"Hey Haz, stasera c'è la festa a casa tua, no?" Mi chiese il mio amico Justin, sorridendo e facendo l'occhiolino alle ragazze che passavano, così, solo per causare un infarto momentaneo a tutte loro.
"Eddai Jus, è solo il pigiama party per il mio compleanno, non una festa stratosferica!" Ribattei ridendo, "Sì sì, farò finta di crederci" concluse dandomi una pacca sulla spalla ed entrando a scuola.
Fortunatamente, la giornata scolastica passò velocemente e mi ritrovai al solito bar con i miei migliori amici, Niall, Liam, Zayn e Justin.
"Woooo ecco che arriva il festeggiato" esclamò il ragazzo biondo tinto che rispondeva al nome di Niall, "Ma smettila Nì" lo rimproverai cercando di guardarlo male, fallendo.
"Harry, chi hai invitato stasera?" Chiese Liam intento a soffocarsi nella panna della sua cioccolata calda, "Beh, ci siete voi. Mia sorella e mia madre sono partite per New York questa mattina, non torneranno fino a domenica" spiegai, vedendo un sorriso allargarsi sui loro volti, "Questo vuol dire che faremo i barboni da te per due giorni" ragionò ad alta voce Jus, con l'assenso di tutti, "Ma cos? Fate un po' quello che vi pare eh" lasciai perdere, perché è impossibile far cambiare idea a quei ragazzi, se si mettevano in testa una cosa, era quella e basta.
Salutai tutti e rientrai nella mia casetta indipendente, non che fossi ricco, ma questa casa l'aveva fatta costruire mio nonno e quindi l'avevano lasciata in eredità a mia madre.
Tutto molto ereditato, insomma.
La porta dell'ingresso cigolò, e quando mai non lo fa?
Avevo messo un sacco di olio, ma niente. Anzi, se possibile, cigolava più di prima, come se non volesse smettere di farlo.
Sentii un lieve miagolio e sorrisi notando il mio gatto accoccolato sul divano, che si lamentava per la luce che entrava dalla porta, impedendogli il sonno.
"Oh sì, scusa Boo" dissi richiudendo la porta e sedendomi sul divano, "Questa casa è vuota senza mamma e Gem, vero?" Chiesi al mio gatto, che mi guardò male, probabilmente pensando "Ma con chi cazzo parla questo?"
Ero fatto così, parlavo con il mio gatto ogni volta che avevo bisogno di sfogarmi, di piangere o di raccontare qualcosa di bello, cosa che succedeva molto raramente.
Boo mi ascoltava, o meglio, dormiva sulle mie gambe, lasciandosi accarezzare, e questo mi tranquillizzava, almeno un po'.
"Boom, boom, boom"
Mi alzai di scatto, "Boo hai sentito?" Chiesi nel panico, guardando il mio gatto, che aveva tirato su le orecchie, segno che non mi stavo immaginando niente.
Era tutto reale.
"Boom, boom, boom" il rumore si ripetè, sembrava come un pugno che batte sulla porta, con un ritmo lento e ipnotico.
Poi una voce mi fece sobbalzare,
"AOH MA TI DECIDI AD APRIRE? IO E LIAM STIAMO MORENDO DI FREDDO HARRY!"
Tirai un sospiro di sollievo, erano stati solo i miei amici che bussavano alla porta,
O almeno questo era quello che pensavo
"Ciao, scusate, stavo sistemando le ultime cose" dissi imbarazzato per non avergli aperto subito, troppo preso da immaginarmi cose che neanche esistevano.
"Nessun problema Haz, solo la prossima volta che vuoi farci aspettare tanto fuori da casa tua... fallo ad agosto e non a febbraio" mi disse Liam ridendo, contagiando anche me e Zayn.
Cinque minuti dopo arrivano anche Justin e Niall, che stavano litigando per l'ultima patatina di un sacchetto...
"Ragazzi, in cucina ci sono almeno sette pacchetti ancora chiusi" dissi per calmarli,
"È una questione di principio" mi spiego Niall come se fosse un professore intento a spiegare la sua materia, "IL PACCHETTO È MIO E LE PATATINE SONO MIE" urlò contro Justin, che scoppiò a ridere,
"MA L'HO PAGATO IO COGLIONE"
"E io me ne fotto. Il mio tessssoro" rispose Niall abbracciando le patatine,
"Oh ma vaffanculo" e così dicendo Justin corse in cucina e prese un altro pacchetto, mentre io, Zayn e Liam ci tenevamo la pancia per le troppe risate.
Dopo aver mangiato una pizza, eravamo tutti sul divano ad annoiarci e così decisi di movimentare le cose,
"Vado un attimo in bagno" dissi avviandomi verso il corridoio, okay lo ammetto, la scusa del bagno era orribile, ma non mi veniva in mente di meglio,
Mi appostai vicino all'interruttore della luce e iniziai a spegnere e riaccendere tutte le luci della casa, ridacchiando quando sentivo i miei amici urlare
"RAGA COSA CAZZO È?" Questo era sicuramente Niall, la sua voce tremava e riuscivo a vedere i suoi occhi sgranati persino dal corridoio,
"HARRY? DOVE CAZZO È HARRY?" Urlò Zayn mettendosi le mani nei capelli neri scombinandoli.
Quando pensai di averli terrorizzati abbastanza, riaccesi le luci ed entrai in salotto ridendo "Siete veramente carini quando siete spaventati" riuscii a dire tra le risate, "MA IO TI UCCIDO STRONZO" urlò Justin arrivandomi addosso per poi abbracciarmi "Coglione, coglione, coglione" continuava a ripetermi mentre mi abbracciava.
"Paura?" Chiesi una volta finito di ridere, mi risposi da solo guardando le facce dei miei amici, Niall era bianco come un lenzuolo ed aveva ancora gli occhi azzurri sgranati dalla paura, Liam non diceva una parola e aveva le labbra strette in una linea sottile, Zayn stava cercando di non tremare e Justin mi abbracciava singhiozzando.
"Sei uno stronzo, coglione, pezzo di merda. Ti odio" mi disse Liam dopo essersi ripreso dallo shock, "Ti voglio bene anche io Lì",
"Infondo non era così pauroso dai" provai a dire venendo interrotto dallo spegnimento della luce del salotto.
"Non è divertente, Harry" esclamò Niall abbracciandomi, "Ci hai spaventato a morte, ora basta" continuò tremando contro il mio petto.
Il problema è che non ero io.
Non stavo facendo niente.
"Har, Niall ha ragione. Basta ora" concordò Justin, "Ragazzi, lo penso anche io, fidatevi. Ma non c'entro niente sta volta, credetemi!" Urlai con le lacrime agli occhi, non era colpa mia, non lo era.
Ad un tratto ricominciò quel rumore inquietante che avevo sentito prima che arrivassero i miei amici,
"Boom, boom, boom"
"HARRY CHE CAZZO È QUESTO?" Chiese Liam nel panico, "N-non lo so. Lo sentivo anche prima che arrivaste voi ma credevo... credevo che foste voi che bussavate alla porta. Oddio raga ho paura" ammisi guardandoli.
"Calmiamoci tutti" intervenne Zayn, "Non può essere un cazzo di horror, porca puttana" imprecò guardando le pareti... COME SE LA SOLUZIONE POTESSE APPARIRGLI DAVANTI.
"Boom, boom, boom" il rumore si amplificava sempre di più, finché fummo costretti a tapparci le orecchie per il troppo fastidio. Poi, il buio.
Le luci smisero di accendersi completamente, provai svariate volte a toccare gli interruttori, erano bloccati.
E il rumore non accennava a smettere.
"Dobbiamo uscire da qui" urlai per farmi sentire dagli altri, "Ma sei coglione? Hai mai visto un film horror? Cosa succede quando escono dalla casa?" Mi urlò Justin all'orecchio per farsi sentire, annuii mordendomi il labbro, eravamo bloccati lì, provai a guardare l'orologio, segnava le quattro del mattino, mi girai per dirlo agli altri quando, riguardandolo, notai che le lancette si erano spostate e ora segnavano le due.
"L'orologio è andato" annunciai e vidi Niall diventare, se possibile, ancora più pallido.
Non amava gli horror e ogni volta che facevamo qualcosa di spaventoso, tipo lo scherzo con le luci, diventava pallidissimo. Dedussi che in quel momento stesse morendo di paura.
Non sapevo che ore fossero, questo voleva dire che poteva rimanere notte per sempre... come un incubo dal quale non riesci a svegliarti.
Ad un certo punto il rumore smise di colpo, lasciando cadere la casa in un silenzio assordante, sospirai, non mi ero neanche accorto di aver trattenuto il respiro.
"Har?" Chiese Justin vicino a me, "Jus, Nì, Zay, Lì... state bene?" Chiesi a mia volta girandomi verso i miei amici, notando Zayn con gli occhi sgranati, "Liam..." sussurrò quasi impercettibilmente, i miei occhi scattarono in cerca del ragazzo castano, non trovandolo "Merda, Liam!" Urlai, non ottenendo risposta, "Harry!" Mi richiamò Justin, "Niall ha avuto un attacco di panico" mi informò, perfetto direi.
Corsi per tutta la casa in cerca di Liam, era il mio migliore amico... dovevo trovarlo...
"Liam! Liam cazzo rispondi" urlai, senza impedire ai singhiozzi di fermare la mia voce, mi accasciai a terra vicino alla porta della mia camera, piangendo.
"Non piangere, il tuo amico sta bene" qualcuno sussurrò questa frase, facendomi alzare la testa di scatto in cerca della fonte di quella voce... era debole, ma allo stesso tempo sembrava divertita dalla scena, "Chi sei?" Sussurrai guardando le pareti, non ottenni risposta.
Magari me l'ero solo immaginato, ma poco dopo trovai Liam, svenuto, sul pavimento della mia camera. Avevo controllato ovunque, prima il suo corpo non c'era.
"Lì! Lì svegliati!" Lo scossi e lui aprì gli occhi, "Harry...?" Chiese aggrottando le sopracciglia, "Oh porca troia... non farmi mai prendere un infarto del genere... mai più Lì, mai più!" Lo abbracciai piangendo, l'avevo trovato.
Tornammo in salotto, dove Niall aveva ripreso un po' di colore, anche se sembrava ancora un fantasma.
Guardai la finestra e notai le prime luci dell'alba spuntare, "Ce l'abbiamo fatta" sussurrai, più a me stesso che agli altri, "È solo una notte Haz" mi ricordò sospirando tristemente Justin, "Non sappiamo per quanto continuerà" aggiunse Liam.
Non sapevamo ancora niente, ma eravamo terrorizzati a morte.Spazio autrice
E quindi niente, boom. Mi diverte scrivere scene del genere (spaventandomi da sola eh ma shh).
Cooomunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto,
Zauuuu,
Ale🙈
STAI LEGGENDO
From the beginning
FanfictionMi hanno sempre detto che credere negli esseri sovrannaturali era sbagliato, che non esistevano... hanno sempre mentito tutti