Capitolo 16 "Lettere"

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Mi sono appena svegliata e sono le 11:13 a.m. E adesso cosa faccio?

Mi viene subito un'idea.

Esco di camera mia e vado in quella di Cameron.
Entro e non so dove cominciare, anche perché c'è un disordine.

Apro l'armadio e cerco non so cosa.
Qualcosa da poter capire chi è veramente Cameron.

E poi perché l'altra volta non mi volle dire perché non vede sua sorella da molto tempo?

C'è qualcosa che non va.

Mentre cerco non so come trovo una lettera. La apro e c'è scritto:

Caro Cameron, devo parlarti.
Allora inizio col dirti che mi
manchi, ma non voglio ritornare
a casa. Perché voglio che tu mi stia alla larga. Tu sei troppo appiccicoso,mi controlli dalla
mattina alla sera.Ti ricordo che
io sono la più grande e so badare a me stessa. Se sono scappata di casa è tutta colpa tua. So che
vuoi proteggermi ma io devo avere i miei spazi. Non cercarmi perché non ho nessuna voglia di vederti. Io adesso sono felice e mi sono persino fidanzata. Sono sicura che se io ora non scappavo ora non conoscevo l'uomo della mia vita.
Adesso io starei sul letto a guardare la tv e aspettando te che torneresti da scuola per aprirmi la porta della mia camera. E per poi uscire con te. Ma facendo sempre le stesse cose diventa una scocciatura. 
Cameron voglio che tu mi capisca, detto questo ti voglio bene fratellino.

Ecco perché non mi volle dire perché non vedeva sua sorella da tanto.
È proprio uno stronzo.

Sento la porta di casa aprirsi, chi cazzo è? 
Cameron è a scuola. Chiudo tutto e nascondo la lettera in tasca.

Scendo le scale e vedo Cameron andare in cucina.

-Cosa ci fai qui? Non dovevi essere a scuola?  -

- Non sono andato, e poi anche tu dovevi essere a scuola. Dove sei stata stanotte? -

-Non sono affari tuoi!-sputo acida. Vuole trattarmi come ha trattato sua sorella?
E no, io non mi faccio comandare da uno stronzo.

-Sai tu vorresti fare la forte, vorresti essere rigida. Ma io so che tu non sei così. Tu sei una debole, solo che hai una faccia da culo e quindi non si capisce.-

-Ah e io avrei la faccia da culo? -

-Si! -

-E tu invece hai una faccia da cazzo!-

Vado in cucina per mangiare un toast.
Cameron mi raggiunge e fa anche lui un toast e si siede a tavola di fronte a me.

-Sai ora ho capito perché non vedi tua sorella da tanto tempo. E ora vorresti trattarmi come hai trattato lei?
Ma puoi scordartelo perché io non mi faccio comandare da te.
Sei così stronzo che non la cerchi neanche per chiedergli scusa. -

- 1Tu non sai cosa è successo, e non lo saprai mai.
2 Io non ti sto comandando.
3 Lei mi ha chiesto di non cercarla. -

-Si io so cosa è successo. Anche se lei ti ha chiesto di non cercarla ti ripeto io la cercherei per chiederle scusa. -

-Tu non sai cosa è successo e non lo verrai a sapere mai e poi mai!- dice dando un pugno sulla tavola.

-Invece lo so - dico lanciandoci la lettera della sorella in faccia.

Lui la apre e quando si accorge che è la lettera di sua sorella si incazza.

-Come ti sei permessa di scavare tra le mie cose? Devi farti gli affari tuoi. Io la sto cercando da un anno ma è lei che non vuole farsi trovare.
Quindi ci ho rinunciato se non vuole vedermi non la cercherò e basta! -

-Invece non devi rinunciare di cercarla, per tutto quello che gli hai fatto! Io voglio darti una mano a cercarla! -

-Già ci ho provato io ma lei non vuole farsi trovare. Nella lettera dice di non cercarla perché lei ora sta bene, quindi non voglio continuare a cercarla. -

-Cameron devi cercarla se la vuoi bene. -

-Non voglio rovinare la sua vita. Vedendomi la farà star male. -

-Ma se tutte quelle cose che ha scritto sono tutte finte? Perché é stata rapita e quindi gli hanno chiesto di scrivere una lettera che ti dice di non cercarla? Cosí tu sei convinto che lei non vuole farsi trovare?-

-Può essere. Ma visto che mia sorella è furba se era in pericolo trovava un modo per chiedermi aiuto. -

-Dammi la lettera! -

Me la passa e la leggo altre dieci volte.
Noto che ci sono delle lettere sottolineate.

-Infatti tua sorella è molto furba. Guarda ci sono delle lettere sottolineate che compongono la frase "CAM AIUTAMI"-

-Cosa? Fai vedere.-
Mi tira la lettera dalle mani.

-Hai ragione, ma come faccio a sapere dov'è? -

- Hai solo questa lettera? -

-No, ne ho altre quattro. -

-Okay, dammele. -

-Non le ho qui. Questa è qui perché mi è arrivata da poco. -

-E dove sono le altre? -

-A casa di Amanda! -

-E perché? - chiedo confusa.

-Questo non è importante, adesso voglio trovare mia sorella! -

-Okay, valle a prendere. -

-Certo, ma non sarà facile! -

-Non importa se sarà facile o difficile, quello che ci importa è averle per scoprire dov'è tua sorella.-

-Adesso vado!-
Gira le spalle e va verso la porta ma io lo fermo.

-Cameron. -

-Si? -

-Non credere che visto che ti sto aiutando a trovare tua sorella, io non ti odio più, perché ricorda che io ti odieró per sempre! -

-Guarda che non l'ho mai pensato! -

-Bene adesso puoi andare-

Annuisce ed esce di casa.

Cameron's Pov.
Sto andando a casa di Amanda per prendere le altre lettere.

Arrivo a casa sua, busso e lei mi apre.

-Hey amore! Cosa ci fai qui? Non ti è bastato stamattina? - dice questo e mi bacia.

Io la spingo e le dico:

- Non sono qui per questo. -

-E allora cosa sei venuto a fare qui? -

-Amanda mi potresti dare le mie lettere? -

-E perché? -

-Non sono affari tuoi! -

- Hai ragione, comunque no. -

-Cosa? Amanda non scherzare è una cosa seria. Dammi le mie lettere. -

-Ti ho detto di no! - mi chiude la porta in faccia.

-Amanda apri questa cazzo di porta e dammi le mie lettere. -dico prendendo a pugni la porta.

Non avendo nessuna risposta vado via.

Se non me le vuole dare con le buone le prenderò con le cattive.

Between Love and Hate •Cameron Dallas• <<completo>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora