Il sole era già tramontato da un po' ormai, il manto scuro della notte avvolgeva tutto il paesaggio marittimo e la luna brillava di una loce rossastra nel cielo, tingendo il mare di una striscia rossa che andava piano piano a restringersi fino a scomparirie nell'acqua scura. Taehyung correva tenendomi per mano sulla sabbia fine, ridendo ed esortandomi a stargli al passo e a ridere e a correre come faceva lui.
Improvvisamente si fermò.
"Jungkook" mi chiamò fra un respiro affannoso e l'altro.
Fermatomi anch'io mi volsi verso di lui "si?"
"Ho voglia di fare il bagno" disse.
Quindi si sfilò di dosso il maglioncino leggero e i pantaloni beige, rimanendo in mutande. Si girò un'ultima volta a guardarmi prima di correre verso il mare e tuffarsi nell'acqua scura.
Lo guardai estasiato e preso dall'euforia mi spogliai anch'io, più in fretta che potessi e mi affrettai a raggiungerlo.
Mi tuffai nell'acqua fredda urlando dalla gioia e riemersi veloce, in cerca della pelle nuda del moro.
Era davanti a me e sorrideva divertito.
"Guarda che bella la luna, e che bella la striscia che si riflette sull'acqua" disse indicando rispettivamente prima una e poi l'altra cose e tornando poi a guardarmi ridente.
Mi venne da piangere. Stavo vivendo una felicità surreale, una felicità che solo la presenza di Taehyung poteva donarmi. O Luna, non potresti per una giornata soltanto, sosituire il sole così da regalarci una notte in più?
"Vorrei tanto che questo attimo durasse per sempre" dissi rivolto a Taehyung prima di assaltare le sue labbra con passione felina.
Le mie mani si spostavano lascive sulla sua pelle bagnata dall'acqua marina ai suoi capelli, fino alle sue guance, lo stringevo fra le mie braccia come se volessi fondermi col suo corpo, volevo sentirne il calore. Tutta la timidezza di quando l'avevo comosciuto aveva lasciato spazio ad un emozione che allora chiamavo con decisione 'amore'.Tornammo a casa sovrastati da un imponente cielo nero, rischiarato dalle numerose stelle che ne abitavano la superficie. Tornammo a casa pedalando in silenzio, un silenzio carico di significati profondi, un silenzio arcano che non doveva essere disturbato per alcun motivo da alcun suono artificiale. Ascoltavo il rumore dei nostri respiri, il rumore delle ruote che facevano attrito con il terreno in ghiaia, il canto delle cicale e il rumore del vento, e contemplavo la pace dei sensi che quel silenzio mi stava rendendo.
Arrivati a casa dissi a Taehyung di accomodarsi sul letto nella mia stanza di sopra e scesi in cucina a preparare una tisana calda per entrambi, che portai con cautela in camera e appoggiai al comodino. Il moro afferrò subito la tazza marrone e la strinse fra le mani per trovare un po' di sollievo dal freddo che avevamo preso al ritorno.
Bevemmo la tisana e sentii le mie membra scaldarsi piano.
L'eccitazione provata in acqua mentre stringevo il corpo nudo di Taehyung permaneva nel sangue, ero sicuro che anche Taehyung stesse provando quello che provavo io.
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-cherry trees; vkook
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cherry trees :: vkook
FanfictionNell'ordinarietà del mondo circostante, Jungkook si perde nel sorriso carico di nostalgia di Taehyung, mentre quest'ultimo è intento a fissare gli alberi e le loro chiome sgargianti fuori dalla finestra