Capitolo 12.

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<<Sono esausto>> sbuffa Federico lanciandosi distrattamente sul letto coperto da una plastica per far sì che non si sporcasse.

<<Stanco? Ma non hai fatto nulla Fede!>>

<<Nulla? Ho riverniciato tutta la casa,spostato mobili,gettato via non so quante di quelle cianfrusaglie,e mi dici che non ho fatto nulla?>>ribatte il tono melodrammatico.

<<Sì ok,non proprio nulla,ma anche io ti ho aiutato e non sono per niente stanco>>

<<Ma guarda dovevi per forza aiutarmi siccome l'idea è stata tua>>accusa il moro che lo guarda sbuffando.

Benjamin ieri sera improvvisamente ha iniziato a camminare avanti e indietro per la casa guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa che non andasse bene e dopo poco più di un'ora una brillante idea gli è passata per la testa: cambiare colore delle pareti.

Dopo non poco pretese nei confronti del biondo che non ne voleva sapere un bel niente continuando a ripetere frasi del tipo "Ma è così bello questo colore no?" "Chiama un pittore e fa riverniciare casa mentre io continuo a dormire"  prendendolo anche in giro alla fine ha ceduto quando il moro gli ha messo il broncio giurando a se stesso che non gli avrebbe rivolto la parola per sei mesi.
Non che a Federico dispiacesse che se ne stesse un pò in santa pace senza che gli rompesse i coglioni ma senza prendere in giro tutti,ne sarebbe davvero contento? Non sentire la voce del suo ragazzo? E quando Benjamin si impunta su qualcosa l'ho porta a termine quindi volendone evitare ha accettato dirigendosi stamattina presto a comprare la pittura mentre il moro staccava poster o quadri che abbellivano la casa.

Avevano avuto una piccola e insignificante discussione anche sui colori andando a finire su un cappuccino che era piaciuto ad entrambi e così si sono messi all'opera.
Quando però Federico è arrivato al turno della loro camera si è chiuso all'interno a chiave facendo entrare Benjamin solo dopo aver finito rivelando un colore molto più scuro rispetto alle pareti di tutta la casa.

Il moro aspettava spiegazioni mentre batteva nervosamente un piede sul pavimento sporco,ma semplicemente Federico gli ha spiegato che quella era la loro stanza,dove condividevano i baci,le loro notti di passione e i loro abbracci,volendo a tutti i costi che fosse diversa,speciale e solo ed unicamente per loro.

<<Fefè vado a riordinare la cucina,è l'ultima stanza che rimane da pulire>>avvisa il moro al biondo che è intento a guardare il soffitto,felice per il suo lavoro.

<<Che ne dici se ti sdrai qui accanto a me e riposi un pò?>>gli chiede pur sapendo già la risposta.

<<No dai,magari dopo>>

<<Okay però...>>

<<Però cosa?>>chiede il moro non capendo cosa volesse il biondo.

<<Stasera andiamo a ballare>>lo informa il biondo alzandosi dal letto e avvicinandosi alla finestra per aprirla in modo che continuasse ad asciugare la vernice ancora fresca.

<<Cosa?!>>
Benjamin è spiazzato dalla richiesta di Federico,quasi incazzato oserebbe dire.

<<Prima dici che sei stanco e poi vorresti andare a ballare?>>

<<Senti Benjamin ho passato quasi due giorni a star chiuso in questa fottuta casa con un'odore disgustoso di vernice che mi faceva girar la testa in modo riluttante. Quindi che tu lo voglia o no,io stasera vado in discoteca con gli altri.>>lo informa il biondo mentre sul volto del moro appare un'espressione indecifrabile.

<<Che lo voglia o no? Non ti obbligo a restare qua,ma avevi detto che eri stanco. Comunque sia tu va,io torno a ripulire la casa e poi vado a letto. Sappi che non ti aspetto anzi almeno spero che tu abbia la decenza di non tardare>

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