CAPITOLO QUATTRO

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Entra e si irrigidisce sul posto...

"Aaron....." era terrorizzata,si leggeva nei suoi occhi...

"Hey,sono venuto perche è da una settimana che non ci sentiamo e mi sono preoccupato un po....volevo sapere che stavi bene..."

"Dovevi almeno chiamarmi non credi?!"

"E come se è da una settimana che ci provo ma non rispondevi mai?"  Si guardavano e vedevo che sarebbe andata per le lunghe.

Dato che era una loro questione decisi di alzarmi dal divano con l'intento di andare in cucina e aspettare le pizze li.

"Harry io..." tentò Gemma.

"Vado in cucina e vi lascio parlare tranquilli e nel mentre aspetto le pizze,poi ne riparliamo..."

non la guardai nemmeno e sapevo che non dovevo comportarmi cosi perche non ha fatto chissachè ma solo il fatto di avermi tenuto nascosto Aaron mi faceva credere che lei non si fidasse del tutto di me e questo mi irritava un pochino. Stavo per riincamminarmi {non so quanto sia italiana e se sia nel dizionario questa parola ma so che avete capito ;) hahaha} quando Aaron prese parola.

"Harry io e tua sorella possiamo anche parlarne domani...sono venuto qui solo per vederla e sapere che stava bene e ora che ne ho la certezza posso tornare domani magari non durante l'orario di cena" si lasciò scappare una risatina e a quel punto mi girai verso di lui.

Sono pur sempre il fratello di Gemma ed è ovvio che mi preoccupo di chi frequenta ma sapere che Aaron è venuto qui solo per vedere se stava bene mi fece scattare un qualcosa dentro e mi resi conto che Aaron alla fine sembrava un bravo ragazzo e vorrei dargli un'opportunità anche perchè non posso fare questo a Gemma. Si vede che si amano e non posso ostacolarli.

"No Aaron,stai tranquillo...anzi ti va di mangiare qui? Posso sempre chiamare e fare aggiungere una pizza e poi possiamo conoscerci meglio dato che non so nulla di te e invece tu sai tutto di me." Gli sorrisi e mi lasciai scappare anche una leggera risata...dopottutto mi stava gia simpatico.

"Mah....se non è un problema per Gemma io resto volentieri e ti dirò tutto quello che vuoi sapere piccolo." Sorrise anche lui e poi guardammo tutti e due Gemma che era completamente scioccata ma annui leggermente decisi di chiederle dopo il perche di tanto shok e invece presi il telefono e chiamai la pizzeria per aggiungere una pizza all'ordine.

Lasciai i due in salotto a risolvere le loro divergenze e io andai di sopra,in camera mia, ad aspettare.
Ascoltai un po di musica.

Passarono 20 minuti e sentii bussare alla porta della camera.

"Si?" Sapevo che la cena era arrivata quindi spensi la musica e misi il lettore Mp3 al suo posto quando una testolina biona fece capolino dall porta e sorrise.

"Pizze in tavola!" Disse con tono canzonatorio per poi entrare direttamente in camera ,vedendo che nemmeno mi sono sforzato di sorriderle,e si chiuse la porta alle spalle.

"Harry so ch-"

"No Gemma....voglio solo sapere...perche?" Corrugò la fronte e un'espressione interrogativa sul volto mi fece capire che non aveva idea di cosa stessi parlando.

"Cosa perchè?"

"Perche non me ne hai parlato prima? Non ti fidi di me? Oppure non volevi che lui mi conoscesse per paura che,una volta presentato,sarebbe scappato?!"

Iniziai ad alzare la voce ma non potevo farci nulla perche quella era la mia impressione e,dato che ho la testo dura come il marmo,mi sono fissato su sta cosa per tutta sera e ora sono esploso.

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