"Sera raga." Quella sera salutai i miei compagni un po' controvoglia: la giornata era stata pessima e, per redimerla, in palestra avevo lavorato più di quanto dovessi; ero distrutto. Dopo il giro dei convenevoli, Cherry propose di andare a prendere qualcosa da mangiare e, concluso il solito dibattito pizza vs panino, per quella sera decidemmo pizza. Per tutto il tragitto me ne stetti in disparte, non parlando se non direttamente interessato e nessuno parve notare questo mio attegiamento finché non ci sedemmo ai tavoli della pizzeria, col nostro metro e mezzo di margherita fumante che aspettava solo di essere tagliato. Ad un certo punto sentii un inaspettato:"Tutto a posto?", ma non ero convinto fosse rivolto a me e quindi non ci feci caso. Un attimo dopo, dalla stessa voce, mi sentii urlare:"Elle! Tutto a posto?!" Era Squalo, che mi urlava contro con tono spazientito.
"Si si, ovviamente", gli riposi con voce quasi tremante. Ormai rimasti gli ultimi pezzi di pizza, quella sera era il turno di Scopè di scegliere un argomento di cui parlare. Ogni volta che ci vediamo, a turno, lanciamo con una frase ad effetto qualcosa di cui discutere per il resto della serata. Da indovinelli di logica all'attualità, da domande esistenziali a consigli d'amore. Il nostro gruppo, poi, è particolarmente unito quanto eterogeneo: tralasciando la sostanziale differenza di indirizzi scolastici (io classici, loro scientifici), ognuno di noi ha un punto di vista talmente diverso che potremmo parlare per ore senza trovare punti di incontro. E i Cromosomi (bel nome per un gruppo eh?) sono: Cherry, Cairo, Pelato, Chiappi, Squalo, Scopè, Geometra e Elle, che poi sarei io. Tanti soprannomi, tante storie e così poco tempo per raccontarle, ahimé. Dicevo di Scopè che stava per dare il fischio di inizio al dibattito che avremmo avuto quella sera, e in un italiano un po' zoppicante, ha espresse il suo pensiero:"Voi pensate mai al fatto che viaggiando di notte in provincia, non si vede altro che le luci rosse delle pale eoliche?". Sul momento nessuno colse la palla al balzo. Ci stavamo tutti pensando su quando Cairo disse la sua, o almeno disse quello che pensavo fosse la sua:"Elle, perché non cominci tu visto che stasera non ci hai degnati di una sillaba?". Parole di consenso si levarono ben presto da quella strana riunione e mi vidi costretto a parlare; personalmente però non avevo ben capito a cosa si riferisse Scopè e cominciai a parlare un po' titubante. "Che bello lo spettacolo delle lucette rosse" esordii," una tecnologia che, per quanto sostenibile, innovativa, forse biodegradabile, resta pur sempre una tecnologia!-Per restare in tema pale eoliche- Vallo a dire alle centinaia di animali che vivono in una bella zona ventosa che dovranno lasciare il loro habitat perché a noi uomini serve un altro po' di energia. Vallo a dire a quelle migliaia di pesci che godono dell'acqua pulita, o forse dovrei dire meno sporca considerando che a monte qualche fabbrica potrebbe starci liberando i suoi rifiuti, di un bel fiume in montagna, che per qualche MegaWatt in più, devono dire addio alla loro casa, per lasciare spazio a una diga. Ovviamente "lasciare il loro habitat" o "dire addio alla loro casa" nel migliore, e forse più improbabile dei casi, ma per i miei fan naturalisti vorrei evitare di dire che moriranno tutti. L'unico modo per conciliare uomo moderno e natura sarebbe la fine dell'uomo, che ormai non sa neanche più dove abita il concetto di "natura", "naturale"... Bah, cos'è? Ringraziando qualsiasi entità ultraterrena in cui credete qualcuno ha avuto il buonsenso di vietare la costruzione almeno in alcuni piccoli angoli di paradiso, ma ciò non toglie che a parte i deserti più aridi e le lande più gelate, l'uomo, o solo il suo passaggio, ha lasciato un'impronta. Impronta che poi diventa centro abitato e magari turismo, industrie, impianti energetici che rendono possibile la vita nelle città. Ma dove costruire tutte queste infrastrutture? Non nella città, darebbe problemi alle persone, non in luoghi desolati perché sarebbero irraggiungibili, aspetta ho un'idea!(e non sono Platone)Perché non costruiamo lì vicino quel parco nazionale delle belle pale eoliche considerato il vento che tira? Perché non spianare quel bellissimo bosco per lasciare spazio ad un impianto solare? No lascia stare senti questa: perché non mandiamo a puttane (scusate il neologismo) un'intero ecosistema per costruire una bella diga che ci sta bene proprio in questo paesaggio mozzafiato? Scusatemi se mi sono lasciato un po' trasportare, ma personalmente ho sempre avuto a cuore questa tematica ed oggi non è proprio giornata per le getilezze. Detto ciò, chi è il prossimo?" Già, il prossimo, che quella sera per la prima volta fose non avremmo trovato: dopo il mio discorso non solo gli altri Cromosomi mi guardavano a bocca aperta, ma notai che gente di altri tavoli volgeva lo sguardo verso di me con un'espressione a metà tra paura e meraviglia. Avevo fatto centro.
E già mi immergevo nei 15 minuti di celebrità di cui, forse, parlava Andy Warhol (tema che tra l'altro avevamo affrontato qualche sera prima) quando mi accorsi che uno dei miei compagni, Geometra, aveva lasciato l'espressione sorpresa e assunto un'aria di sfida: aveva sicuramente qualcosa da ridire. E effettivamente era così perché, dopo aver deciso di andare a prendere dei cornetti e di sederci a mangiarli in piazza, Geometra, senza preavviso e infilandosi in altri discorsi, urlò:"Comunque.." e tutti lo fermammo intimandogli di aspettare di sederci. E così facemmo. Arrivati in piazza e trovata una sistemazione Scopè, che aveva proposto l'argomento, gli concesse la parola. E lui, convinto, cominciò a parlare:"Quali sono le prime parole che vi vengono in mente quando salta la corrente? Quali quelle che pronunciate se tagliano l'acqua per qualche ora? E le reazioni anche esagerate quando internet va lento? Tutti quanti abbiamo a cuore la convivenza uomo-natura, ma non potete negare che mandare un messaggio istantaneo a qualcuno dall'altra parte del mondo grazie ad internet, benché ci sia bisogno di strutture che magari non sono ecosostenibili, sia molto più comodo che mandare una lettera per nave, aspettare tre mesi che arrivi e poi altri tre per il ritorno. Abbiamo la fortuna di essere nati in un epoca in cui sono state scoperte e perfezionate gran parte delle comodità e siamo ancora tanto giovani da poter essere noi stessi gli inventori di nuove tecnologie. Ditemi come sarebbe la vostra vita senza i social, senza gli smartphone e per ora limitiamoci a questo, perché dalla televisione a volte esce ancora qualcosa di buono. Molti la definirebbero vuota, o con altre parole, morirebbero di noia; altri ne sentirebbero una forte mancanza, ma potrebbero farne a meno; solo per pochissimi non farebbe differenza. Ormai il mondo è questo ha cominciato ad accelerare dall'invenzione dei primi computer e adesso viaggia a velocità pazzesche e destinate ad aumentare. Poco importa se c'è bisogno di abbattere qualche foresta pluviale per ricavare lo spazio per un centro commerciale." Con poche parole era riuscito ad abbattere il mio discorso ma poco importava: in parte condividevo le sue (e forse di molti) affermazioni e mi limitai a rispondere, in modo ancora più diretto di quanto avesse fatto lui. "Un bambino che non conosce il sapore di qualcosa non saprà mai se gli piace o meno. Non dargli mai della nutella, e lui non ne vorrà mai. Una persona che non sa dell'esistenza del tabacco non sentirà mai il bisogno di fumare. E così via fino ad arrivare a: un uomo che ignora il funzionamento di internet non sentirà mai il bisogno di condividere la sua vita piuttosto che viverla (Grazie Fedez e J-Ax per questa). E gli esempi non sono tanto utopici quanto un uomo senza tabacco, perché in questo caso basta pensare ai nostri nonni, per cui il telefonino si chiama ancora "quel coso là". Io stesso so di non poter fare a meno di comodità, o meglio, di modi per ammazzare il tempo quali social, o videogiochi vari, ma allo stesso tempo so che questo stile di vita è condizionato, putroppo e per fortuna, da questa voglia di dimostrare che l'uomo domina su tutto. Una volta scandivamo il tempo in base ai giorni della settimana, oggi in base ai giga della promozione.".
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Una strana riunione
Short StoryAlcuni amici un po' particolari discutono di problemi non tanto particolari.