La stanza

Francis, ex fidanzata

Il mascara le è colato tutto lungo le guance. Sembra un panda, indifeso, spaventato a morte. Cosa ci faccio qui? Cosa vuoi da me Francis? Sorrido, con la cinghia in mano. Secondo te cosa voglio? Brutta troia. Indietreggia leggermente. Ho chiesto espressamente di non farmela legare. Sarà più soddisfacente. Ti ricordi perché mi hai lasciato? Scuote la testa. Oh sì che te lo ricordi. Mi avvicino. Ti sei innamorata di quel fallito, alzo gli occhi, com'è già che si chiama? Mark giusto? Schiaffo. Mugugna. E dimmi un po', dov'è lui ora?! Silenzio. Rispondi. A... a la..voro. Farfuglia. Capisco. Mi calo i pantaloni, la prendo per i capelli, l'avvicino. Mi graffia una coscia, strilla, mi colpisce. Ma non riesce a scappare dalla presa, sono troppo forte. Andiamo, una volta ti piaceva così tanto... Non parla più. Ha la bocca piena, e una signorina si sa, in questi casi non parla, è maleducazione. Manca poco. Inarco la schiena, tendo tutti i muscoli. Dopodiché mi lascio cadere. Si pulisce, gli occhi gonfi e rossi. Il viso paonazzo. Non ha un gran bell'aspetto. Mi mancavi sai? Ma soprattutto mi mancava questo... ammicco. Ora perdonami ma avrei una cena importante, mi intratterrei ancora con te ma il tempo è tiranno. Mi rivesto. Si alza in piedi. Aspetta. E io? Tu cosa? Si aggrappa con tutte le forze alla mia gamba. Ti prego non lasciarmi qui, fammi uscire, ti scongiuro. Non dirò a nessuno di tutto questo. Rido. Davvero credevi che te la saresti cavata con un pompino?! Dopo che mi hai umiliato davanti ai miei amici ed alla mia famiglia?! Tu che mi hai fatto sentire una nullità in confronto a quel Mark? È disperata. Ma tu mi hai amato, come fai a farmi questo? Amare, che bella parola. Piena di significati nobili, dolci. In pochi sanno però sanno cosa voglia davvero dire. Tu per me eri tutto. Il mio pensiero fisso. Hai ragione, ti ho amato, ma ora non più, l'ho trasformato in odio. Odio le persone. Odio le donne. Odio l'amore. Chiudo la porta. Finiscila pure. Francis, ti prego, NO!!