𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐 ➣ ᴇʀᴇʀɪ *in revisione*

Capitolo 6.

Levi's pov.

Eren era sistemato sulle mie gambe.
Si stava mordendo il labbro mentre continuava a fissarmi.

"Restiamo qui un altro po'?"
Chiese quasi sussurrando.

Mi avvicinai facendo toccare la mia fronte con la sua.
"Tutta la notte?"
Proposi.

"Tutta la notte"
Disse di rimando il moro con un sorriso stampato sulle labbra.

Abbassai delicatamente il sedile.
Il ragazzo iniziò a sbottonarmi lentamente la camicia.
Restammo a guardarci mentre mi sfilò l'indumento di dosso.

Era uno sguardo provocatorio, a chi avrebbe resistito di più e non sarei stato di certo io a perdere.

Eren's pov.

I nostri sguardi erano come attratti l'uno dall'altro, avrei voluto continuare a guardarlo, guardare quegli occhi dal colore indecifrabile, ma c'era dell'altro a cui stavo pensando.
Ruppi l'intesa che si instaurò fra i nostri sguardi iniziando a baciarlo, partii dalle labbra scendendo delicatamente lungo il collo, per poi arrivare al suo petto.
Iniziai a leccare il suo torace lasciandoci di tanto in tanto un bacio.

Il corvino mi tenne il viso fra due mani, mentre io continuai a baciare quel corpo scolpito.

Inizió a togliermi la camicia.

"Eren."
Disse, facendomi smettere ed alzare lo sguardo.

"Non metterti più quelle camicie a maniche corte, sono orribili"
Sorrisi.

"Cosa dovrei mettermi allora?"
Chiesi roteando gli occhi.

"Per me puoi anche rimanere senza niente."

Arrossii.
"Come sei superficiale"

"Sono sincero"
Rispose con tranquillità.

Restai fermo per qualche secondo preso dal disagio.

"Che c'è ora?"
Domandò corrugando le sopracciglia.

"N-niente"
Risposi arrossendo sempre di più.

Sbuffò.
"Va bene ho capito, ti aiuto io."

Mi accarezzò i fianchi scendendo sui jeans, tolse la cintura e di conseguenza anche i pantaloni finirono presto su un altro sedile.

Inizió a palparmi le natiche, gemetti sotto il suo tocco.

"Ehi, cos'è tutta questa libertà? Ancora devo riprendermi da quei tre mesi"
Dissi ridendo.

"Ti riprenderai stanotte"
Aggiunse baciandomi subito dopo, un bacio passionale ed invitante.

Avvolsi le braccia al suo collo.
Il ragazzo mi afferrò il bacino invertendo le posizioni appoggiandomi delicatamente sul sedile.

"Mh... tu dici?"
Chiesi guardandolo malizioso.

"Fare sesso aiuta."
Disse ironico.

Non riuscii a non trattenere un sorriso.

"Dimostramelo allora."

Si morse un labbro.
Lo avvicinai maggiormente tirandolo per i passanti della cintura.

Ci guardammo per qualche secondo iniziando poi a baciarci come fosse stata la nostra prima volta.

Il corvino si sfiló i pantaloni restando in intimo.

Sentii improvvisamente caldo.
Era da abbastanza che non facevo sesso con il corvino e tutto d'un tratto mi parve strano ed imbarazzante.

Levi's pov.

Lo vidi titubante ed insicuro, ma non sarei riuscito a smettere proprio in quel momento.

Iniziai a stampargli dei baci sull'addome scendendo sul ventre ed arrivando all'elastico dell'intimo.

Lo guardai.
Il suo sguardo si fece imbarazzato ma anche impaziente.
Sfilai i boxer accarezzandogli i fianchi.
Mi morsi il labbro per poi iniziare a leccare il membro del ragazzo.
Lo sentii gemere.

Mi staccai guardandolo con aria maliziosa e soddisfatta.
Mi passò una mano sui capelli scivolando piano lungo il mio viso accarezzandolo.
Mi abbandonai per la prima volta al tocco dolce e rassicurante del moro.

Tornai all'altezza del ragazzo baciandolo e mordendogli il labbro.

"Non è un po' scomodo in auto?"
Mi fece presente.

"Smettila di frignare"
Lo provocai.

"I-io non frign-"
Venne interrotto dalla suoneria di un cellulare.

Eren's pov.

Stava squillando un cellulare e non riconoscendone la suoneria, intuii fosse di Levi.

Il ragazzo mi puntò uno sguardo per poi cercare il cellulare fra i vestiti lanciati alla rinfusa.

Decisi di rimettermi i boxer, l'atmosfera creatasi prima era ormai svanita.
Appena il ragazzo lo trovò, rispose senza esitare un secondo.

"Farlan, giuro che se è per una cazzata io-"

Si interruppe prestando attenzione ad un punto indefinito, intento ad ascoltare la conversazione.

"O-okay. Tu dove sei ora?"
Riprese.

"D'accordo, sto arrivando, non muoverti da lì."
Sospiró pesantemente.

"Me ne occupo io."
Chiuse la chiamata appoggiando il telefono in un porta oggetti.

Inizió a rivestirsi.

"Era Farlan?"
Chiesi preoccupato.

"Sì. Rivestiti, torniamo al college"
Assunse un'aria molto strana, fredda.

"M-ma-"

"Non ho tempo da perdere. Muoviti e falla finita."
Aggiunse in un tono pungente che mi fece un certo effetto.

Finii per obbedire al corvino fidandomi di lui.

Tornai nel mio sedile e Levi pure.
Mise in moto l'auto provocando un frastuono infernale.

Il corvino controllò per qualche secondo lo specchietto raddrizzandolo, facendo sì che i nostri sguardi si incrociassero per un millisecondo.

Lo vidi molto agitato e serio.
Deglutii allacciandomi la cintura.
Partì ad una velocità sicuramente non consentita per le strade buie e deserte della città.

"Vuoi dirmi che succede?"
Domandai ad un certo punto.

"No Eren. Non ora."
Rispose infine appoggiando entrambe le mani sul volante ed accelerando ancora una volta.

"Tanto dobbiamo fare comunque della strada insieme, tanto vale parlare, insomma sei diventato serio tutto d'un colp-"

"VUOI STARE ZITTO?!"
Sbottò.

Sgranai gli occhi in modo improvviso tentando di nascondere il fatto di aver preso uno spavento che mi fece saltare sul sedile.

Me ne restai buono e zitto come mi ordinò il ragazzo.
non doveva essere successo niente di buono.

Arrivammo al college che era ormai notte fonda risultando deserto.
Spense l'auto indossando una giacca di pelle nera.

Mi guardó e lo stesso io.

"Non mi guardare così, brutto moccioso"
Disse.

Distolsi lo sguardo offeso dal comportamento di poco prima.

Mi accarezzò il viso.
"Scherzo sai, di brutto non hai proprio nulla"
Mi afferrò il viso baciandomi la fronte.

"Scendi e vai a dormire, ci sentiamo domani"

Ne rimasi abbastanza scombussolato, ma obbedii scendendo dall'auto.
Lanciai un ultimo sguardo al corvino per poi voltarmi e tornare al dormitorio.
Sapevo fosse successo qualcosa di brutto e pericoloso.

Me lo sentivo.