My Everything #Wattys2016

5

Durante il film Chris non apre bocca e quando usciamo dal cinema comincio a preoccuparmi del suo comportamento. <<Perchè sei silenzioso?>>.
<<Non sono silenzioso>> sbuffa passandosi una mano fra i capelli.
Accenno una risatina nervosa. <<Certo, come no>>.
<<Che c'è?>>.
<<Sei incazzato? Su, forza sentiamo... cosa ho fatto, adesso?>>.
Chris scuote il capo e, una volta arrivati alla sua auto, mi fa cenno di salire.
Dal momento che ha deciso di fare lo stronzo faccio appello a tutta la mia forza per incrociare le braccia e restare impalata davanti alla portiera.
Chris mi guarda torvo e sbuffa. <<Dai, sali>>.
<<No>>.
<<Perchè?>>.
<<Non puó sempre andare come vuoi tu!>> sbotto. <<Sei arrabbiato perchè ti ho detto che non vengo a vivere con te?>>.
Aggira l'auto e mi viene incontro. <<Ti ho detto che sono arrabbiato? Non mi pare!>>.
Le persone che passeggiano sui marciapiedi cominciano a rivolgerci occhiate curiose. <<Abbassa la voce e calmati>>.
Chris arretra di qualche passo. <<Sono calmo>>.
Salgo in macchina e lui fa lo stesso.
<<Senti... scusa se ti ho ferito, ma non puoi sempre comportarti come un bambino>> sussurro.
Chris mette in moto ma non parte. <<Sarei un bambino soltanto perché ti amo e voglio vivere con te?>>.
Scuoto il capo e sbuffo. <<Non intendevo quello>>.
<<È ciò che mi hai fatto capire>>.
<<Allora ti chiedo scusa>>.
Non risponde e stavolta si mette in marcia verso casa mia.
Una volta arrivati ci metto un po prima di scendere dall'auto. Sinceramente non mi piace litigare con lui; finiamo sempre per soffrire. <<Abbiamo litigato?>>.
<<Non lo so, dimmelo tu>> dice torvo.
Abbasso lo sguardo. <<Credo di... si?>>.
<<Allora che si fa?>> domanda rabbuiandosi.
Non saprei. <<Tu cosa vorresti fare?>>.
Chris si divincola sul sedile. <<Sinceramente non lo so. Forse abbiamo sbagliato>>.
<<Cosa?>>.
<<Abbiamo fatto un errore decidendo di provarci>>.
Sento il cuore andarmi in frantumi, un nodo in gola e una voglia matta di strillare e mettermi a piangere. <<Stai scherzando, spero>>.
<<No, onestamente no>> dice con un filo di voce. <<Non sono il tipo che esterna i propri sentimenti ma se proprio lo vuoi sapere non faccio altro che agitarmi e preoccuparmi. Ogni giorno vengo pervaso dai sensi di colpa>>.
<<Per cosa? Per avermi tradita? Nessuno ti ha costretto a farlo. Hai deciso tutto tu e, scusa se te lo dico, forse ti fa bene rimuginare sui tuoi errori>> sbotto.
Chris mi guarda con aria interrogativa. Probabilmente non si aspettava una reazione simile. <<E io che pensavo mi avresti rassicurato>>.
<<Il torto lo hai fatto a me, perciò non sono la persona più adatta per farti stare meglio>> ammetto.
<<Hai detto che era tutto passato eppure da come ti comporti non mi pare!>> esclama.
Mi sistemo sul sedile per guardarlo meglio. <<Secondo te come fa a passare una cosa del genere? Credi di essere l'unico a soffrire? Beh, non é così! Continuo ancora a pensare a ciò che mi hai fatto e non passa giorno senza che mi chieda che diavolo ho fatto per meritarmi una vita così dolorosa e triste!>>.
Con mia grande sorpresa Chris abbassa lo sguardo e mi pare di vedere una lacrima rigargli il viso.
<<Stai piangendo?>> domando irritata.
Non so perché ma il fatto che stia piangendo mi fa imbestialire. Vorrei capire il motivo di tanta tristezza.
<<Non piango mai>> sussurra fingendosi indifferente.
Sospiro. <<Beh, allora fossi in te mi preoccuperei del fatto che le lacrime vengano giù senza motivo>>.
<<Sai che sei davvero stronza?>> domanda con una nota di divertimento nella voce.
Serro i pugni e lo guardo dritto negli occhi. <<Mi sono umiliata nel dimostrarti i miei sentimenti! Ti ho praticamente costretto a far saltare fuori la verità su ciò che provavi e ora mi vieni a dire che forse abbiamo sbagliato? Non sono stronza, vorrei soltanto capire cosa devo fare della mia vita!>>.
<<Sembra che soltanto tu abbia un vita di merda>> dice serrando la mascella.
L'aria nell'abitacolo comincia a farsi tesa ed io non posso evitare di sentirmi a disagio. <<Io penso alla mia, di vita>>.
<<Allora continua a pensarci, magari arrivi a qualcosa>>.
<<Perchè fai così? Non ti ho mai dato un motivo per trattarmi così male>>.
<<Infatti non sei tu! Sono io!>> sbotta. <<Non mi riconosco più. Ho fatto soffrire centinaia di ragazze ma non mi sono mai sentito in colpa per nessuna, eccetto te!>>.
Lo guardo sbalordita.
<<Ogni giorno mi sveglio con un nodo in gola e mille pensieri. Questo non sono io>> sussurra.
<<Si, questo sei tu>> dico osservandolo. <<Ciò che provi si chiama 'amore'>>.
<<Se avessi saputo cosa comportava probabilmente avrei fatto tutto pur di evitare di innamorarmi>> dice tentando di convincere più se stesso che me.
Accenno un sorriso e gli afferro la mano. <<Non ti sei mai innamorato e per te questa è un esperienza nuova, ma sappi che i sentimenti e le emozioni sono le stesse per tutti. Per amore si soffre>>.
<<Io non voglio più soffrire>> dice con un filo di voce stringendomi delicatamente la mano.
Sono davvero stupita. Chris, come ha detto lui stesso, non esterna facilmente i suoi sentimenti, perciò il fatto che ammetta ciò che prova e sopratutto lo dimostri è davvero ammirevole. <<Ti amo tanto>>.
<<Lo dici così? All'improvviso?>> domanda con gli occhi colmi di lacrime.
Sorrido e mi sporgo in avanti. <<Si. Sono felice che ti stia aprendo di più. E sono ancora più felice che tu lo stia facendo con me>>.
Mi bacia con foga e sento le sue lacrime sul mio viso. <<Tu devi aiutarmi ad affrontare questa nuova esperienza>>.
<<La affronteremo assieme>> lo rassicuro prendendo il suo labbro inferiore fra i denti.
Mi abbraccia e io mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe. <<Sei così piccola ma allo stesso tempo responsabile e matura>>.
<<Io ti proteggerò da tutto ciò che ti farà paura. Sono quì per te>>.
<<Lo stesso vale per me e ti ringrazio>>.
Sorrido. <<Di cosa?>>.
<<Di esistere. Senza di te non so proprio che farei>> ammette stringendomi forte a se.
Le sue parole hanno un effetto curativo e rilassante per me. Lo amo e non desidero niente al mondo se non stare al suo fianco.