#09 - Gladis - La ragazza Senz'Anima

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Ciao a tutti e a tutte, mie adorate cavie. Con la storia di oggi concludo la prima lista, è stato per me molto divertente ed emozionante mettermi in gioco con questo servizio, ma fortunatamente i feedback sono stati tutti positivissimi!
Qui di seguito troverete la mia versione modificata di "Gladis - La Ragazza Senz'Anima" di MartyMendolicchio, una storia incredibilmente seria, che tratta temi delicati con decisione e senza risparmiarsi in nulla, ma non in maniera superficiale. L'autrice si prodiga inoltre tantissimo per sostenere i suoi personaggi e per aiutare il lettore ad entrare nel'ottica del romanzo, cosa secondo me utilissima, viste le caratteristiche di una piattaforma social come wattpad. È vero che è una lettura non per tutti, ma è anche vero che scriverla non è certamente da tutti.
L'autrice mi ha sfidato a stravolgere qualcosa di così serio ed io ci ho provato, prendendo il "CAPITOLO 1" e trasformando la depressione della protagonista in una carica agonistica per... non velo dico :P

Il latte caldo scorre sulle mie labbra, avvolgendomi in un caldo abbraccio

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Il latte caldo scorre sulle mie labbra, avvolgendomi in un caldo abbraccio.
Guardo la nutella confluire dai lati del panino, questa volta ha deciso di macchiare il marmo della cucina senza alcun pudore. Oggi ho la gara.

Aspetto con la poca calma che possiedo che il fluido caldo si raffreddi e poi finisco di tracannarlo.

Suona il timer.
Mi ricordo della seconda ciambella allo yogurt nel forno.
La caccio velocemente ed altrettanto rapidamente la metto sull'alzatina a raffreddare.

Con un velo di zucchero bianco e morbido, che nasconde ben poco la torta, decoro la prima già raffreddata.
Il suono del coltello che scende nella spugnosità del dolce color oro accompagna delicatamente la mia mano, facendomi quasi compagnia.

Il mio corpo si riduce ad azioni meccaniche: taglio un pezzo, metto la fetta in bocca, buttandola giù.
Fine.

Nei periodi in cui mi alleno duramente per la gara quella ciambella dovrebbe aiutarmi, ma una sola sembra non avere molto effetto.

Così mi ritrovo a farne due e ad ammirare quella crema di nocciole che cola da un panino nell'attesa.

Osservo l'orologio: segna le nove e quaranta.
Solo dieci minuti per ingozzarmi con la lasagna che mi ha mandato la nonna, cinque per prepararmi, altri cinque minuti di macchina per spaccare il minuto ed arrivare alle dieci precise alla gara, cosa che non accadrà, nonostante io speri ogni sera di poter arrivare almeno una volta in orario.

Ma la lasagna, cioè.

Indosso dell'intimo di pizzo, nero come l'uovo al cioccolato fondente di Pasqua, e mi guardo allo specchio approvando il mio aspetto fisico.
Tanto sedere, tanto seno. Parte la ola dagli spalti.
Odiosi ma fantastici tortini alle nocciole sul comodino.

Mi sono dimenticata di togliere il pane dal congelatore.
Non devo rifare quell'errore, non ora che l'ho quasi finito.
L'ultima volta ho dovuto scongelarlo nel microonde, ma è diventato troppo morbido nell'intento, quando io lo preferisco croccante.

Probabilmente al pane fa schifo il microonde proprio come fa schifo a me.
Viva il forno ventilato.
Evviva.

Impiego dieci minuti del mio prezioso tempo a ripulire la teglia di nonna Francarla, inondandomi di un mare di ragù e besciamella, .

Sul parquet scuro sotto i miei piedi, per poco non si crea una piccola montagnella di briciole di pane.
Probabilmente anche loro vorrebbero essere mangiate, peccato.

La crisi di fame che ho appena avuto é un esempio chiaro, l'ennesimo, di quanto sia in forma e di quanto sia incompetente il mio preparatore, che continua a rifilarmi un integratore alimentare a basso dosaggio.

Perlomeno in alternativa ho la parmigiana di melanzane, che spero di trovare nella gara.

Indosso un jeans scuro ed una maglietta viola abbastanza scollata e riparte la ola.
Solo una rampa e già mi sento stanca. Sono più pigra di un orso in letargo.

Dovrò prendere un caffè una volta arrivata; non vorrei rischiare di appisolarmi durante il riscaldamento, devo finire tre piatti di pasta al pesto, due cotolette di pollo, una mozzarella di 250g, due panini all'olio, un contenitore di insalata mista ed un cornetto in venti minuti. Non devo perdere tempo.

Arrivata a destinazione parcheggio il più vicino possibile al McRoad, è dietro al palazzetto dove disputerò la gara.

Mi fermo d'improvviso all'entrata del palazzetto e guardo l'orario sul display del telefono: le dieci e trenta.
Perfetto, in tempo per il buffet di benvenuto.

Varco la soglia e mi dirigo frettolosamente al mio spogliatoio: un camerino con scritto Gladis al posto di Gladys, su di una stella ormai sbiadita.

Più che uno spogliatoio è un piccolo sgabuzzino dove ci sono i miei accessori da guerra: crostate, frittate, pancake e qualche tortino un po' più spinto o particolare.

Mi tolgo i vestiti ed indosso la tuta da battaglia che si trova sull'appendiabiti.

Esco dal camerino e vado verso il luogo dello scontro.

Scosto un lembo di quella tenda rosso scuro, pesante e polverosa.

Subito le luci stroboscopiche mi accecano. Il blu, il rosso ed il verde danzano per la stanza sotto forma di pallini, come a rincorrersi l'un altro.

Il palazzetto si stava riempendo.
Tifosi provenienti da tutto il paese erano accorsi per queste finali, il Torneo è molto sentito.

Spero per qualche secondo in un ritardo delle fasi finali del Torneo Nazionale Pancia mia Fatti Capanna 2017, ma i miei sogni sono destinati ad infrangersi.

Vedo gli altri concorrenti sbuffare e raggiungermi dietro la tenda a passo pesante e mio malgrado devo capacitarmi che fra non molto mi toccherà sopportare gli sguardi di sfida dei miei avversari culinari.

Nessuna mi rivolge la parola, solo e unicamente sguardi sospetti.
Una risata amara mi rimbomba nella testa.
Hanno paura di me, sanno che li straccerò tutti?

Se fossi ancora campionessa starebbero incollati a me tutte quanti ed io, probabilmente, ne sarei stata fiera.

Ma adesso non sono in quelle condizioni e spero che nessuno di quei principianti ignoranti si avvicini a me.

Un altro minuto di sguardi furtivi verso la mia direzione e poi l'interesse si dissolve.

La sfida inizia ed io dovrei attraversare il tendone salutando e caricando la folla, dirigendomi al tavolo, ma non lo faccio: devo spiluccare degli antipastini per stimolare l'appetito.

La stanchezza mi rende le palpebre pesanti e i movimenti aggraziati come quelli di un elefante.
Prendo tocchetti di formaggio e dentro ci getto anche una caramella ai frutti di bosco che ho trovato poco fa nella tasca destra del mio jeans.
Fortuna portami via.

Ridiventerò campionessa, stasera. 

Spazio del rovinatore
Lista finita, spero con una modifica all'altezza delle aspettative? Ti aspettavi una Gladis campionessa di un torneo per stomaci forti? Io di certo no quando ho iniziato a leggere ahah
Spero ti sia divertita^^
E voi lettori, che ne pensate? Mi raccomando, fatemi sapere la vostra opinione nei commenti, è sempre importantissimo per me.
PS: non mi sono dimenticato della sorpresa per le 100 stelline ;)


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Nuovo spazio OMG
Come potete vedere la lista è conclusa. Non riutilizzerò la vecchia, ma aprirò un nuovo capitolo così da far arrivare la notifica a chi è interessato. Credo che prenderò 5 storie, vediamo. Pubblicherò l'annuncio anche sulla mia bacheca. ^^
Aprirò la nuova lista giovedì alle 15:00!

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