La sveglia suona per l'ennesima volta e Mario vorrebbe lanciare lo smartphone così lontano da non dover sentire quel suono fastidioso entrargli nelle orecchie e consumargli i timpani. Si alza controvoglia da quel letto nero decisamente troppo vuoto e lancia un'occhiata al cuscino accanto al suo, al suo cuscino ed è un attimo, la fitta allo stomaco è decisa, dolorosa, ancora una volta è costretto a chiedersi quando smetterà di provare quella sensazione di merda, vorrebbe solo sapere il giorno nel quale Lui non sarà più il suo primo pensiero appena sveglio e l'ultimo prima di andare a dormire. Allontanarsi da tutto quello che ha provato e prova è più difficile di quanto pensasse, sapeva che sarebbe stata estremamente dura abbandonare quella favola che si è costruito con il tempo ma non pensava che tutto, dopo un mese di lontananza, avrebbe continuato a parlare di loro, non immaginava che le fans avrebbero insistito per un ritorno insieme e gli hater avrebbero continuato imperterriti a sputare sentenze ed odio. Ormai la separazione era ufficiale da un mese ma questo sembrava non lo avesse ancora capito nessuno, anzi forse neanche loro avevano ancora metabolizzato quella notizia. Agli occhi del mondo sembravano ancora non esistere l'uno senza l'altro, se si parlava di Claudio si doveva per forza accennare a Mario e viceversa, tutti sembravano aver dimenticato il loro essere due persone assolutamente diverse e distinte, persone che vivono e respirano indipendentemente l'uno dall'altro.
Le voci provenienti dalla cucina risvegliano Mario dai suoi pensieri malinconici, a volte benedice il fatto di non essere solo neanche per un secondo, perché se in questo periodo di lontananza, che poi si era trasformato in una rottura definitiva, non avesse avuto i suoi amici, probabilmente sarebbe ancora in tuta, buttato sul divano, a piangere come un coglione. La sua famiglia per scelta gli ha dato la forza di alzarsi ed andare avanti, donandogli speranza e coraggio, il coraggio di affrontare tutto a testa alta o come hanno continuato a ripetergli da un mese a questa parte, più sboccati che mai "a cazzo duro!".
Mario cercando la forza di abbandonare quel letto così confortevole, rotola fuori dalle sue lenzuola, per affrontare quella che si prospetta una giornata veramente lunga, l'idea di correre tutto il giorno per sbrigare mille commissione non lo entusiasma per nulla ma con i gemelli in partenza, oggi tocca a lui, non può accampare nessuna scusa, non riuscirà a tirarsi indietro, dovrà solo armarsi di santa pazienza ed affrontare il traffico romano.
Va in cucina e ad aspettarlo trova i ragazzi con Dafne, non fa in tempo ad aprir bocca che li vede sfrecciare fuori dalla stanza mentre lo salutano velocemente e Daf dopo avergli dato un bacio veloce sulla tempia vola anche lei verso la porta urlando "Arabo ci vediamo stasera mi raccomando fai il bravo!". Sente i ragazzi recuperare le valigie adagiate accanto alla porta d'ingresso ed in un attimo la casa ripiomba nel silenzio, con lui, rimane solo Kimera che lo guarda interrogativa scodinzolando felice.
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Scendere dal treno a Roma è sempre un'incognita, Claudio non sa mai chi possa esserci alla stazione per aspettarlo, non sa chi lo guarda perché troppo timido non ha il coraggio di avvicinarsi o chi vorrebbe solo sputargli in un occhio perché crede abbia messo le corna al suo ormai ex fidanzato.
Si muove tranquillamente in quella stazione che negli ultimi mesi è diventata una parte importante della sua vita, ricorda ancora quando pieno di mille domande era sceso per la prima registrazione del programma, terrorizzato come pochi, aveva chiesto a Rosita di accompagnarlo ma neanche la sua presenza aveva placato l'ansia che gli divorava lo stomaco, ricorda quando aveva rischiato di scoppiare a piangere in mezzo alla Stazione Termini perché Mario non si era presentato all'esterna senza telecamere e quando mano nella mano avevano preso per la prima volta il treno insieme per andare a casa, a Verona.Claudio e i suoi mille pensieri in testa si dirigono alla fermata dei taxi accompagnati da quel borsone troppo grande per neanche 24h nella Capitale, stavolta non c'è la macchina della produzione di uomini e donne ad attenderlo.
L'incontro con la produzione del nuovo programma avverrà solo la mattina seguente, non ha avvisato nessuno del suo arrivo a Roma nel pomeriggio, o meglio, ha pubblicato un solo instagram stories, tra l'altro pentendosi subito dopo ed il suo pentimento è in aumento da quando con la coda dell'occhio ha notato un gruppetto di ragazze che lo stanno osservando.
Maledetto me e quella mia voglia di condividere tutto con quelle pazze esaltate delle fans! Adesso non può far altro che pensare.
Si sistema il cappuccio sulla testa e velocizza il passo verso l'uscita della stazione e quando il telefono squilla è quasi felice di dover rispondere, anche se dall'altra parte dell'apparecchio c'è sua madre, in perenne stato d'ansia, da quando, più di due settimane fa, è sparito per cinque lunghissimi giorni, ed anche se un po' la comprende, questo continuo pressing comincia ad infastidirlo.
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Mai e per sempre // Clario
FanfictionDue persone. Due uomini all'apparenza diversi . Un amore finito che cerca il tempo per ricominciare. Un sorriso amaro ed uno sguardo che si spinge oltre. A luci spente forse è successo semplicemente questo...