Era passata già una settimana dal trasferimento di Colton e ci aveva spudoratamente provato con me e mia sorella sosteneva che mi piacesse... Per non parlare di Lauren che stava già organizzando il matrimonio.
Quello che nessuno dei tre riusciva a capire che il mio cuore apparteneva a Nathan e non ci sarebbe stato nessuno che avrebbe potuto colmare il vuoto che avevo dentro.
Oggi Colton mi avrebbe dovuto accompagnare in palestra dato che la mia macchina si è guastata per la millesima volta.
Entro in macchina dopo di lui e mi alzo i capelli in una coda.
Per tutto il tragitto non proferimmo parola, ci limitammo ad ascoltare la radio.
Arrivati in palestra mi accompagnò fino all'entrata, stavo per oltrepassare la soglia e lo vidi. Era proprio lui, inutile negarlo.
Mi bloccai di colpo e presi il polso a Colton che si girò a guardarmi evidentemente preoccupato.
"È lui?"
"Si."
Nathan si girò e incontrai il suo sguardo, quello sguardo che mi ha sempre fatto tremare le gambe.
Dopo di me spostò il suo sguardo su quello di Colton e poi entrò in sala attrezzi.
Sospirai e mi guardai intorno non sapendo se entrare o andarmene a casa.
"Sapevi che veniva in questa palestra?" Mi mise una mano sulla spalla.
Scossi la testa velocemente e gli tolsi la mano.
"Non approfittarne"
"Se vuoi ti accompagno a casa" Mi guardò serio.
"Non c'è bisogno, alle 18 fatti trovare qua." Detto questo mi presi di coraggio ed entrai anch'io, mi guardavo intorno ma non c'era. Misi le cuffie e iniziai a fare gli allenamenti del giorno.
Arrivata al terzo esercizio lo vidi sbucare fuori dallo spogliatoio e cercai di non guardarlo mentre facevo pesi, ma era più forte di me.
Era sicuramente il suo primo giorno, il personal trainer lo seguiva ovunque.
Immersa nei miei pensieri non mi accorsi che aveva iniziato a fare pesi a qualche centimetro da me.
Distolsi lo sguardo concentrandomi sull'esercizio ma sentivo il suo sguardo addosso, mi stava fissando.---
Ero arrivata a casa da più di un'ora già e non facevo altro che pensare a lui, uscii dalla doccia durata mezz'ora e misi il pigiama, stavo pettinando i capelli quando mi arrivò una notifica. Era lui.
Nathan
Oggi eri bellissima.Non sapevo se essere felice o provare disprezzo nei suoi confronti, decisi di non rispondere e di non visualizzare nemmeno la notifica.
Uscii dal bagno e andai in camera mia vedendo Colton.
"Cosa c'è?"
"Ho visto com'eri in macchina. Eri di una depressione unica e devi smetterla di pensare a quel coglione"
"Ma cosa ti frega?"
"Smettila di fare l'arrogante per una volta Holly. So che non sei così. Voglio solo che provi a togliertelo dalla testa" Si avvicinò a me. Non dissi niente, lo guardavo dal basso cercando di capire cosa intendesse. Sentii le sue mani sui miei fianchi e avevo il suo fiato sul collo. Nel mio stomaco c'era di tutto...Altro che farfalle, li stava scoppiando la terza guerra mondiale.
Sentii le sue mani scendere verso il basso verso il mio fondoschiena. Ritornai in me e gli alzai le mani riportandole sui fianchi.
"Non scoperó con te per levarmi Nathan dalla testa"
Lui ridacchió "Piccola Holly, non voglio scoparti."
"Per adesso." Aggiunse sussurrando al mio orecchio.