Prova di coraggio

130 32 31
                                    

Qualcuno stava bussando alla porta.
Mi svegliai istantaneamente, avevo un sonno abbastanza leggero. Guardai la sveglia, erano le 06:30. Chi poteva bussare così presto?
Le altre stavano ancora dormendo nei loro futon, quindi decisi di non svegliarle.
Camminai in silenzio e aprii delicatamente la porta. Mi trovai davanti la sensei Nakano.
Rimasi un po' stupefatta, tra tutti non mi aspettavo proprio lei. Di solito in classe, durante le ore di giapponese antico, non fa altro che essere una dittatrice spietata e sembra non interessarsi degli studenti.

<<Sensei..buongiorno>> dissi titubante.

<<Buongiorno Inoue. Sono venuta qui a prenderti, vorrei parlarti in privato riguardo i fatti di ieri>> continuò lei in modo altezzoso.

<<Certo, mi dia solo cinque minuti, giusto il tempo per vestirmi>>

Dopo cinque minuti esatti fui fuori dalla porta, e ci incamminammo verso l'ala sud.

<<Nell'ala sud, dove alloggiamo noi professori, c'è una piccola stanza dove poter parlare in privato e in modo tranquillo>> mi disse. <<Ci hai fatto preoccupare abbastanza, lo sai signorina?>>

<<Mi dispiace...>> dissi, dovevo fare un po' di facciata, non che mi dispiacesse davvero. Alla fine non era successo nulla, quindi perché fare tante polemiche?
Passammo il resto della camminata in silenzio, senza scambiarci una parola. Inoltre nei corridoi regnava un silenzio assoluto.

<<Siamo arrivate>> disse una volta giunte davanti a una porta color panna.
La aprì ed entrai subito dopo di lei.
La stanza era abbastanza piccola, sembrava anzi un piccolo ufficio: libreria, divanetto, una scrivania con davanti due sedie. Notai, guardando meglio, che una di queste era già occupata da una testa dai capelli biondi e arruffati. Mi sedetti accanto a lui, senza dir nulla. Neanche lui mi salutò, già me l'aspettavo, e non mi interessava in realtà la cosa.

<<Sensei, lui cosa ci fa qui? La questione non riguardava soltanto me?>> chiesi immediatamente.

<<Stai tranquilla, ero già con la professoressa prima della tua chiamata e poi non sono affari che ti riguardano>> rispose in modo acido Aki.

<<Ah sisi caro, infatti è come dice lui, ma Aki non c'è bisogno di essere così scortesi>> disse Nakano. Lei lo guardava con un certo sguardo, non era affatto una cosa buona. Ciò infastidì un po' il mio orgoglio, se ben di poco. Inoltre, come potevano essere stati insieme se era mattino presto?
<<Passiamo alle cose serie. Inoue, puoi dirmi cosa è successo esattamente ieri?>> continuò lei.

<<Ieri, circa al terzo incrocio dopo la terza tappa, avevo deciso di testa mia di intraprendere una delle due strade. Il resto del gruppo, nonostante fossi la capogruppo, ha preferito lasciarmi da sola e prendere quella a sinistra. La via da me scelta si è rivelata ben presto quella errata ma, a causa della mia testardaggine, ho deciso di proseguire comunque. Avendo perso quasi subito il senso dell'orientamento, sono entrata in panico e subito dopo ho perso i sensi>> dissi tutto d'un fiato.

<<E dopo? Nient'altro?>> chiese lei.

<<Dopo essermi risvegliata, sono riuscita a ritornare indietro>> risposi.

<<Mmh strano...>> mormorò. <<Il tuo compagno Nakao è venuto ad avvisarmi immediatamente. Infatti, subito dopo, ho allertato gli altri insegnanti e un gruppo di loro è uscito fuori a cercarti. Non li hai incontrati lungo il percorso?>>

Scossi la testa. Non potevo dire loro di quel gruppo di persone con le torce. Avrei potuto fare una pessima figura, e non potevo permetterlo, soprattutto davanti a Nakao.

Icy Heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora