capitolo 2

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Il suono della sveglia mi avvisa del inizio di un nuovo giorno...

Appena poggio i piedi sul pavimento gelido della mia camera ho come il presentimento che oggi sarà una giornata piena, spero almeno che non sia una giornata negativa perché altrimenti posso sotterrarmi viva...

Dopo essermi lavata il viso scelgo di mettermi una paio di pantaloni da ginnastica grigi della Adidas, una canottiera nera, una felpa grigia e le mie immancabili converse bianche.
Scendo in cucina dove trovo già Kelsey a fare colazione con una tazza di tè e biscotti.
Kelsey è una ragazza molto attiva, alta quanto me, capelli ed occhi castani e pelle caffè latte.
Ci conosciamo da tre anni, ma è come se la conoscessi da una vita, so tutto di lei e lei sa tutto di me, noi ci definiamo sorelle, perché quando una di noi ha bisogno dell'altra non ci pensa due volte a correre da quest'ultima e così viceversa, siamo come  gemelle, non ci trascuriamo mai e ci vogliamo un bene dell'anima

"Buongiorno" le dico avvicinandomi e lasciandole un bacio sulla guancia per poi spostarmi dietro al bancone e preparare la mia tazza di latte e caffè.

"Buongiorno a te!Sei tornata tardi ieri? Non ti ho sentita" chiede immergendo un biscotto nel te' e poi portarlo alla bocca.

"Si sono tornata verso le tre, tu eri già a dormire, e non ti ho voluto disturbare" le rispondo subito

"Ok... Ieri ero stravolta, non sembra ma leggere bozzetti tutto il giorno è stancante" Kelsey lavora in una casa editrice molta famosa in questa città, per ora corregge e valuta i vari bozzetti da pubblicare.

"Immagino, comunque oggi lavoro fino alle tre, poi vado a fare la spesa, hai bisogno di qualcosa?"chiedo lavando la tazza e il pentolino.

"Mi compri quei cereali che piacciono a me? Quelli con le scaglie di cioccolato e le nocciole" dice dandomi la sua tazza per poi mettersi a pulire il bancone dove abbiamo mangiato.

"Va bene"

*.   *.   *.  *.

Ed eccomi arrivata al Jake's, il bar dove lavoro.

Appena entro trova già alcune persone sedute ai tavoli a fare colazione così mi dirigo verso gli spogliatoi a cambiarmi e poi vado in ufficio da Jake ad avvisare del mio arrivo.

Busso appena e come sento il suo 'avanti' faccio il mio ingresso nel suo rifugio, come lo chiama lui.

"Oh scusa,  sei occupato, non lo sapevo volevo solo avvisarti del mio arrivo" dico appena vedo un ragazzo seduto sulla poltrona di fronte alla scrivania, che appena sente la porta aprirsi  si gira a vedere... Che non lo avesse mai fatto...
Sono senza parole è... Wow
Non so cosa dire è un ragazzo a dir poco perfetto

Ha due occhi che intrappolano chiunque lo guardi, di un colore indescrivibile, un azzurro-grigio che vanno sul verde, capelli corti ai lati e un po' più lunghi sopra, neri, un accenno di barba.
Indossa un paio di jeans neri, una maglietta bordeaux e una giacchetta nera e ai piedi le superstar.
Da come riesco a vedere dalla soglia ha un corpo statutario, spalle larghe, bicipiti forti... Ed è Jake a riportarmi al presente parlando

"Oh non ti preoccupare Kris, non è una riunione, Comunque già che sei qui faccio le presentazione.
Aiden lei è Kristal e Kristal lui è Aiden, mio figlio"

"Piacere" pronuncio appena mi riprendo dallo stato in cui ero caduta

"Piacere tutto mio" dice con voce roca e sensuale da mettere i brividi e con un sorriso da mozzare il fiato anche lui. facendomi sentire le guance accaldate, segno che sono arrossita

Maledetta pelle chiara, si vede il doppio su di me se arrosisco

Non resta per molto vero? Non potrei resistere, molto probabilmente risulterei impacciata agli occhi di tutti.

"Scusate ancora del disturbo, vado al lavoro" dico cercando una via di fuga da quegli occhi così profondi da potersi perdere dentro e senza aspettare risposta da nessuno dei due esco in fretta dall'ufficio.

Faccio un grosso respiro e vado dietro al bancone con la mia collega nonché amica Grace.
È una ragazza dolcissima, ha due occhi verde smeraldo, capelli biondo naturale e un corpo sinuoso.
Con lei ho legato subito, non abbiamo mai avuto discussioni o invidia anzi ci sistemiamo a vicenda.

La aiuto a servire i tavoli, a preparare caffè, cappuccini e quant'altro e questo  aiuta a togliermi dalla testa ciò che ho visto in ufficio.

*.  *.  *. 

Dopo tre ore di lavoro finalmente un attimo di pausa, questo lavoro è bellissimo, mi piace comunicare con i clienti e stare a contatto con le persone ma può essere veramente stancante ora ci ho fatto l'abitudine, ma prima arrivavo a casa che come toccato il cuscino non c'ero più per nessuno.

"Ehi, posso avere un caffè ristretto?"  Sento dire, ma non è la frase in sé a riscuotermi ma bensì la voce di colui che la pronuncia.

Porca miseria ora che avevo smesso di penasarci più, ecco che spunta fuori...



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⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2017 ⏰

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