Día 3

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Ciao piccola Leo, oggi ti ho portato una rosa, te la lascio qui sul comodino, va bene? Poi, visto che tu odi gli arredamenti troppo semplici, ho portato quella coperta che tieni sempre a casa quando la sera siamo sul divano e qualcuna delle tue candele multicolori.

Sai, l'infermiera mi ha preso a cuore, ci ha preso a cuore. Mi guarda sempre con un'innata tenerezza quando vengo qui.
tra un mese circa è il tuo compleanno, ce la fai a svegliarti così festeggiamo? I tuoi mi hanno detto che volevi andare a mangiare al tuo ristorante preferito con tutta la famiglia, non vorrai deluderci, vero?
Non sai quanto mi manchi Leo. Stiamo insieme da quattro anni circa e sei stata la mia unica storia seria, anche se non era iniziata per essere tale. Ti va se continuò a raccontarti come ci siamo conosciuti?
Perchè continuò a farti domande se so che non mi rispondi? Uf, svegliati ti prego.
Comunque, eravamo rimasti alla colazione.

Dopo aver mangiato, tu andasti a lavorare ed organizzare le attività per il pomeriggio, mentre non sai quando battutine mi fecero Geri e Isco. Più tardi in spiaggia, delle ragazzine vennero a chiederci degli autografi e delle foto, e subito ancora altri. Ti beccai a guardarmi confusa. Probabilmente non seguivi il calcio, pensai. Io ti sorrisi e strizzai l'occhio. Tu ti morsicasti il labbro. Mi ricordo che quel tuo gesto mi fece venire voglia di baciarti. Più tardi io e i miei amici partecipammo ad un torneo di pallavolo. Tu eri l'arbitro. Ho osservato a lungo le tue gambe fini che erano appoggiate sulla sedia in cima alle scalette. Ricordo che una volta ero così preso a contemplarti che mi arrivò la palla in testa. Tu ridacchiasti, vedendomi confuso, mentre mi toccavo la testa per il colpo.

"Non pensarmi troppo." Sentii la tua voce, quando ero fuori per il cambio, così da permettere il cambio. Io ti guardai.

"Cosa ti dice che eri tu il motivo dei miei pensieri?" Ti risposi beffardo, passando una mano tra i capelli scuri.

"Mi stavi consumando con lo sguardo." Replicasti, facendomi un occhiolino.

"Non posso negarlo." Sorrisi, facendo spallucce.
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Vi ringrazio per i molti complimenti🌼

Flechazo || Suso FernándezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora