capitolo 1

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Ciao, mi chiamo Marina Judy Werswood, ho 16 anni e sono la prima di 3 figlie, tutte femmine, bianca a 3 anni, é la piccolina di famiglia, mentre Rose che ha 13 anni é la preferita di mamma, e come dicono tutti lei é la figlia perfetta, me tre io...Beh io...Sono la cosi detta 'pecora nera della famiglia', la ragazza ribelle che scapperebbe di casa appena ne avesse l'occasione, ma io non sono così, i miei amici mi conoscono bene...più di quanto mia madre e le mie sorelle mi conoscano, loro pensano di conoscermi, ma conoscono solo i miei lati negativi, per questo mi catalogato come 'pecora nera', io non so manco perché esista questa frase, immaginatevi in un campo, pieno di pecore che brucano l'erba fresca, tutte quelle pecore sono bianche, tranne una, che é nera, tutte le pecore la evitano, lei si sente sola...triste ed abbandonata, lei vorrebbe tanto che la sua famiglia la comprendesse, ma non mentiamo é tutta una finzione, non esiste la famiglia perfetta, che ti voglia bene e che ti apprezzi per come sei realmente. pultroppo non esiste, pultroppo é tutta finzione, come nella mia famiglia, quando ci sono degli ospiti o amici noi dobbiamo fare la parte della famiglia perfetta, che non siamo, é come se avessimo una maschera, ogni volta che mentiamo abbiamo una specie di maschera sul viso, che nasconde la verità, che nasconde la realtà dei fatti, in fin dei conti tutte le persone mi sembrano dei burattini, però, quello che mi chiedo é chi sia il burattinaio che tira i fili, é come se tutti noi fossimo in un gioco, ma non ce ne rendessimo conto, come se questa persona tirasse i fili e noi ci movemmo di conseguenza...é triste vero, ma il mondo a me sembra così, la storia della pecora sembra per di piu una storia sul razzismo, le pecore bianche che vedendo una pecora non uguale a loro la lasciano in disparte e gli fanno bruciare l'erba meno fresca, ecco, io mi sento così, il mondo é sia brutto che bello, a i suoi lati negativi e i suoi lati positivi, come tutti. Beh ma ritornando sul discorso beh poi o mia madre, la persona che mi ha cresciuta, io e le mie sorelle abbiamo padri diversi, mio padre si chiamava Leonardo ed era un marine, un militare, ed é morto in battaglia mentre mia madre era in cinta di me, mia madre mi ha dato il nome di Marina, perché a mio padre piaceva molto questo nome, a mia madre piaceva il nome Judy e a deciso di mettermelo come secondo nome. In camera mia, appoggiato ad una mensola c'è incorniciata una foto di mio padre. Ll padre di Rose si chiama Frank, ora é in una clinica di disintossicazione perché era un tossico che si droga va e beveva, e quindi Rose va a trovarlo una volta a settimana, ora si sta riprendendo ma non é del tutto guarito dalla dipendenza. Il padre di Bianca é ancora qui con noi, ci da una mano in casa, si chiama Mark di lavoro fa le gare di moto cross, viene pagato abbastanza bene ed ha tanti sponsor. La mia vita non é mai stata facile, neanche ora, neanche a scuola, la mia classe é una giungla, o pochissimi amici, su 17 compagni di classe quelli che posso ritenere davvero dei miei amici sono 3, Luca, é una ragazzo davvero dolce e simpatico, Janine é la più studiosa della classe, e anche molto bella e molto divertente e poi c'è Beatris, il primo anno la lasciarono in disparte e la prendevano in giro perché era molto taciturna, io Janine e Luca siamo stati i primi ad avvicinarci a lei, e da li non la presero più in giro. Noi tre quattro in sieme ci divertiamo davvero tanto, li adoro sono delle persone speciali, non sono come gli altri della mia classe, sono diversi, non seguono la massa perché fanno di testa loro, come me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2017 ⏰

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