CAPITOLO 8°

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Sakura era andata in ospedale a chiedere aiuto a Tsunade. Lei era sicura di voler seguire Sasuke ma con i suoi compiti al villaggio cosa avrebbe fatto?

Certo, Tsunade la mandava spesso in villaggi per tutte le terre ninja ad aiutare ospedali e guarire feriti perciò avrebbe potuto farlo anche in viaggio con Sasuke ma a lui sarebbe stato bene?

Sakura continuava a farsi domande su Sasuke, sul viaggio, sul suo lavoro, su tutto...

Erano passati due giorni da quando Sasuke le aveva detto di venire con lui in viaggio e Sakura era rimasta tutto il tempo a pensare, pensare, farsi domande, pensare...

Sospirava malamente in quei giorni: erano di più i problemi che creava una cosa così... bella, che felicità o... qualsiasi altra cosa felice, insomma!

La sua mente era talmente incasinata che non riusciva a creare pensieri coerenti l'uno con l'altro.

«Sakura, allora, di cosa volevi parlarmi?» chiese Tsunade maneggiando delle provette contenenti potenti veleni.

Sakura stette per poco in silenzio e poi esordì con: «Saskemihattoiaarecoui.»

Tsunade spalancò gli occhi e si girò verso Sakura «Finalmente quel ragazzo ha messo la testa a posto!»

Tsunade in quegli anni per Sakura non era stata solo una maestra di arti mediche, era stata una maestra di vita, una sua grande amica con cui confidarsi e quasi una madre.

Era una donna infondo, non solo il quinto Hokage e perciò era naturalmente una pettegola. Questi argomenti le piacevano un sacco ed era convinta che un giorno Sasuke si sarebbe fatto avanti.

Sakura non ci aveva mai creduto, ma... beh.... le cose stavano cambiano, ma non sapeva se in positivo o in negativo.

«Già...» rispose mogia mogia.

«Cos'è quella faccia?! Dovresti essere al settimo cielo!» rispose annuendo a braccia incrociate come per darsi la conferma da sola.

«Ma.... cosa gli ha fatto cambiare idea sul mio conto? Perché adesso? E... perché?!» chiese lei sospirando.

Tsunade la guardò seria «Ragazza, non devi farti queste domande, devi essere sicura di te stessa! Sei ua bellissima donna, e se lui non ti vuole in viaggio con te per le tue capacità o per il semplice fatto di volerti accanto, è proprio un imbecille e tu non dovresti andargli dietro.»

Sakura sospirò e si mise al suo fianco prendendo delle provette e osservandole.

«Sta di fatto che io ci andrò, ma come farò con il lavoro? Lei potrebbe mandarmi dei falchi per dirmi in che città intervenire e io potrei continuare così...»

«Certamente, ci inventeremo qualcosa e stai certa che non interferirà con il tuo viaggio assieme a Sasuke» concluse con un sorrisetto.

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Sakura lo aveva detto anche a Ino. Sapeva che si sarebbe scatenato l'uragano pig, ma era la sua migliore amica, come poteva andare via dal villaggio senza dirgli con chi? Infondo alla fine sarebbe venuta a saperlo da qualcuno, e probabilmente non si sarebbe parlato d'altro, quindi perché non dirglielo?

Già... perché?

Stava iniziando a scoprire i motivi dopo averglielo detto, in quel momento aveva imprecato contro i Kami per la sua stupidaggine.

Ino appena l'aveva saputo aveva iniziato a fare i salti di gioia e a elencare tutti i modi per abbordare un ragazzo, anche se il ragazzo era un Uchiha narcisista e asociale. Sakura da brava amica aveva cercato di ascoltare tutto quello che l'amica le aveva detto, ma dopo un po' si era persa nei suoi pensieri e si era riscossa solo con l'affermazione: «E mi raccomando: usate protezioni.»

A quel punto Sakura era esplosa «Primo, sono un medico, pensi che non sappia queste cose? Secondo...» la sua voce andò affievolendo «Non faremo mai sesso...»

Sospirò.

Non voglio restare soloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora