All I need is you

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Capitolo 1

-Mmmh

-Driiin

-Gnnn

-Driiiin

-Mmmh!

-Driin

-Rachel alzati!

-Se se

-Driiin

Spensi la sveglia con un pugno e infilai la testa sotto il cuscino respirando l'aria inglese. Ci eravamo trasferiti a Londra da qualche giorno, per il lavoro di mio padre, e per me era arrivato il momento di andare nella mia nuova scuola.

Mi alzai a fatica e mi diressi verso la cucina

-'Giorno

-Buongiorno! Pronta per la scuola?

Afferrai un cucchiaio e dopo averlo riempito di cereali lo immersi nel latte.

-Mh mh

-Mi raccomando, anche se non conosci ancora nessuno, vedrai che farai presto amicizia con i tuoi compagni di classe, quindi non essere triste e divertiti!

Non risposi neanche: sapevo che mia mamma mi stava dicendo quelle cose solo per consolarmi, ma in realtá era consapevole di quanto fossi demoralizzata... Continuammo a fare tranquillamente colazione per qualche minuto e poi salii in camera mia per cercare di trovare un'abbigliamento adatto.

Non sapevo quale fosse l'idea di 'abbigliamento alla moda' per i ragazzi e le ragazze della mia nuova scuola, quindi provai circa TUTTI i vestiti che avevo e alla fine optai per un paio dei miei leggins colorati, un maglione e un cappello nero.

Afferrai di fretta il mio eastpak verde smeraldo e mi avviai verso il piano di sotto.

Salutai in fretta mia madre e mio padre e uscii dalla porta con le cuffie nelle orecchie e la musica a tutto volume.

Impiegai un bel po' di tempo prima di arrivare a scuola, anche perché ovviamente mi persi un paio di volte in mezzo alle strade di Londra.

Quando finalmente raggiunsi l'edificio trovai una marea di ragazzi che chiacchieravano distrattamente davanti all'ingresso.

In mezzo a tutti i gruppi di amici, ne notai più degli altri uno formato da 4 ragazzi e 5 ragazze. I ragazzi indossavano tutti lo stesso vestito, a mio parere molto scontato. Una giacca di pelle e un paio di jeans. Viva l'originalità?

Le ragazze invece sfoggiavano capi di tutti i tipi, ma la maggior parte era imprigionata in vestitini aderenti e ovviamente firmati. Mi fermai cercando di capire cosa fare, quando un ragazzo del gruppo vestiti-strani mi guardò e mi sorrise.

Poi, il secondo 'driin' della mia giornata, quello della campanella.

Entrai e fui letteralmente travolta da un uragano di organismi pluricellulari con la mente pari a quella di un tubetto di dentifricio. Vuoto.

Mi guardai intorno per cercare di memorizzare tutti i diversi corridoi e le infinite aule di quella che da quel preciso momento sarebbe stata ufficialmente la mia nuova scuola.

Quando stavo ancora cercando di orientarmi, mi cadde il cappello e mi chinai per raccoglierlo. Quando mi rialzai mi trovai di fronte ad una specie di armadio a muro in giacca di pelle. Ragionai un attimo... Era il ragazzo che mi aveva sorriso all'entrata!

-Ehi

-Ciao

-Hai perso qualcosa?

-Mi era caduto il cappello ma ora sto bene, grazie

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