CAPITOLO 37

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Taylor, con un ghigno, viene a sedersi accanto a me.
Subito dopo entrano Ally, Adam, Amber, Nicole e Cameron.
Non ci credo!
<<Che ci fai qui?>> Parlo a bassa voce.
<<Tu perché sei qui?>>
<<Per studiare...?>> È più una domanda che una risposta. 
<<Beh anche io>> sorride ovvio e si appoggia allo schienale della sedia con un sorrisetto strafottente.
Taylor mi fa ridere tutto il tempo e infatti vengo richiamata parecchie volte.
Alla decima volta la prof di inglese mi chiama alla lavagna per correggere degli esercizi che aveva assegnato in classe, ma che, pur volendo farli, non ci sono riuscita.
Incavolata come non mai, mi avvio a grandi passi verso la lavagna, con l'espressione di chi sta andando al patibolo, nonostante io sia brava in inglese.
Mentre sono lì e la prof continua a dettarmi esercizi dopo esercizi, mi giro verso Taylor e lo vedo che, con sguardo minaccioso, guarda tutti gli altri.
La campanella suona appena in tempo, quando finisco l'ultimo esercizio.
Senza chiedere il voto, prendo i libri dal mio banco ed esco dall'aula, aspettando Tay.
Quando si avvicina a me, ha ancora quello sguardo.
<<Tieni, prendi questo e legalo alla vita>> borbotta, porgendomi la sua giacca di pelle.
La prendo, pur essendo confusa.
<<Perchè?>> Domando.
<<Perché non mi sono potuto godere il momento e ridere di te che stavi alla lavagna per colpa mia che ti ho fatto ridere. Tutto questo perché tutti ti fissavano il culo e li ho dovuti minacciare per fargli distogliere lo sguardo.>>
Arrossisco e lui mi posa un braccio sulle spalle, ancora corrucciato.
<<Sei geloso Tay?>> Lo canzono con un sorrisetto.
Lui mi guarda, mi prende per i polsi bloccandomeli con una mano sola, e mi spinge contro la parete.
È ad un centimetro da me.
<<Si. Perché sei mia e nessuno deve guardarti, toccarti o anche farsi sfiorare la mente dal pensiero di poterti avere>> dice con voce bassa e minacciosa.
Deglutisco e lui fa un sorriso compiaciuto, lasciandomi. Ma non prima di posarmi un bacio a stampo sulle labbra.
Intreccia le mani alle mie e andiamo alla prossima lezione che, come quella precedente, abbiamo insieme. Così anche tutte quelle della giornata.
Quando arriva l'ora di pranzo ci sediamo tutti insieme al nostro solito tavolo.
Taylor ancora mi tiene per mano.
<<Amber perché hai la giacca di Tay?>> Mi chiede Nicole confusa.
Guardo Taylor, che a sua volta mi guarda compiaciuto.
<<Mi piace>> sorrido falsamente.
Non voglio dirle il vero motivo.
<<Ok...>>
Mangiamo, mentre i ragazzi iniziano a raccontare di tutti i casini che hanno combinato lo scorso anno per farsi bocciare. Hanno passato molto più tempo in presidenza che in classe!
Più parlano, più mi rendo conto che fino a quando non li ho conosciuti, non avevo capito a fondo com'erano fatti.
Si, insomma, dall'esterno possono sembrare stronzi, arroganti e tutto, ma se li conosci bene e riesci a capirli, si affezionano a te e farebbero di tutto per farti stare bene. Poi cercano in tutti i modi di farci ridere e sono davvero buffi.
Finito tutto quello che ho nel piatto, mi alzo.
<<Ragazzi vado un momento in bagno>> annuncio alzandomi.
<<Ti accompagno?>> Chiede Tay con un ghigno malizioso.
<<No, grazie>> rispondo tirandogli uno schiaffo scherzoso sul braccio e poi chinandomi per dargli un bacio a stampo.
Lui mi sorride e io mi avvio.
Entro in bagno e comincio a sistemarmi il trucco, specialmente il rossetto che dopo stamattina si è sbavato tutto.
Quando lo sto posando nello zaino, qualcuno entra e sbatte la porta, ma non ci faccio caso, finché non sento che viene chiusa a chiave e quindi alzo la testa.
Guardo chi ho davanti e sbuffo.
<<Cosa volete?>> Chiedo irritata.
La prima a parlare è Missy: <<Lo sai vero che non mi hai ancora conosciuta del tutto?!>> Chiede con voce minacciosa.
<<Oh, si. Ti conosco abbastanza bene per sapere che sei una stronza e credo che questo mi basti.>>
Faccio per andarmene ma Molly mi blocca.
Sembra la sua guardia del corpo, ma che vuole?!
<<Che cosa non ti è stato chiaro della frase "stai lontana da Taylor o te la passerai veramente brutta"?>> Mi chiede con la sua voce da ochetta odiosa, citando le sue parole.
<<E tu cosa non hai capito di "non prendo ordini da nessuno e non ho paura di te"?>> Alzo gli occhi al cielo: non le sopporto queste due.
<<Basta così, mi hai scocciata. Non ti voglio più tra i piedi>> urla Missy.
<<Credo che dovrai faticare, perché io non mi muovo da dove sto.>>
Metto le mani sui fianchi a mo' di sfida.
<<Oh, povera piccola. Ma non lo capisci proprio? Noi lo facciamo per il tuo bene: vogliamo metterti in guardia. Il tuo ragazzo vuole solo portarti a letto e poi lasciarti. Non è la prima volta che fa una cosa del genere. Le ragazze o se le porta a letto e basta, o, se vede che sono difficili, le illude, facendogli credere di essersi innamorato per poi lasciarle dopo aver ottenuto ciò che voleva.>>
No. È impossibile. Magari in passato è stato così, ma ora è cambiato. Lui vuole davvero stare con me. Mi rifiuto di credere a queste stupidaggini.
Assumo un'espressione sicura, più di quanto non lo sia dentro e la guardo minacciosa, puntandole il dito contro.
<<Stammi bene a sentire perché non te lo ripeterò ancora. Non credere che delle stupide parole, dette da una ragazza ancora più stupida come te, mi facciano cambiare idea sulla persona alla quale tengo più di tutto. Mi fido di Taylor. E questa cosa non cambierà. Ti ricordo, Missy, che noi eravamo amiche un tempo. Conosco te e i tuoi giochetti.
Credi davvero che io possa crederti? O anche solo importarmi di quello che mi dici? Sei una povera illusa>> rido con disprezzo.
Lei mi guarda e vedo la sua corazza cedere.
<<Fa' come vuoi, ma non dire che non ti abbiamo avvertita tesoro>> risponde poi con sicurezza, ma si vede che è tutta finzione e non crede nemmeno più lei alle sue parole.
Si gira, seguita dall'amica, e si avvicina alla porta.
<<Ah, un'altra cosa>> dice girandosi.
<<Stai molto attenta e guardati intorno d'ora in poi. Stessa cosa vale per le tue amiche>> gira i tacchi e va via, seguita dal suo clone.
Quando esce, scoppio in una risata fragorosa e sento qualcuno precipitarsi in bagno.
<<Che succede? Ho visto Missy e Molly uscire furiose da qui e sono subito corsa a vedere cos'è successo. Cos'è successo?>> Chiede Nicole con l'affanno, irrompendo in bagno.
Mi ero appena calmata, ma dopo aver alzato gli occhi sul sui viso spaventato, scoppio di nuovo a ridere e lei mi guarda male.
<<Che c'è da ridere?!>> Fa una smorfia.
<<Niente niente.>>
Mi calmo e le racconto tutto.
<<Devo prendere delle cose dall'armadietto, tu vai. Aspettatemi in classe.>>
Lei annuisce e va via.
Prendo le mie cose dall'armadietto e mi avvicino alla classe.
Quando sto per entrare, peró qualcuno mi tira per un braccio e mi porta più indietro.
<<Ma che...?>> Strillo. Ma quel qualcuno mi tappa subito la bocca.
Lo guardo negli occhi e capisco che è soltanto Hayes.
<<Oddio>> ansimo e mi metto una mano sul cuore.
<<Non farlo mai più!>> Urlo.
Ride ma poi si fa serio di nuovo e mi lascia le braccia, mettendosi le mani nella tasca dei jeans.
Mi fa tristezza vederlo così.
<<Quindi tu e Taylor...>> non finisce la frase ma decido di evitargli la tortura.
Sembra di stare rivivendo la scena di quando eravamo a casa sua e Taylor mi aveva portata fuori per sapere se noi due stessimo insieme.
<<Si, ci stiamo provando>> sospiro.
Non è una cosa brutta, ma guardarlo negli occhi e dire queste cose, mi provoca un peso al cuore.
Distoglie lo sguardo da me e annuisce, senza dire niente.
Cerco di abbracciarlo ma me lo impedisce.
<<Mi dispiace tanto>> sussurro.
<<No. Dispiace a me. Era una delle poche volte che mi aprivo con una ragazza così tanto, ma ovviamente è stata una delusione.
Perciò preferisco non avere appuntamenti o cose del genere. Menomale che non mi ci ero immischiato fino in fondo>> il tono di voce è duro. Non sembra Hayes.
<<Hayes... io... tu lo sai che io a te ci tengo...>>
<<Già, ma non tanto quanto tieni a lui, no?>> Mi interrompe, innervosito.
<<Scusa>> dico. Non so che altro dire. In fondo è lui che mi sta trattando così. Io sto cercando di scusarmi.
<<Le cose non si sistemeranno solo con uno "scusa">> mi guarda con disprezzo.
Ora sto iniziando ad innervosirmi.
Ci può stare che è arrabbiato, ma non tanto da trattarmi in questo modo.
<<E cosa dovrei fare allora? Ti ho detto che mi dispiace, ma più di questo non posso fare. Non posso lasciare lui per stare con te>> sbotto.
Mi guarda come per dire :"Chi sei tu? Dov'è finita la vera Amber?!"
<<Ma non capisci che io sono innamorato di te da quando eravamo bambini? Non lo capisci proprio?>>
Avevo il sospetto che provasse qualcosa per me, ma non pensavo che fosse addirittura innamorato.
E poi non è la stessa cosa quando te lo dicono di persona, guardandoti negli occhi. Ma soprattutto, mi maledico, perché non provo la sensazione che si dovrebbe provare quando una persona ti confessa il proprio amore.
Perché quella persona non è la persona che avrei voluto me lo dicesse.
Lo guardo senza dire niente e in ogni caso non saprei cosa dire.
Mi accarezza la guancia e il suo viso si addolcisce.
<<Lui non ti merita.>>
Mi guarda malinconico.
Nonostante tutto sono ancora arrabbiata con lui.
<<Non sta a te decidere chi mi merita Hayes.>>
Annuisce.
<<Hai ragione. Ma so che quello giusto per te sono io.>>
Si avvicina a me e mi tiene un polso con forza. Me lo sta stritolando ed io quasi urlo dal dolore.
<<Ho sentito abbastanza.>>
Dice una voce dietro di noi.
Lo tira via e lui sbuffa ancora.
<<Di nuovo?!>>
Alziamo entrambi lo sguardo, ma non è chi ci saremmo aspettati di vedere.

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