IX (2)
Era la mattina del quarto giorno da quando Baekhyun era rimasto a casa di Chanyeol e il ragazzo iniziò a chiedersi se fosse diventato una specie di prigioniero.
In più Chanyeol gli lasciava ogni mattina, una lista di cose da fare, mentre era al lavoro, che lo impegnavano fino a quando il più alto tornava, incluso fargli trovare la cena pronta ad una certa ora. Era abbastanza indignato all'idea, alla fine quello da domestico non era incluso tra i suoi servizi, ma non era così disperato da voler tornare al bar e vedere Kyungsoo e Kai.
Avrebbe voluto almeno tornare a casa e dire una scusa credibile alla madre, la quale era davvero furiosa. Gli aveva inviato un lungo messaggio vocale dove gli urlava arrabbiata, di come avesse potuto rifiutare le sue responsabilità in quel modo e di cos'avrebbe dovuto dire a Jongdae ogni volta che le chiedeva dove fosse il fratello.
Baekhyun finì di ripiegare le coperte pulite che aveva lavato il giorno prima e alzò lo sguardo verso lo scaffale più alto dell'armadio di Chanyeol, dove teneva le lenzuola per il letto. Si alzò in punta di piedi e riuscì a raggiungere la porta aperta, ma era troppo in alto per lui per sistemare per bene le lenzuola. Sentendosi troppo pigro per andare a cercare una sedia fuori, lanciò come tentativo, una coperta e per vedere se in questo modo sarebbe riuscito a sistemarle, ma finì per metterci troppa forza facendo riaprire la coperta precedentemente piegata.
"Merda" mormorò. Cercò di afferrarla ma finì col far cadere tutte le coperte che aveva sulle spalle.
Baekhyun sospirò e andò a prendere una delle sedie nella sala da pranzo. Non si sentì più di tanto sicuro quando salì sopra l'oggetto ma era necessario.
Notò un libro dietro in fondo allo scaffale. Lo prese e lo aprì. Era un album di foto. Probabilmente non avrebbe dovuto impicciarsi negli affari del cliente, ma la curiosità ebbe la meglio su di lui. Sorrise quando vide l'immagine di un bambino dalle orecchie molto grandi e guance paffute, sdraiato su una culla elegante. Nella foto successiva il piccolo Chanyeol era seduto sul tappeto della sua stanza, mentre giocava con una giraffa di peluche e qui Baekhyun potè vedere il lusso della stanza. Chanyeol appariva come un piccolo re.
Continuò a guardare le foto fino a quando vide i genitori di Chanyeol. Erano seduti in sala della quale Baekhyun immaginò essere una villa. La madre era molto giovane e aveva un sorriso smagliante, mentre teneva il piccolo in grembo, mentre il padre aveva solo un piccolo sorriso. Sembrava essere un uomo serio. Per qualche ragione i genitori di Chanyeol gli sembravano famigliari.
C'erano un po' di foto per ogni compleanno di Chanyeol, fino al quattordicesimo. Nell'ultima foto, Chanyeol portava la divisa da calcio e teneva stretto un trofeo e i genitori al suo fianco che sorridevano orgogliosi. L'idea che quella era stata l'ultima foto scattata prima della morte dei genitori, spezzò il cuore a Baekhyun.
Baekhyun chiuse il libro e allungò il braccio per posare il libro dove lo aveva trovato, ancora cercando di ricordare perché sentiva di aver già visto i genitori di Chanyeol da qualche parte, quando notò che c'era un angolo nascosto, aperto, come se ci fosse un altro compartimento nascosto. Sembrava che il retro fosse solo una discreta porta scorrevole.
Baekhyun esitò, ma poi alzò le spalle, agganciò le dita sull'apertura e la aprì.
Il compartimento era pieno di armi da fuoco. C'erano due pistole, una revolver e un fucile, organizzate ordinatamente sul muro, pronte per essere prese.
Baekhyun tirò fuori la mano come se fosse stato bruciato, il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Si mosse così bruscamente che perse l'equilibrio e cadde duramente a terra. Sibilò al dolore, ma fortunatamente avevano ricevuto la maggior parte dell'impatto solo il sedere e bacino.
Si alzò lentamente. Perché aveva così tante armi? Non era solo un programmatore informatico ricco? Possibile che....non fosse quello che diceva di essere?
Sentì la porta dell'appartamento, aprirsi proprio in quel momento. Terrorizzato, salì sopra la sedia, chiuse il compartimento segreto. Per la disperazione di allontanarsi da lì, fece scendere una gamba troppo velocemente e finì per cadere di nuovo a terra.
"BAEKHYUN!" esclamò Chanyeol, correndo verso l'armadio dopo che sentì il tonfo dato dalla caduta. Si accovacciò vicino al ragazzo. "Baekhyun! Stai bene?!"
In risposta, Baekhyun piagnucolò soltanto.
Chanyeol lo prese tra le braccia e lo portò a letto, dove lo fece appoggiare attentamente. "Cosa diavolo stavi facendo?!"
"Sistemando le tue lenzuola.." mormorò debolmente il biondo.
"Bene, non farlo! Sei troppo basso!"
Baekhyun volle dire che non era basso, Chanyeol era solo incredibilmente alto, ma era ancora troppo spaventato e scioccato da cosa aveva visto.
"Dove ti fa male?" chiese il più grande, seduto a letto affianco a lui.
Baekhyun indicò il suo fianco destro e la coscia. "E mi si è slogato il polso..."
Chanyeol sollevò fino allo stomaco la felpa che Baekhyun stava portando. Massaggiò l'osso del bacino e il ragazzo sibilò.
"non so a cosa stessi pensando. Ma sappiamo entrambi che sei tremendamente maldestro." Chanyeol scosse la testa e gli prese la mano per esaminare il polso. "Bene, sembra okay. Ti fa troppo male?"
Baekhyun annuì e poi arrossì quando Chanyeol portò la mano alle labbra e diede un soffice bacio sulla zona lesa. "Starai bene. Vado a preparare la cena" disse.
*
"Sei molto tranquillo stasera" disse Chanyeol a Baekhyun mentre stavano cenando a letto. Chanyeol si era messo a cucinare dopo esser tornato a casa e non voleva che Baekhyun si alzasse o che gli desse una mano. "è tutto okay?"
"Si" rispose Baekhyun, gli occhi sul piatto.
"Sei sicuro?"
"si."
"Non mi sembra che tu ne sia sicuro."
Il biondo morse il labbro per un po' "Beh, uhm....è solo che....mi manca casa, credo."
Chanyeol si accigliò. "Non ti senti a tuo agio qui?"
"è okay ma...la mia famiglia...posso tornare a casa?" Baekhyun lo guardò timidamente, cercando di mascherare il fatto che volesse disperatamente allontanarsì da li, prima che Chanyeol usasse una delle sue tante armi per ucciderlo.
Chanyeol sospirò. "Non puoi, Baekhyun."
"Per favore. Poi posso tornare più tardi."
"No."
"Io-"
"Ho detto di no" ripetè duramente. "E non voglio più sentirti chiedere di nuovo di lasciarti andare. Non starai qui per sempre, solo un po' di giorni. Fattene una ragione."
Baekhyun annuì, lo sguardo basso.
Chanyeol posò una delle sue larghe mani sulla sua coscia. Baekhyun lo guardò. Sembrava che stesse per parlare, ma alla fine tolse la mano e si rimise a mangiare.
Buona Pasqua anche se in ritardo.
Sapendo che questo sarebbe stato un capitolo più corto del solito, mi sono impegnata ad aggiornare il prima possibile. Il prossimo capitolo sarà mooolto più lungo!
Cosa ne pensate?
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Little Midnight Sun
FanfictionQuando Baekhyun disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa non lo intendeva letteralmente. Mettere il proprio corpo in vendita era un'opzione che non aveva mai considerato e un'opzione che lo porterà in un mondo il quale potrebbe diventare troppo da ges...