10. Sacher Torte e lezioni di danza

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"Sii preciso con le dosi" dissi, mentre giravo il cucchiaio di legno nella ciotola "non voglio misure indicative" dissi risoluta, mentre osservavo rapidamente lo stato pietoso del mio tavolo da lavoro. Distolsi velocemente lo sguardo per non immaginare quanto tempo avrei impiegato a pulire.

"Ma io non segno mai le dosi quando cucino" rispose Harry, mentre osservava titubante la ciotola "e tu non sai decisamente cucinare" rise divertito nel vedere quanto quel composto non avesse nulla a che vedere con la Sacher Torte che avevo immaginato.

"Questo era assodato, mi pare" risposi io, per nulla offesa da quella affermazione. Continuai velocemente a girare, sperando che il composto al cioccolato così liquido diventasse più denso. Harry intanto continuava a guardare il suo cellulare, appoggiato stancamente sullo sgabello di fronte a me, mentre un altro era utilizzato per reggere le sue lunghe gambe.

"Avrei potuto farla io" disse lui semplicemente, guardandomi con sufficienza "se solo l'avessi permesso" concluse, mentre io sbuffavo scocciata. Quella mattina mia madre mi aveva annunciato che in giornata lei e mia sorella sarebbero arrivate; il poco preavviso era tipico delle loro visite perché conoscendomi sapevano avrei trovato il modo di disdire frettolosamente i loro progetti di viaggio. Visto l'amore di mia madre per la pasticceria, avevo pensato di farle trovare una delle sue torte preferite, appena arrivata a casa. Non avevo, però, fatto i conti con le mie inesistenti capacità culinarie: del resto, ero consapevole del fatto che il gene per la passione culinaria di mia madre, aveva saltato solo me, ma ero anche convinta che con impegno e dedizione, sarei riuscita a sfornare una torta decente.

Quella convinzione era presto scemata quando un Harry entusiasta si era presentato da me con tutti gli ingredienti ed io ero ancora decisamente propositiva; non appena avevo iniziato a mescolare i vari ingredienti, avevo realizzato la difficoltà della ricetta, ma, per orgoglio, avevo impedito ad Harry di mettervi mano.

"Non deve essere così difficile,no?" proprio mentre proferivo queste parole, il campanello avvisò dell'arrivo di qualcuno e Harry si alzò, muovendosi attraverso il soggiorno per aprire a quella che pensavo fosse mia madre: guardai l'orologio, notando fossero le tre di pomeriggio e ipotizzando che potesse già essere arrivata. Iniziai a sudare freddo all'idea che Harry fosse in casa mia: non avrei mai voluto che mia madre e mia sorella lo conoscessero, creandosi inverosimili film mentali.

"Imparerai a conoscerla, è fatta così" esclamò una voce maschile che non apparteneva alle mie familiari. Sorrisi per un attimo realizzando che avessi ancora tempo, ma ben presto realizzai che Aaron, Rosie e Harry stavano discutendo riguardo la mia caparbietà. Rimasi un attimo interdetta guardando Harry scherzare e ridere con i miei amici, come se si conoscessero da una vita: non era difficile pensarlo lì fra loro, soprattutto quando Rosie si girò per sorridermi ampiamente con un occhiolino.

"Ti abbiamo portato la risoluzione ai tuoi problemi, chef da quattro soldi" affermò Aaron, avvicinandosi a me con una scatola che non avevo notato fra le sue mani. Me la poggiò dinanzi, cercando un angolo non infarinato sul tavolo. La aprì rivelando una Sacher Torte di piccole dimensioni, ben fatta.

"Giuro che imparerò a cucinare prima o poi" dissi io, buttando la ciotola nel lavandino e togliendomi il grembiule estremamente ridicolo. Rosie sogghignò sotto i baffi, prima di parlare.

"Potresti farti aiutare da Harry" suggerii, fingendo ingenuità "tu fai il cuoco, vero?" continuò, indicandolo con l'indice destro.

"Mi ero già offerto di aiutarla, ma non ha ovviamente acconsentito" rispose lui, mentre si girava mandandomi un'occhiataccia.

"Con Ellie non devi aspettare assensi, devo costringerla" insegnò Aaron, mentre mi abbracciava le spalle con il braccio destro "come facciamo noi" sorrise poi girandosi verso me, mentre io li davo una gomitata nello stomaco per farlo staccare da me.

CANTHARIDE- [H.S. AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora