Chapter 1.

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Non ho mai ben capito cosa si provasse ad essere la ragazza più affermata, popolare e corteggiata della scuola. Fino a due anni fa. Mi presento mi chiamo Aurora, ho 18 anni: presidentessa del consiglio studentesco e capitano della squadra delle cheerleader.  La mia vita è piena di impegni, di raro vedo casa. Fino a due anni fa ero la solita sfigatella bullizzata da quelli dei ''piani'' superiori. Non avevo amici, ero sola. Ma sorprendentemente un giorno uno di loro mise fine a quel calvario: Riccardo Marcuzzo. Lo aiutavo con inglese e lui per ''ringraziarmi'' riferì agli altri della banda di lasciarmi stare. Con il passare del tempo diventammo sempre più amici, passavamo giornate insieme fino a diventare migliori amici. E così anche io sono diventata una di loro, addirittura una delle principali. Arrivo a scuola, parcheggio la mia Mercedes bianca. Con me c'è anche mia sorella, Marika. E' di due anni più piccola: abbiamo un bel rapporto, rispetto ad altre sorelle. A tratti sembriamo due migliori amiche, lei c'è sempre per me ed io ci sono sempre per lei. Essendo più grande cerco di difenderla da tutto e tutti. Usciamo dall'auto e ci dirigiamo verso scuola. Intravedo il mio gruppo composto da: Riccardo, Cosimo, Shady, Federica, Nicolas, Giulia, Vittoria, Andreas e.. Mike. Io e Mike non abbiamo un bel rapporto: è lui il capo di tutto e quando Riccardo gli disse di smetterla, sbraitò di brutto. Non mi ha mai accettata fino in fondo. Di solito tutti lo ascoltano, fanno tutto quello che dice lui.. ma da quando ci sono io, lui sta più a cuccia. E questo non gli va a genio. E' il solito ragazzo menefreghista, arrogante, egoista. Usa le ragazze come meglio gli pare. A tratti mi sembra senza sentimenti. Faccio un sospiro profondo e mi giro verso Marika.

''Dai, vieni.'' Le dico tirandole piano il braccio.

''No, ti prego.. i tuoi amici mi mettono in soggezione.'' Ribatte lei sottovoce.

''Tranquilla, sono innocui.'' Dico rassicurandola. Annuisce facendomi segno di incamminarmi avanti.

''Buongiorno.'' Urlo mentre tutti si girano.

''Oh, eccola. Abbiamo anche la sorellina qui.'' Dice Riccardo ammiccando un sorriso malizioso.

''Smettila.'' Gli dico ridendo. Intanto Marika sorride imbarazzata.

''Allora dobbiamo far entrare anche la sorella? Visto che ci siamo.'' Dice Mike facendosi spazio, in modo sarcastico. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.

''Potresti, per una volta, smetterla di essere così acido?'' Incrocio le braccia al petto.

''Cos'è? Sto infastidendo la principessina del gruppo?'' Dice avvicinandosi e facendo il labbruccio, scoppiando a ridere poco dopo.

''Brucia all'inferno.'' Gli dico avvicinandomi a due cm dalla sua faccia. Accenna un sorrisino, alzando il sopracciglio.

''Anche l'inferno è troppo poco per me.'' Fissa i suoi occhi nei miei.

''Hai ragione. Neanche lì ti sopportano.'' Dico soddisfatta.

''Amico, mi dispiace dirtelo.. ma Aurora ti ha asfaltato.'' Dice Andreas ridendo insieme agli altri. Mike prende lo zaino, girando le spalle a tutti. E' più forte di me: quel ragazzo fa uscire il mio lato peggiore. La campanella suona, segno che le lezioni stanno per iniziare. Mi incammino con mia sorella per raggiungere le nostre classi.

''Ti piace Riccardo?'' Sbotto d'un tratto. Marika mi guarda sconvolta, inizia a farfugliare qualcosa.

''Cosa? N - no.'' Dice ridendo.

''Dai, ho visto come lo guardi sai.'' Ribatto prendendola in giro.

''Anche se fosse non avrei speranze.'' Dice facendo spallucce.

''Sei una bellissima ragazza, ma Riccardo non è per te. Sai che tipi sono i miei amici e poi è il miglior amico di Mike. Cioè è anche il mio, ma quando è con Mike cambia totalmente e si comporta come lui. Non è un ragazzo fatto per relazioni serie.'' Marika ascolta le mie parole annuendo.

''Hai ragione, ma tranquilla. Non succederà mai nulla.'' Dice abbassando lo sguardo. Le sorrido, entrando nella mia classe.

A lezioni finite, esco da scuola affrettandomi a raggiungere l'auto. Oggi ho chiesto un pausa da tutti i miei impegni scolastici e per le cheerleader. Apro lo sportello dell'auto, entro, cerco di mettere in moto ma non parte. Provo più volte, ma niente. Mi accorgo di non aver fatto benzina. Inizio ad imprecare.

''Ci sono problemi?'' Sobbalzo dalla paura. E' Mike che se la ride.

''No. E anche se fosse, non chiederei aiuto a te.'' Dico aprendo lo sportello dell'auto, scendendo.

''Non mi pare di averti detto di voler aiutare.'' Dice allargando le braccia.

''Allora levati dalle palle.'' Dico accennando un sorriso falso. Mi scanso, iniziando ad incamminarmi.

''Ti potrei dare un passaggio, se poi mi ricambi come dico io.'' Dice ridendo.

''Preferisco farmela a piedi invece di accontentare i tuoi piaceri.'' Ribatto, facendogli il gesto col dito medio. Mi allontano, velocizzando il passo. Ovviamente oltre all'auto che non parte, ci mancava lui come ciliegina sulla torta. In quello stesso istante passa Federica, si ferma abbassando il finestrino dell'auto.

''Entra, ti accompagno io.'' Dice sorridendo.

''Sei il mio angelo.'' Le dico salendo subito in macchina.

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⏰ Last updated: Apr 20, 2017 ⏰

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