Here comes the sun - Prologo

107 3 1
                                    

"Little darling, it seems like years since it's been clear. Here comes the sun."

Il sole rovente illuminava i grattacieli della Grande Mela, rendendoli quasi come dei grandi fari lucenti, imponenti tra la gente. Le facciate in vetro dei grandi palazzi riflettevano i raggi solari creando un magico paesaggio. A caratterizzare la città in quel periodo era il clima caldo e afoso, chi si ritrovava a passeggiare tra le vie newyorkesi non perdeva l'occasione di rinfrescarsi in un bar o in una buona gelateria. Vi era anche chi doveva lavorare dalla mattina alla sera, senza poter quindi godere del privilegio di rilassarsi gustando un ottimo gelato. E poi Kurt, impegnato intere mattinate ad esercitarsi per i provini di Broadway, poiché dopo essersi trasferito a New York ed essere entrato alla NYADA, era riuscito a far maturare il suo sogno ormai chiuso a chiave in quel cassetto.
Iniziava prima nella sala da ballo, per eseguire i passi di ogni coreografia alla perfezione. Quell'aula aveva un panorama mozzafiato, affacciava proprio su Times Square, uno dei maggiori incroci di ManhattanaPassava poi all'area dedicata agli strumenti musicali, prendendo un microfono in mano e pensando solo ed esclusivamente a migliorare le sue doti canore. Quello era il suo luogo preferito, poteva essere se stesso, ogni brano da lui cantato rappresentava quello che era il suo stato d'animo. Il ragazzo era felice nei suoi piccoli spazi, intento a realizzare quel desiderio bramato da tempo, dopo tanta fatica e sacrifici. Ma, cascasse il mondo, l'unica sua vera ragione di vita, ciò che veniva prima di ogni cosa, era suo marito Blaine.

Kurt e Blaine si erano conosciuti ai tempi del liceo grazie al Glee club. Provenienti da scuole diverse, ma uniti più di tutti. La loro passione, la musica, è stata in grado di farli innamorare e renderli inseparabili. Hanno affrontato numerosi ostacoli durante la loro relazione. Il primo amore, l'adolescenza, tanti altri angusti fattori pronti ogni giorno a sabotare il loro rapporto. Ma per tutte quelle lacrime versate, i due ragazzi sono stati premiati e divenuti, nel corso delle superiori, un punto di riferimento per tutti i loro coetanei. Il Glee club ha segnato particolarmente la loro crescita, come quella degli altri compagni di squadra, e lasciato tanti importanti insegnamenti. Erano un gruppo affiatato, pronti a sostenersi l'un l'altro. Crescendo, le strade dei vari componenti si sono dovute allontanare, restando però con la consapevolezza che un giorno si sarebbero rincontrate tutte ancora una volta.

I due erano ormai sposati da più di cinque anni, fieri di quell'anello al dito, della conquista più importante della loro vita.
Blaine però, convinto di voler interrompere il suo percorso di artista, abbandonando così la NYADA e il suo piccolo progetto, si era dato una pausa dalla musica e dalle sue più grandi passioni. Ma la proposta di un discografico, venuto a conoscenza delle sue meravigliose performance, cambiò i progetti del ragazzo. Egli era impegnato nella realizzazione del suo primo disco e l'idea quasi lo terrorizzava. Un impegno simile non sarebbe dovuto andare nelle mani di un ragazzo di appena ventiquattro anni. Ma con l'aiuto del marito, sempre presente e disposto a dare di tutto pur di stragli accanto, riuscì a superare anche questa problematica che sembrava quasi volesse farlo soffocare.
Era tutto perfetto, come avevano sempre desiderato, niente sarebbe riuscito a rovinare i loro momenti di pura felicità.

"Non credi sia arrivato il momento di riposarti?"

Blaine irruppe nell'aula di ballo inaspettatamente, facendo al ragazzo una domanda quasi retorica, come se già fosse a conoscenza della risposta. Era tornato dallo studio discografico prima del solito, forse preoccupato per tutta la fatica impiegata da Kurt negli ultimi periodi. Quest'ultimo si limitò ad accennare un sorriso e volgere lo sguardo per un istante verso il moro. Continuava ad eseguire i suoi passi sulle note di Radioactive, ormai sfinito, ma ancora perfettamente coordinato con il suo corpo. Aveva passato mesi a far in modo che il suo fisico diventasse come quello di un vero ballerino, una struttura corporea perfettamente armoniosa.
Ma non era ancora abbastanza preparato per poter sostenere l'allenamento di un professionista, il suo fiato non reggeva più, nonostante i suoi movimenti ancora buoni. Blaine sapeva che dopo poco il ragazzo sarebbe crollato, come ogni pomeriggio, distrutto da tutto quello sforzo, e così di nuovo il giorno dopo. Non poteva permettere che ogni volta suo marito arrivasse allo sfinimento, dannandosi per non aver dato ancora abbastanza. Kurt non era ancora pronto per poter impiegare tutta quella fatica.
il moro si diresse a passo svelto verso le enormi casse, cercando di capire quale fosse il modo opportuno per spegnerle, ma tra tanti tasti probabilmente sarebbe stata un'impresa trovare quello giusto al primo tentativo, avrebbe perso solo tempo. Decise allora di staccare i due lunghi fili collegati alle casse, senza pensarci troppo, solo per poter fermare quella musica che per la prima volta stava diventando come una maledizione. La canzone venne interrotta all'improvviso, Kurt rimase immobile a fissare il marito nell'enorme parete specchiata, respirando a pieni polmoni. In quel momento si poteva notare quanto fosse diventato magro, ogni volta che prendeva fiato la pelle tirata sull'addome risaltava le sottili costole.

Number 154 - Kurt & BlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora