30 - Guarda che è per sempre

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Capitolo 30
Guarda che è per sempre

7 marzo 2017


Non so neanch'io come sia possibile ma in questo momento, alle cinque e mezza del pomeriggio, per le strade di Firenze non c'è traffico.

Cioè, un miracolo.

Danilo mi prende sempre per il culo, dicendo che mi lamento per così poco quando il traffico di Roma nemmeno me lo immagino, ma io non ci posso fare niente ragà, sono troppo impaziente per restare in coda ore intere.

Oggi è un giorno veramente, veramente importante.

Un passo avanti molto serio per il quale sto lavorando da ieri sera ma a cui penso da parecchie settimane.

Oggi Sousa ci ha lasciati liberi dopo due ottime prestazioni nelle ultime partite di campionato, nelle quali siamo rimasti a porta inviolata, ed io ne ho approfittato per mettere in atto il mio piano.

Innanzitutto ho detto a Francesca di tenere occupata Giulia in qualunque modo, il che non dovrebbe essere stato difficile visto che per tutto il pomeriggio è rimasta chiusa in facoltà.

Deve essere una sorpresa.

Stamattina poi ho inaugurato la ditta di traslochi "Bernardeschi".

Mi sono fatto aiutare da Borja ed insieme abbiamo messo negli scatoloni tutte le cose che c'erano a casa di Giulia e li abbiamo poi trasportati nel mio loft.

Praticamente abbiamo svuotato un appartamento intero e poi fino ad ora io mi sono messo buono buono a svuotare tutto e a sistemare le varie cose a casa mia.

Borja a quel punto mi ha dato il benservito: "Eh no, la roba della tua ragazza è un tuo problema".

Dovevo aspettarmelo.

Con i vestiti non è stato particolarmente difficile, Giulia aveva già portato la maggior parte di essi da me in questi mesi.

In particolare mi ha risparmiato, per fortuna, la figuraccia di mettere le mani nella sua biancheria.

Poi il mio armadio è immenso, visto che tra noi due il più vanitoso sono sicuramente io, quindi problemi di spazio non ce ne sono stati.

La maggior parte degli scatoloni sono stati occupati dall'immenso quantitativo di libri, universitari e non, visto che Giulia è un'accanita lettrice; finalmente ho riempito la libreria del salone che a suo dire era troppo vuota.

CD musicali e DVD si erano uniti ai miei già molte settimane fa.

Quando si è trattato di riordinare trucco, profumi e tutti i prodotti di beauty e da doccia ho dovuto chiamare Elisa, perché davvero non sapevo dove mettere le mani, e in diretta con FaceTime lei mi ha dato precise istruzioni...

"Eli ma gli assorbenti dove cazzo li devo mettere?!"

"Nel mobile in basso Fede, non in modo che tutti li vedano! Un po' di logica, su"

"Ma ce ne sono di trecento colori diversi! C'è un ordine preciso?!"

"Federico, Gesù mio, è normale. L'ordine è blu, viola scuro, viola, arancione e rosa. Cambia la grandezza, sai?"

"Signore meno male che mi hai fatto maschio"

Se lo racconta a Danilo sicuramente quello mi prenderà per il culo fino alla fine dei miei giorni.

Un incubo targato Cataldi.

Anche con tutti i vari utensili per la casa ho dovuto faticare poco, Giulia non ne ha tantissimi e quei pochi li aveva già portati qui.

Philophobia | Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora