John era alla finestra.
Fuori, appena al di là di quella lamina trasparente e sottile ricoperta di lucide gocce nere il cielo stava attaccando la terra.
I fulmini, i tuoni, la pioggia pressante. Tutto era rumoroso, e forte, e vivo.
Al contrario, la stanza di John era vuota. C'era solo lui e la finestra.
Quella maledetta finestra era come un velo che separava due mondi. Uno vivo, furioso, impossibile da spiegare e uno freddo, vuoto e troppo ordinato.
John allungò una mano a toccare il vetro.
Con le dita sottili e appuntite ne tastò la superficie liscia e fredda.
Fuori dal suo appartamento tutto era agitato, nervoso ed emozionante. Quello che John voleva a tutti i costi. Una nuova vita, un'occasione.
John era un uomo che non si notava.
Aveva un lavoro normale come impiegato in un'industria, una casa normale tutta per lui e una vita del tutto tranquilla.
Ma John non era normale.
John non passava le domeniche sera a giocare a poker nei bar e i lunedì mattina a lavoro.
John non andava in chiesa.
John non aveva una fidanzata.
John non beveva o non faceva cose stupide.
John leggeva.
Lui semplicemente viveva per i libri.
Quei piccoli tesori di carta e inchiostro che potevano farti vivere mille milioni di vite. Vite meravigliose e speciali. Speciali come chi le sapeva leggere.
Quindi John guardava dalla finestra pensando alla sua vita.
Lui era come la sua casa.
Normale.
Inutile.
Vuoto.
Lui voleva essere come la campagna immersa nel temporale.
Viva.
Vibrante.
Magica.
Essere intrappolati in un universo dove tutto è uguale potendo vederne uno dove tutto incessantemente cambia.
John però leggeva. Quindi lui non era più nella sua casa. Aveva già varcato il confine. Aveva rotto il vetro ed era saltato. E ora era lì sospeso.
John si sedette sul cornicione della ringhiera e si lascio bagnare dalla pioggia.
Era felice.
Viveva nel suo mondo.
Quello fatto di scoperte, miracoli, avventure e meraviglie senza pari. E come in sogno John ora era lì. E viveva, mentre la pioggia lo inzuppava tutto da capo a piedi.
E nella notte buia John sorrideva.
Perché aveva capito che il suo mondo era lì per lui e che forse un giorno lo avrebbe raggiunto.
John chiuse la finestra e tornò in casa.
Tremante e bagnato prese uno dei suoi libri e alla luce di una calda lampada cominciò a viaggiare.
John aveva paura della banalità e della normalità.
Un uomo non può forse sognare di essere libero da ciò che più lo opprime?
Bene, John leggeva.
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Souls Of Wind
RandomOgni personaggio ha una storia che dura il tempo di un racconto, uno spirito di fuoco, un'anima di vento