4.1. Namjoon's freedom

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Namjoon non pensò molto al suo passato e a tutto quello che aveva compiuto.
Aveva compreso perfettamente i suoi errori e si era sentito incredibilmente in colpa per le sue azioni, soprattutto nei confronti di Seokjin.
Jin era una persona allegra, un ragazzo che amava prendersi cura degli altri e che desiderava solo che i suoi cari stessero bene. Era quel tipo di persona che avrebbe certamente anteposto il benessere degli altri al suo. Namjoon così provò ad immaginare quando dolore avesse dovuto provare il ragazzo nel vedere i suoi migliori amici rovinarsi a causa di qualcosa che inconsapevolmente aveva provocato lui. Gli mancò l'aria e gli girò la testa.
Così fu il pensiero del suo amico a farlo andare avanti.
Adesso Namjoon camminava lentamente in quel labirinto immenso, non avvertiva il bisogno di correre, sentiva che l'uscita era molto vicina e non aveva poi così tanta fretta di uscire da esso.
Non pensò al passato, perché ormai era tale e l'unica cosa che poteva fare era accettarlo e imparare dai suoi errori. E così fece.
Namjoon sorrise lievemente e si sentì improvvisamente più leggero. Volse lo sguardo a destra e fu allora che vide la tanto agognata uscita.
Non se ne accorse neppure, ma le sue gambe avevano preso a guidarlo veloce verso di essa e quando il ragazzo superò quella linea invisibile si sentì rigenerato.

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