My Everything #Wattys2016

6

Entro in casa in punta di piedi e, dopo essermi assicurata che non ci sia nessuno, faccio cenno a Chris di seguirmi.
<<Tua sorella non c'è?>> domanda entrando in casa.
Sorrido e sospiro. <<No, oggi resta a dormire da un amica>>.
<<E i tuoi genitori?>>.
<<Papà non sarà quì prima delle due del mattino e mia madre questa mattina mi ha avvertito che non sarebbe tornata a dormire>>.
Evidentemente Chris si rende conto della tristezza nella mia voce perché mi stringe forte fra le sue braccia, posandomi un bacio sulla testa. Non é necessario che ci diciamo qualcosa; mi basta essere a contatto con lui per stare subito meglio.
Chris mi prende in braccio e, tendendomi ben stretta per le cosce, mi scorta sino al piano di sopra. Non appena raggiungiamo il pianerottolo indico la porta in fondo al corridoio, ossia la mia stanza.
Quando entriamo Chris mi lascia cadere delicatamente sul letto e comincia a sfilarmi la gonna.
<<Potremo farlo anche vestiti. La gonna non ci impedirà niente>>. Sorrido.
Chris scuote il capo, rivolgendomi un occhiata maliziosa. <<Voglio sentirti fino in fondo>>.
Scoppio a ridere e gli slaccio la cintura dei jeans.
<<A proposito>> dice passandomi una mano fra i capelli. <<Sarebbe ora di prendere la pillola>>.
<<Così presto?>> domando frustrata.
Chris annuisce. <<Non è molto esilarante preoccuparsi del profilattico>>.
<<Va bene, domattina farò un salto dalla ginecologa>> prometto.
<<Ti amo>> sussurra strappandomi letteralmente la camicia.
Resto spiazzata e divertita nell'osservare i bottoni disperdersi della stanza. <<Sei pazzo>>.
<<Di te>> mormora sulle mie labbra.
Mando al diavolo le preoccupazioni sulla camicetta che più amavo a questo mondo e continuo a spogliarlo.
Chris armeggia con l'involucro del profilattico e se lo mette con un rapidità sorprendente.
<<Hai proprio fretta, eh?>> domando accarezzandogli il petto.
Sorride e si sporge verso di me, tanto che il suo ciuffo di capelli mi ricade sul viso. <<Si, tanta>>.
Quando Chris entra in me non posso evitare di lasciarmi sfuggire un gemito. Le gambe non fanno che tremarmi e un brivido mi pervade dalla testa ai piedi.
Il corpo di Chris comincia ad imperlarsi di sudore e tutto ció fa impazzire i miei poveri ormoni. Posa la testa sul mio seno, baciandomi delicatamente mentre io gli passo le mani fra i capelli. Ad ogni spinta non dimentica di mugolare.
Decido di ribaltare la situazione, spingendolo delicatamente verso il materasso e prendendo il suo posto. Mi metto a cavalcioni sopra di lui e, senza fermarmi, gli poso le mani sul petto. Continua ad accarezzarmi le coscie e il fondoschiena.
Per fortuna in casa non c'è nessuno; il letto non fa che sbattere contro la parete e i nostri gemiti rieccheggiano in tutta la casa.
Quando terminiamo Chris mi cinge lungo i fianchi, facendomi sdraiare accanto se. Si tira su, dirigendosi nudo verso il bagno e tornando un attimo dopo.
<<Che succede?>> domando accennando un sorriso.
Si sdraia nuovamente accanto e me. <<Niente. Sono andato a gettare il preservativo>>.
Annuisco e, stanca e appagata, poso la testa sul suo petto.
Mi accarezza le spalle e la schiena. <<Ieri mi ha chiamato Ethan>>.
Lo guardo, confusa. <<Che ti ha detto?>>.
<<Niente di particolare>> sbuffa. <<Vuole che vada a trovarlo>>.
<<A Miami? Quando?>> domando preoccupata.
Chris si guarda attorno e sospira. <<Domani>>.
Mi tiro su, mettendomi a sedere. <<Domani? Ma... quanto resterai?>>.
Anche lui si siede e mi afferra la mano. <<Ehi, ehi... non ho detto che partirò. Non senza di te>>.
Le sue parole mi rincuorano. <<È soltanto che non voglio separarmi da te>>.
<<Non ci separeremo>> mi rassicura tirandomi a se.
Lo abbraccio e improvvisamente tutto ciò che mi circonda scompare. Ci siamo soltanto io e lui, abbracciati sul mio letto.
<<Voglio andare via>> dice Chris. <<Voglio partire e lasciarmi tutto alle spalle>>.
Notando la mia espressione corruciata si affretta ad aggiungere : <<Con te, ovviamente>>.
<<Come mai ne parli adesso?>> domando incuriosita.
Si morde il labbro. <<Non lo so. Stavo pensando>>.
<<A cosa?>>.
<<Al fatto che desidero dire addio alla mia vecchia vita>>.
<<Ora che ne parli mi fai tornare in mente una domanda>> dico. <<Non hai più ne fumato ne bevuto?>>.
Scuote il capo. <<No. Non vedo uno spinello dalla volta in cui...>>.
Lascia la frase in sospeso e nei suoi occhi vedo balenare una strana luce. Tristezza? Non saprei definirla. <<Dalla volta in cui sei stato con quella ragazza>>.
<<Già>> dice.
Gli trema la voce. É normale che si senta in colpa per ció che mi ha fatto, ma al tempo stesso non mi va che soffra per il passato. <<Ehi, va tutto bene>>.
<<Non va bene per niente>> sbuffa mettendo in mostra il piercing alla lingua. <<L'unica cosa positiva della mia vita sei tu>>.
<<Sei ti va puoi sfogarti... dimmi tutto ciò che ti fa stare male>> lo incito.
Esita per un momento e poi sospira. <<La mia vita va a rotoli. I miei genitori mi hanno sbattuto fuori di casa, mio fratello è lontano e per di più in un centro di riabilitazione per tossici. La scuola... beh, diciamo che sono abbastanza sicuro di essere bocciato e poi il mio futuro; non ho idea di cosa fare una volta preso il diploma>>.
<<In poche parole non sei molto felice>> noto.
<<Quando sto con te si>> ammette baciandomi. <<Per il resto... no>>.
<<I tuoi genitori si faranno risentire e vedrai che ti chiederanno di tornare>> dico.
Chris accenna un sorriso nervoso. <<Non lo faranno e anche se lo facessero puoi star certa che non ho intenzione di perdonarli>>.
Mi dispiace davvero tantissimo per la situazione di Chris. Ovviamente non sono nella posizione di provare pena per gli altri, visto e considerato che la mia famiglia, fatta eccezione per Kara, fa schifo. <<Per quanto riguarda la scuola manca ancora molto tempo prima della fine dell'anno. Vedrai che riuscirai a recuperare>>.
<<Senza te dove andrei a finire?>> domanda guardandomi negli occhi.
Sorrido e con il dito disegno i contorni del tatuaggio che ha sulla pancia. Ora che ci faccio caso Chris, oltre al viso, non ha uno spazio di pelle non tatuato. <<Non lo so, ma ovunque finirai io sarò al tuo fianco>>.