«Voglio denunciare quello psicopatico!»

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Vi starete chiedendo come può essere un capitolo nuovo, visto che l'avete letto la settimana scorsa, tranne per una aggiunta all'inizio, e soprattutto dov'è finita la parte precedente. Il capitolo nuovo è quello precedente a questo. Ovviamente ho cambiato anche alcune frasi iniziali del capitolo «Non sono vergine!» Buona lettura!

*****

Sam si alzò per pronunciare l'arringa, sperando in cuor suo che fra i giurati ci fossero persone disposte a credere all'amore vero del tipo "due cuori, una carrozzella". «La mia cliente ha sbagliato a intervenire nelle faccende sentimentali di suo figlio? Sicuramente sì ma quale madre non vorrebbe che a fianco del proprio figlio ci sia una donna che continui ad amarlo, qualunque cosa succeda? L'amore tra due persone ci deve essere sia nei momenti belli sia quelli brutti. Visto che la signorina Turner lamenta che le è stato impedito di sposarsi, vi ricorderò che cosa dice la formula: In salute e in malattia, lei ha rotto il fidanzamento, quindi di che cosa stiamo parlando? È troppo facile stare insieme quando si sta bene sia fisicamente sia economicamente, ma nella vita possono succedere mille imprevisti e soltanto un amore forte può superarli. La signora Moseley le ha prospettato la peggiore delle ipotesi per essere sicura sui suoi sentimenti e la controparte ha dimostrato che non amava affatto il proprio futuro marito. La signora Moseley non ha cacciato la signorina Turner, non l'ha obbligata a lasciarlo! Quella è stata solo una sua scelta: non voleva fare da infermiera all'uomo che diceva di amare niente da eccepire su questo ma ora non venga a lamentarsi e ho concluso.» Mentre pronunciava l'arringa, si accorse che un paio di giurate se lo mangiavano con gli occhi e probabilmente non stavano ascoltato un'acca di ciò che diceva. Beh l'importante era vincere o no?


Sam non riusciva ancora a crederci! Aveva vinto la sua prima causa da solo! Non si era impappinato, come aveva temuto, ed era riuscito a essere abbastanza spigliato.
L'avvocata della controparte aveva tentato di convincere i giurati che la signorina Turner era stata truffata e che aveva subito un danno morale, ma era prevalsa l'idea che la querelante doveva prendersela soltanto con se stessa.
Subito dopo che la presidentessa di giuria ebbe letto il verdetto, Sam fu travolto da un Gabriel più che entusiasta: «Bravo pasticcino!» Lo baciò e gli arruffò i capelli. «Sono molto orgoglioso di te, sei stato fantastico! Dai andiamo a festeggiare con un bel gelato!»
"Beh, Missouri, se prima lo sospettavi, ora lo sai."
Mentre erano al bar, risuonarono le note di "Lollipop" e parecchi avventori si girarono verso di loro.
«Gabriel, non potresti cambiare suoneria?» chiese Sam, un po' a disagio.
«Giusto! Al suo posto potrei metterci gli ansiti che emetti quando ti faccio quelle certe cosette, che ne dici?» Vedendo che Sammy era diventato color pomodoro, ridacchiò: «Tengo questa, allora.» Rispose al telefono. «Uelà Cassy! Lo sai che Sammy ha vinto la sua prima causa da solo?... Che succede?» domandò in tono più serio. «Arriviamo!»
«Cos'è successo?» domandò Sam preoccupato, soprattutto per il fatto che Gabriel si era alzato dal tavolo senza finire il suo gelato.
«Non ha voluto dirmelo, ha detto soltanto di andare subito in ospedale.»

Quando entrarono, videro una piccola folla che osservava un dottore che si premeva una borsa del ghiaccio sulla faccia. «E voi chi diavolo siete?» li aggredì appena li vide.
«Avvocati Novak e Winchester, dello studio Fuller&Curtis. È stato aggredito?»
«Può dirlo forte! Quello psicopatico mi ha rotto il naso e voglio denunciarlo!» E indicò Castiel che fissava la scena a qualche passo di distanza.
«Cassy?» domandò stupito Gabriel.
«Conosce quel pazzo furioso?»
«Moderi i termini, se non vuole essere querelato per ingiurie.» Si avvicinò al fratello. «Dimmi che cos'è successo.»
«Volevo impedire che il dottor War eseguisse un delicato intervento chirurgico di esclusione endovascolare di aneurisma dell'aorta addominale e iliaco...»
«Vorrei ricordarti che non ho studiato medicina come te. Avvocato, ricordi?» lo interruppe Gabriel.
«Oh scusami. È un'operazione che consiste nel salvaguardare entrambe le arterie iliache ipogastriche, utilizzando un'endoprotesi...»
«Cas! Perché gli hai impedito di operare?»
«Ma perché è ubriaco» rispose Castiel con calma, come se fosse una cosa evidente a tutti.
Sam e Gabriel si girarono a guardare il chirurgo che li fissava furente, continuando a tamponarsi il naso.
«A me non sembra...» osò dire Sam.
«E neanche a me» aggiunse Gabriel, «non barcolla e non farfuglia. Cassy, ne sei sicuro?»
«Certo, l'ho visto prima al bar bere otto bicchieri di bourbon.»
«Sei un bugiardo!» urlò il chirurgo. «Che cosa ti ho fatto perché tu mi voglia rovinare, eh?»
«Non è mia intenzione rovinarla, volevo soltanto impedirle di commettere un errore chirurgico con il rischio di lesionare gravemente il paziente o di ucciderlo.» Si girò verso Gabriel. «Ho tentato di fermarlo ma non ha voluto darmi retta, anzi mi ha spinto via. A quel punto sono stato costretto a rompergli il naso» replicò Castiel pacatamente. «Ma perché non mi credete? Lui non è in grado di operare.»
«Con il suo comportamento rischia una denuncia per aggressione e il licenziamento. Avrebbe potuto venire a chiamarmi» disse un altro dottore.
Sam non aveva mai visto un uomo tanto scheletrico in vita sua. Aveva i capelli neri pettinati all'indietro e un'età indefinibile che poteva oscillare tra i quaranta e i settant'anni.
«Non c'era tempo, la sala era già pronta e lui stava per entrarci» rispose Castiel.
«Ero perfettamente in grado di operare!» strillò War. «Ora per colpa tua bisognerà fissare una nuova data, per fortuna era un intervento chirurgico in elezione(1).»
«Sentite» intervenne Gabriel. «Se non hanno il palloncino, i poliziotti usano un altro sistema per capire se uno è ubriaco: gli fanno sollevare un braccio all'altezza della spalla e poi a occhi chiusi gli fanno toccare la punta del naso con l'indice, nel suo caso basterebbe che lo sfiorasse.»
«Mi sembra un'enorme fesseria!» esclamò War indignato, ma l'uomo magro disse: «Lo faccia, se è perfettamente sobrio, non ha nulla da temere.»
Sbuffando il chirurgo fece quanto ordinato ma invece di toccarsi il naso si ficcò il dito in un occhio.
«La questione è chiusa, infermiere Novak, può tornare alle sue mansioni. Dottor War, venga nel mio ufficio.»
Mentre la piccola folla si disperdeva, Castiel domandò: «Gabriel, sei sicuro che i poliziotti usino quel sistema? Non l'ho mai sentito.»
«Se tu guardassi più tv, lo sapresti.»
«Ma sì che la guardo...» replicò perplesso. «Comunque grazie per...»
«Ah, stai zitto!» lo interruppe Gabriel, arruffandogli i capelli.

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1) Operazione chirurgica necessaria ma non urgente.

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