capitolo 8

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Era lunedì, ciò significava che il weekend era finito e si doveva tornare a scuola.

Il weekend l'ho passato con mia mamma a guardare le nostre serie preferite e a mangiare schifezze, insieme a noi sabato è rimasta Giulia che poi se n'era andata nel pomeriggio.

Stavo facendo colazione con mia mamma come ogni mattina, ed ero già in ritardo.
Salutai mia madre e andai a prendere il pullman, che ormai avevo perso. Cazzo!

Stavo per chiamare mia mamma per farmi venire a prendere , ma una macchina accostò vicino a me, si abbassò il finestrino permettendomi di vedere...Luca?!
Benissimo direi!

<Vuoi un passaggio?>mi chiese sistemandosi i capelli e guardandomi.

<Grazie, ma posso andare anche a piedi>mi stavo incamminando ma Luca mi richiamò.

<Smettila di fare l'orgogliosa e fatti dare un passaggio>

Decisi di salire in macchina perché non volevo arrivare in ritardo.

<Non sono orgogliosa. Solo non voglio arrivare in ritardo perciò parti>dissi senza guardarlo negli occhi.

Mi guardò e sorrise, per poi partire.

Arrivammo a scuola giusto in tempo. Ringraziai Luca del passaggio ed andai al muretto dove vidi Gianmaria che mi guardava con un sopracciglio alzato.

<Hey piccola, perché eri in macchina con Luca?>mi chiese baciandomi a stampo.

<Ho perso il pullman e lui stava passando di lì allora mi ha chiesto se volevo un passaggio>dissi sincera.

<Non ti fidare di Luca ti usa soltanto>

<Perché mi dovrebbe importare di Luca se sto con te>

Ma se pensavi al suo bacio sulla guancia quando Gianmaria ti stava baciando venerdì davanti casa tua. Mi ricordò la mia coscienza.
Stai zitta! Pensai.

<Bea?>mi risvegliò Gian​ dai miei pensieri.

<Che c'è?>

<Entriamo?>

<Si scusa>

Entrammo a scuola e lui come sempre mi accompagnò in classe per poi salutarmi con un bacio a stampo.

Entrai insieme alla professoressa e mi andai a sedere al mio posto, ovvero vicino a Giulia.

Dammo i soldi della gita e la prof ci diede il programma che avremmo svolto, dicendoci che ci avrebbero dato anche un giorno in cui saremmo potuti andare dove volevamo.

~~~~~~

Era intervallo ed io era andata alle macchinette perché avevo fame, Giulia era rimasta in classe per paura di incontrare Michael, mentre Gian doveva finire una verifica.

Stavo scegliendo cosa prendere quando qualcuno mi afferrò il braccio e mi portò in uno stanzino, cercai di urlare ma invano perché mi tappò la bocca.

<Bea sono Luca>disse il rapitore togliendomi la mano dalla bocca.

<Sei scemo! Mi hai spaventata>urlai tirandoli uno schiaffo sul petto. Che pettorali. Che cavolo sto dicendo!

Mi schiaffeggiai mentalmente.

<Non urlare>mi sussurrò Luca.

Solo ora mi sono accorta che mi stava tenendo per i fianchi ed ero attaccata al muro.

Abbassai lo sguardo per guardare le sue mani sui miei fianchi che tolse subito appena se ne accorse anche lui.

Innamorata Di Uno StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora