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Tutti i piloti iniziano a scaldare i motori pronti per il segnale di via. Ed ecco che Matt abbassa il braccio nel momento stesso in cui il mio piede destro preme sull'acceleratore e quello sinistro si allontana dalla frizione. Fin da subito mi ritrovo tra i primi tre, ma Kole è in testa. Sia Connor che Kole sono sempre stati dei grandi piloti, Kole con le macchine e Connor con le moto. Rimango concentrata sul percorso facendo attenzione alle macchine ancora in circolazione sulla strada inconsapevoli di trovarsi nel mezzo di una gara illegale. All'improvviso il concorrente davanti a me inchioda prima di andare a sbattere contro un furgoncino fermo ad un semaforo rosso. Purtroppo sono troppo vicina al concorrente per cercare di schivarlo quindi non mi rimane altro che girare tutto il volante verso sinistra e tirare subito il freno a mano. In due secondi mi ritrovo completamente di traverso sulla strada. Sblocco il freno a mano, inserisco la prima, e giro il volante a destra per immettermi nuovamente in carreggiata dall'altra lato della strada, ovvero contromano. Adesso schivare le macchine è giusto un po'più difficile visto che vengo accecata dai loro fari e gli autisti continuano a cambiare corsia per evitarmi. Fortunatamente conosco tutta la mappa della città e quindi inizio a prendere delle stradine secondarie, anche se probabilmente allungano il percorso. Piuttosto che continuare sulla strada più breve ma ad una velocità inferiore per colpa delle troppe macchine, preferisco allungare un po' il percorso ma mantenere una velocità elevata. Se solo mi vedesse mia nonna in questo momento sfrecciare a 130 km/h davanti alla chiesa dove si reca tutte le domeniche mattine, probabilmente mi sbatterebbe fuori di casa. Dopo varie svolte mi ritrovo sul percorso della gara e continuo ad accelerare finché non intravedo il traguardo, che pone fine alla competizione. Continuo ad accelerare al massimo visto che davanti a me non noto nessuna macchina. Spero solo che Kole non sia già arrivato al traguardo. Proprio mentre penso di averlo ormai perso Kole sbuca all'improvviso da una stradina alla mia destra. Prontamente sterzo verso sinistra per cercare di evitarlo, ma questa mossa non fa altro che rallentare la mia corsa, mentre Kole, ormai in careggiata, continua a sfrecciare sulla strada. Mi riprendo all'istante e con un vortice in testa che continua a ripetere all'infinito le parole di Connor di poco tempo fa, cerco di diminuire la distanza che mi separa da quel bastardo. Riesco ad arrivargli vicinissima quasi il mio parafango anteriore tocca il suo posteriore ma ancora non riesco a superarlo, purtroppo l'imminente curva non mi lascia possibilità di sorpassarlo in sicurezza. Appena finita però schiaccio al massimo l'acceleratore tanto che sono convinta di sfondare il tappetino della macchina, e riesco ad arrivare al suo fianco. Lancio una veloce occhiata al mio avversario, che trovo già con lo sguardo puntato verso di me e con un terribile ghigno sul viso. Purtroppo non riesco a capire le sue intenzioni e in un attimo Kole tampona lateralmente la mia auto. Sterzo subito per rimanere sul percorso e per evitare di finire nella campagna ai lati della strada. A causa di questa mia brusca manovra la mia macchina inizia a compiere un giro di 360 gradi e fortunatamente il mio posteriore va a colpire a sua volta il posteriore dell'auto di Kole, che non aspettandosi niente del genere finisce fuori strada. Una volta che la macchina è tornata dritta sulla careggiata riparto a tutta velocità per finire questa cavolo di gara.

Appena taglio il traguardo vengo assalita dai tifosi in festa per la mia vincita, probabilmente avevano scommesso su di me. Lascio la macchina dove mi trovo, fregandomene del fatto che sia in mezzo alla strada, e corro ad abbracciare i miei due amici che mi stanno aspettando con le braccia aperte pronti ad accogliermi. "Sei stata una grande, cavolo!" mi urla in un orecchio Nash. "Qui bisogna festeggiare!" esclama Eve. Devo ammettere che questa vittoria era proprio inaspettata. Nonostante corra da parecchi mesi non sono mai riuscita a salire in cima al podio, ci sono arrivata vicina molte volte come seconda o terza qualificata ma mai prima. E ovviamente nessuno, me compresa, si aspettava che vincessi questa gara che è considerata una tra le più difficili visto che si svolge su strade ancora piene di gente. "Forza andiamo a bere!" afferma la mia amica prendendomi a braccetto prima di incamminarsi verso la mia macchina. Appena mi giro incontro Connor che mi fulmina con lo sguardo. "Mi sa che è meglio se vai a recuperare il tuo amico visto che deve ancora arrivare. Pure l'ultimo concorrente ha tagliato il traguardo, con ben venti minuti di ritardo, forse Kole non è poi così bravo.." affermo prima di proseguire per la mia strada. "Questa me la paghi!" mi urla dietro Connor. Una volta saliti tutti in macchina, compreso Cameron che ha deciso di venire con noi, guido fino al primo bar aperto che trovo. "Il primo giro lo offro io" esclama Nash ordinando degli shottini alla crema di nocciola, la mia preferita. "I successivi però li offri tu, Arial, perché io non ho più soldi" aggiunge il mio amico. "Oh grazie che gentile, non dovevi disturbarti tanto" ribatto prendendo il bicchiere e bevendo il contenuto in un sorso. Sento subito il sapore della nocciola, la consistenza della crema e solo successivamente percepisco il bruciore provocato dall'alcool. Passo le successive due ore a guardare i miei amici bere visto che io ho deciso di fermarmi al primo bicchierino perché altrimenti chi riporta a casa Nash, Eve e Cameron. Inoltre sono qui con la machina da gara, che posso guidare solo io, e non vorrei distruggerla visto che per oggi ha già subito abbastanza danni. "Dai Nash posa quel bicchiere che andiamo" esclamo stufa alle quattro di mattina. Cerco di far salire in macchina tutti, anche se è parecchio difficile controllare da sola tre persone ubriache che a stento riescono a camminare. Riesco a riaccompagnare a casa Eve, dalla quale si ferma pure Nash per evitare di tronare a casa e svegliare i suoi, visto le sue condizioni. Quindi io e Cameron rimaniamo da soli in macchina. Con la coda dell'occhio noto che il ragazzo continua a fissarmi, ma lo lascio perdere finché non riesco più a sopportare il suo sguardo su di me. "Cosa c'è?" domando e Cameron sembra riflettere sulle parole da dire, o forse sta solo cercando di collegare il cervello con la bocca, cosa bastanza difficile da fare quando si ha bevuto. "Looo saiii che seii stata brava allaaa gara.." afferma sbiascicando alcune parole e allungandone altre mentre porta una mano verso il mio viso per spostarmi dietro all'orecchio una ciocca di capelli sfuggita alla mia coda. Purtroppo con il suo tocco leggero e dolce ha risvegliato in me parecchie emozioni. Lentamente Cameron fa scendere la sua mano sul mio collo continuando a sfiorarmi delicatamente la pelle. I brividi che mi percorrono la schiena sono niente a confronto ai fuochi d'artificio che stanno esplodendo nella mia pancia. Appena fermo la macchina mi volto verso di lui e subito i nostri occhi si incatenano. Abbasso lo sguardo dopo interminabili minuti, cerco di riprendere il controllo di me stessa e solo dopo essermi schiarita la voce riesco ad aprire la bocca: "Siamo arrivati". Cameron si gira verso il finestrino per guardare casa sua. "Senti è tardi e sono stanca, vedi di muovere il culo e scendere" ritorno ad essere la solita scontrosa. Cameron non mi ascolta e continua ad osservare la casa con una sola stanza illuminata. Anche se è un po' lontana riesco a vedere una figura che si avvicina alla finestra, e da come Cameron irrigidisce la sua postura posso concludere che anche lui l'ha notata. Senza staccare gli occhi dal finestrino esclama a denti stretti "Portami via!". "Cameron ti rendi conto che sono le quattro e mezza di mattina? Dove dovrei portarti?" domando riuscendo finalmente a far girare il ragazzo verso di me. Dopo avermi osservata per un altro po' di tempo esclama: "Portami via" "Cameron ma non so dove.." non riesco neanche a finire la frase che lui chiude la sua mano intorno al mio polso, non in modo aggressivo, anzi è sempre molto delicato e leggero. "Ti prego portami via" mi implora e nel momento in cui i miei occhi si posano sui suoi ci leggo dentro una tacita richiesta d'aiuto. Mi basta pochissimo tempo per capire che per qualche ragione lui non vuole entrare in casa, e accontentando la sua richiesta metto in moto la macchina e parto. L'unica cosa da fare è portarlo a casa mia, visto che non posso lasciarlo in mezzo alla strada e io ho sonno.

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Eccomi tornata dopo un bel po' di tempo e mi scuso tantissimo per l'attesa ma il mio cervello si rifiutava di collaborare nella stesura dei capitoli. In ogni caso cosa starà mai succedendo nella vita di Cameron? e cosa succedere durante la notte tra Arial e Cameron? a voi le supposizioni ;) 

-Aria

p.s. se notate errori di spaziatura sappiate che non è colpa mia. A volte dopo aver pubblicato Wattpad toglie a caso lo spazio tra le parole.   

What We Started [Cameron Dallas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora