Alyson girava tranquilla tra gli scaffali della sua amata libreria. Quella dove aveva comprato milioni di libri, quella libreria che ormai chiamava casa.
La Signora Hannya, la dolce vecchietta che gestiva quel posto fantastico e ormai caro ad Aly era quella che lei considerava una delle sue nonne. Una delle persone che l'aveva consolata di più dopo la morte della sua migliore amica Eméline, una persona dall'animo gentile che aveva deciso di sacrificare la sua preziosa vita, per quella di uno stupido di cui la ragazza si era invaghita...uno di quei ragazzi che possono sembrare sempre affidabili..che magari lo erano, ma senza la capacità di amare, col cuore di ferro. E al primo sbaglio ti pugnalano alle spalle. Non avrebbe mai dimentico quella sera a casa di Mark, il ragazzo della sua amata Eméline, era un momento uscita per cercare di prendere aria. Quel clima teso, lei sapeva quello che sarebbe successo, lei sapeva che quella sera sarebbe morta. Ma Eméline aveva pensato a lei. Aveva fatto in modo che prima che le fiamme divampassero lei fosse stata al sicuro.
Eméline aveva preferito salvare la vita di Alyson piuttosto che la sua..
La casa era bruciata, bruciata accompagnata tra le urla della sua migliore amica che implorava aiuto. Le sue urla strazianti che inondavano l'aria.
Ricordava ancora la sua confusione e la grande voglia che aveva di correre tra le fiamme per salvarla. Ricordava ancora la stretta ferrea dei poliziotti, nel suo disperato tentativo di andare da lei. E ricordava anche il fottuttissimo sorriso di vittoria di quel bastardo nell'udire le urla strazianti della ragazza mentre veniva sfregiata dalle fiamme. Mentre il suo volto soave e principesco veniva cosparso di sangue e bruciature. Lei ricordava i suoi occhi mentre la guardavano nella minima ricerca di aiuto. Vedeva la muta preghiera che lei recitava.
Ricordava infine le sue ultime parole. Le parole che tutti i giorni sognava. Le parole che lei urlava negli ultimi attimi prima della morte.
Quelle parole che per lei erano tutta la chiave della sua vita..
《Alyson...non pensare mai alla vendetta》 aveva gridato straziante tra il dolore immenso che provava, una volta che erano riusciti a portala fuori. 《L'arma più grande è il perdono. Si sempre gentile sia con i nemici che con gli amici》 aveva sussurrato con un grande sforzo, forzando un sorriso che parve inquietante tra il volto sfregiato della ragazza e le lacrime che cercava di reprimere pur di parlare. 《Non dimenticare. Ti prego. Fa che la mia esistenza abbia avuto un senso. La vendetta》 aveva deglutito al limite dello sforzo. 《Io...》aveva sussurrato mentre i suoi occhi iziavano a chiudersi.
E intanto le urla di Alyson riempivano le strade , quelle urla che pregavano Eméline di non abbandonarla mai. Quelle urla, strazianti che facevano star male tutti.
Quella piccola stretta sulla mano di Aly da parte della persona che le era stata sempre accanto. 《Ti voglio bene Mon petit Ange》 erano state le sue ultime parole. E poi quella piccola stretta. Quella piccola e ultima speranza di erano spente. Quando gli occhi cristallini, quei due diamanti si erano chiusi.
Un sorriso sulle labbra e la fine di un vita.
Alyson era caduta in lacrime a terra stringendo il corpo della sua migliore amica..era morta...tra le sue braccia..
E nulla l'avrebbe riportata indietro. Nulla...nemmeno il sogno più grande, adesso Aly era sola, l'unico ricordo che le rimaneva di lei era il suo diario, quello dove scriveva tutto. Primo di fotografie di entrambe, quello che riportava tutta la vita di Eméline Laurent..che si era spenta in una notte di agosto. La vita le era stata tolta ingiustamente, e Aly sapeva ciò, erano passati soltanto sei mesi fa quel fatto. E da quel giorno portava sempre con sé la collana che lei le aveva regalato. Non la toglieva mai, e ogni sera leggeva una pagina di quel diario.
Quel giorno però aveva deciso di andare nella libreria della Signora Hannya.
Prendere carta e penna e un buon libro. Un the caldo e una coperta..
Scriveva una lettera....a lei..a Eméline..
Dove le raccontava l'inferno che aveva passato, quei mesi così bui per lei, tutti i suoi sentimenti, tutte le sue paure..
Lo faceva ogni mese, poi metteva da parte le buste con le lettere all'interno nel suo libro preferito..che poi metteva al sicuro sotto una botola nel suo covo segreto.
Tutto quello la faceva sentire meglio, come se Eméline fosse ancora accanto a lei.
Quella era la sesta lettera che Scriveva...il sesto mese dalla morte di lei..
《Buongiorno Mia Eméline, come va lassù? Spero bene sai? Qui mi manchi tanto. Mi manca il tuo sorriso, mi manca il modo in cui mi stuzzicavi,il modo in cui mi facevi arrabbiare e poi sorridere》 scrive lei mentre tra i suoi occhi iniziano a uscire piccole lacrime salate.
《Mi manchi fottutamente tanto. Qui non è più lo stesso sai? Bhe...i tuoi genitori ti salutano, sperano che tu stia bene, qui manchi a tutti...oggi a scuola è stato un inferno...d'altronde come sempre da quando te ne sei andata.
Vado da una psicologa ora...i miei genitori sono preoccupati per me....pensano che io sia depressa. E in effetti hanno ragione...per fortuna non hanno ancora scoperto il tuo diario..non mi farò portare via anche quello. I tuoi segreti sono al sicuro con me mio angelo. Te lo prometto. Non ho scordato come mi hai chiamato l'ultima volta. Amavo quel soprannome. Amavo tutto di te. ...
Dei mi manchi così tanto. Però ora basta parlare di queste cose...devo aggiornarti dopo tutto. Come hai vecchi tempi te l'ho promesso..quel bastardo è finito in gatta buia..25 anni...anche se a mio parere dovrebbe morire..nel peggiore dei mali. Soffrendo...Soffrendo come hai fatto tu mio angelo....ti prego non arrabbiarti..lo so che è sbagliato...la vendetta è sbagliata. Lo hai sempre pensato..ma lui ti ha portata via da me.
....ma a te questo non importa dopotutto...oggi è successa una cosa semi bella. Niente è più bello da quando te ne sei andata...comunque domani a scuola avremo un nuovo compagno di classe ...l'ho sentito dire dalla professoressa di geografia...chissà magari è bello...ma non credo. I ragazzi belli non abitano in questa minuscola cittadina. Ti farò sapere tutti i dettagli...come sempre..
Ho iniziato un nuovo libro...è bellissimo...era uno dei tuoi. Uno di quelli che non avevi ancora letto. Sai? "LA VITA DI CHI AMA" io non l'ho mai visto in libreria...ma sospetto che lo hai scritto tu vero? Aline mi ricorda te; così tanto. È identica....mi fa sentire più vicina a te..
Gaston è adorabile. Come te. Ma sospetto che sia basato sul mio caratteraccio vero?
Scusami mio angelo ma ora devo andare...ti prometto che ti scriverò ancora..non posso non farlo..eri la mia vita...mi manchi così tanto.
Oh Eméline..ti prometto che ci rivedremo ancora.
Ti amo mio angelo. Ti amo di bene non Scordarlo mai.
Alyson》 È così Alyson termina di scrivere. Con gli occhi invasi dalle lacrime con oscuri pensieri e ricordi che si portava alle spalle.*Spazio autrice*
Non è la prima storia che pubblico su Wattpad, ma le altre sono tutte one shot fandom.
Mi è venuta questa idea grazie ad una storia che stavo scrivendo, di cui ho fatto una piccola one shot e l'ho poi mandata ad una mia amica, che mi ha convinta a scrivere una fanfiction sui due personaggi.
Eh niente.
Spero vi piaccia la storia e ci vediamo al prossimo capitolo 💕P.S. questo capitolo è stato scritto dalla mia amica,grazie Ely, che è talmente gentile ad aiutarmi che non la ringrazierò mai abbastanza 💕
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~Perfect combinations ~
FanfictionAlyson è la solita ragazza delle superiori. La solita ragazza sempre con un libro in mano. Lei era bella, ma non ci credeva: occhi color cioccolato, capelli castani, alta e magra ma non troppo. Era silenziosa, timida e davvero intelligiente. Suo pa...