DICIOTTO

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S - "Secondo te rischio di andare in prigione?" dice la mia amica muovendo le mani nervosamente. Guardo dove i suoi occhi continuano a soffermarsi
"Se la continui a guardare con quello sguardo assassino, ti denucierà" scherzo, cercando di smorzare l'aria
S - "Sarebbe capace di darmi della psicopatica, così io non posso avvicinarmi alla bambina"
"Hai parlato con" indicando la testa Osmany, perché a pochi passi da noi c'è Gianlorenzo
S - "No quella vipera da quando è arrivata stamattina non si stacca neanche un secondo da lui e da Victoria" mi dispiace vederla così. Tiene molto a Osmany e per forza di varie cose non può rivelare la sua relazione.
"Vedrai che si sistemerà tutto" prendendole la mano. Lei mi sorride, ma non è proprio convinta delle mie parole
S - "Vado ad allenare questi sfaticati!" avviandosi verso il gruppo degli attacanti.
Io invece resto a guardare l'allenamento e i miei occhi non smettono di posarsi su Simone. Il bacio di stamattina e il pranzo passato insieme mi sono sembrati così strani e belli allo stesso tempo. Mi scopro ad essere imbambolata a guardarlo e lui notandomi mi sorride. Nemmeno Sara farebbe ste figure!
"Che hai da ridere piccoletta?" Teo mi scruta con un mezzo sorriso malizioso. Meglio mentire finché non sono completamente sicura di quello che siamo io e Simone, se siamo qualcosa..
"Ripenso a ieri sera quando ci provavi con metà ragazze presenti nel bar!"
T - "Modestamente tutte mi volevano e non sapevo scegliere" sorridendo compiaciuto "te piuttosto, per un po' non ti ho più vista. Dove eri?"
"Non sono affari tuoi!"
T - "Adesso che ci penso anche Gian è scomparso ieri" sbarro gli occhi e subito Matteo nota la mia reazione
T - "Ecco con chi eri! Voi due birbantelli! Mi devi assolutamente raccontare tutto!"
"Cosa devi raccontare a questo qui, Megan?" Ecco pure il Vetto ci si mette!
T - "Ci nasconde qualcosa, amico"
V - "Ha una faccia da colpevole si! Chi hai ucciso, Megan? Ti aiutiamo noi a far sparire il corpo" scoppiando a ridere. Ma questi due quanto scemi possono essere? Che discorsi ragazzi!
Sara - "Piano e Vetto, muovete il culo! Dovete giocare non guardare!" Smettono di ridere e, come dei figli che sono stati sgridati dalla madre, corrono da Sara e Gianlorenzo per continuare l'allenamento.

"Non te lo dico! Smettila per favore!" continuo a ridere a causa del solletico
T - "Continuo fino a quando non mi dirai tutta la verità!" Non molla mica il gigantone
"Dovrei chiederti io come è andata con la bionda" appena la 'nomino' si blocca e.. No aspetta, non è possibile! "Matteo Piano, stai arrossendo?!"
T - "Cosa dici? Non è vero, è-è che fa caldo qua!"
"Ora tu mi racconti ogni cosa: come si chiama, che tipa è e, cosa più importante, come avete passato la serata!"
T - "Non c'e niente da raccontare" girando lo sguardo in modo che io non possa guardarlo in faccia. Non l'ho mai visto così triste.. Gli prendo il viso con le mie mani e lo volto verso di me "Ehi, lo sai che puoi dirmi tutto vero?" Lui finalmente mi guarda negli occhi e sorride a malapena.
T - "Grazie piccoletta!" appoggiando la sua fronte sulla mia "niente fratellone" e restiamo così finché sentiamo la porta dello stanza aprirsi e sulla soglia compare Simone con una faccia tra lo stupore e la delusione
S - "Non volevo interrompervi, ma Gianlorenzo mi ha detto di farmi controllare il polso" cosa ha combinato? Cosa è successo?
T - "Ti sei fatto male amico?"
S - "Niente di così preoccupante, tranquillo Teo"
T - "Beh allora vi lascio, ci vediamo più tardi" e, appena chiude la porta alle sue spalle, un silenzio imbarazzante cala su tutta la stanza. Simone resta fermo, senza dire una parola fissandomi e non capisco proprio il suo sguardo..
"Allora vediamo questo polso?" Gli chiedo interrompendo questa situazione. Si siede nel lettino e non parla ancora.
Inizio allora a muovergli il polso per capire se ha qualcosa di rotto e appena premo vicino ai tendini sussulta "Ti fa male? Se ti premo qui" ripeto l'azione e lui annuisce. Vado a prendere una crema e una fascia "secondo me hai tendini infiammati, niente di rotto" inizio a spalmargli una crema anti-infiammatoria nel polso per poi fasciaglierlo.
S - "Bene" okay, non è normale!
"Simone si può sapere cosa hai?" Mi guarda sorpreso
S - "Io non ho niente"
"Mi parli a monosillabi! Cosa è successo?"
S - "Non l'hai proprio capito, vero?"
"Se non me lo dici, ovvio che non capisco!" Perché ore fa andava tutto bene e ora va tutto in merda! Come è possibile?
S - "Tu e Matteo! Eravate così-così vicini e intimi! Ti sei subito dimenticata di quello che è successo stamattina vero? Io per te sono stato solo uno con cui farsi e basta? Perché se è così scusami se non ho voglia di parlarti" okay è ridicolo! Gli scoppio a ridere in faccia e lui resta ancora più stupito di prima
S - "Si può sapere perché ridi?"
"Perché non posso credere che tu sia geloso" continuando a ridere
S - "Geloso io? Non dire cazzate! Tutti avrebbero frainteso vedendovi così vicini"
"Vicini come?" Appoggio le mie mani nelle sue gambe "così?" Fissandolo in quei suoi occhi marroni
S - "No"
"Allora come, così?" Mi avvicino di più al suo viso e lo sento sussultare
S - "N-no" per stuzzicarlo ancora un po' sfioro le sue labbra con le mie "così invece? Che dici eravamo così tanto vicini?"
S - "Tu, tu sei proprio" delicatamente cerca di unire le nostre labbra però io mi scosto leggermente "io cosa?"
S - "Tu mi farai impaz-" e prima che possa finire, mi fiondo su di lui e lo bacio. Lui senza sprecare l'occasione ricambia il bacio con più foga rispetto a me. Per movimentare le cose, schiudo leggermente le labbra e lascio spazio alla sua lingua. Scende dal lettino e prendendomi per il sedere io allaccio le mie gambe al suo bacino senza smettere di baciarlo. Dopo alcuni passi andiamo a sbattere contro il muro e lì non ci fermiamo mica. Le mani di Simo scostano le mia maglietta tanto da sentire la sua pelle sulla mia e lì come ogni volta che lui mi tocca o mi sfiora sento quella scarica di brividi che mi fa inarcare la schiena involontariamente. Simone, cogliendo l'occasione di essermi staccata dalle sue labbra, inizia a lasciare dei piccoli segni sul mio collo fino all'incavo della spalla e purtroppo non riesco a trattenere un gemito che mi esce dalle labbra
S - "Ti faccio questo effetto?" sorridendo maliziosamente. Cerco di riprendere fiato e tutti e due ci guardiamo negli occhi silenziosamente.
S - "Scusami per prima, mi sono comportato da coglione.. Solo che quando vi ho visti così uniti pensavo che non ti importasse molto di me" quindi siamo qualcosa io e lui? Circondo le mie braccia sul suo collo "se lo vuoi proprio sapere Matteo mi chiedeva di te"
S - "Di me?"
"Si, diciamo che non è così tonto come sembra" ridendo "ci ha scoperti"
S - "E che ci scoprano tutti allora" ora sono io che prendo l'iniziativa e inizio a succhiargli la pelle dalla mascella fino al collo mordendolo in qualche punto. Lo sento trattenersi, ma alla fine un gemito gli esce dalla bocca e non posso far a meno di sorridere
S - "M-Megan vuoi proprio che io perda la calma?"
"Non trattenerti.."
S - "Ci potrebbero scoprire, non mi sembra il cas-" gli mordo il lobo dell'orecchio e lo sento gemere una seconda volta.
S - "Al diavolo!" Inizia a sfilarmi la maglietta e proprio quando finalmente si stava lasciando andare, sentiamo la porta aprirsi e davanti a noi compare una delle ultime persone che speravamo di vedere..

One Job, Two LovesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora