potesse sentirla. Mi stacco il braccio dal orecchio, attaccò e mi diede un forte schiaffo. Non ci vidi più dalla rabbia ma avevo imparato a controllare quest'ultima. Me ne tornai a casa per sistemare la mia valigia, con l'intenzione di guardare qualche episodio di una serie tv qualsiasi dal mio Mac uno volta finito, e cosi feci fino alle 19:45 della sera quando fui chiamata per la cena.
***************************************
La mattina dopo mi alzai relativamente presto, alle 6:30, mi infilai sotto la doccia, mi misi dei jeans attillati di colore tipico (non so come si chiami quel cosolore, perdonatemi) e sopra una felpa molto grande nera, in quanto eravamo comunque in pieno Febbraio. Mi pettinai, mi truccai, misi le mie nike nere, afferrai lo zaino e andai al piano di sotto, Andreas mi avrebbe accompagnato, quel giorno, a scuola per farmi vedere dove si trovava. Appena arrivat feci per accendermi una sigaretta ma qualcuno mi fermo. -Qui non è sicuro, per via dei prof, seguimi- dopo varie esitazioni feci come diceva quella ragazza e mi porto in un piccolissimo parco, composto solo da due alberi, tre panchine ed un tavolinetto, ben nascosto tra i palazzi davanti la scuola. -Come ti chiami?- mi chiese la ragazza. -Alexandra, tu?- chiesi io questa volta. -bhe io mi chiamo Sophia, non ti ho mai vista, sei nuova?- perche tutti mi fanno la stessa domanda? -Si, in effetti si- rispondo immediatamente io. -In che classe ti hanno messo?- chiede lei, perche tutte queste domande? Io odio le domande. -3G tu dove sei?- chiedo questa volta io. -Grande, andiamo in classe insieme- rimango sbalordita, una persona che fa cosi tante domande in classe con me? Non ci potevo credere, ma decisi di non fermarmi alle apparenze.
Spazio autrice
Amatemi, tre capitoli in tre giorni e questo é tipo il doppio di quelli precendenti, ora devo andare a studiare e non so sinceramente quando potrò aggiornare, scusate. Lasciate una stellina se la storia vi piace e commentate se avete consigli, domande o critiche da farmi(basta che quest'ultime non siano insulti) io ora vado a fare algebra per il compito di domani, un bacio💋
STAI LEGGENDO
Tutto troppo complicato
RomanceUna ragazza della dolce età di 17 anni si ritrova un passato molto difficile dal quale dovrà letteralmente scappare, cosa le accadra senza il sostegno della madre? ATTENZIONE:QUESTA STORIA E' DEL TUTTO INVENTATA MA TRATTA ARGOMENTI IMPORTANTI E SOPR...