Eric Bilmar de Fornier. La passione ha il tuo nome.

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Capitolo 12

Allungo il braccio e tastando il comodino, a occhi chiusi, trovo il mio nuovo telefono, regalatomi da Eric, e spengo la sveglia. Sembra che mi fossi appena addormentata e invece è già ora. E alzandomi contro voglia mi preparo. Eric è seduto sul divano e legge un quotidiano, ma avendomi sentito, quando si volta, non perdo occasione per punzecchiarlo, <<buongiorno, hai dormito bene?>> <<Sì, benissimo!>> <<Lo vedo, non c'è bisogno nemmeno che ti esponga al museo stamattina>> e mi reco in cucina trovando la colazione pronta. Mentre mi verso del latte, lui alle mie spalle, <<siediti e mangia>> <<non ho fame, voglio solo del latte. >> <<Tu vuoi ancora solo del latte?>> dice accigliato. <<Sì!>> rispondo uscendo dalla cucina senza dargli altre opportunità di continuare. Lui vedendomi indossare il cappotto, chiede <<dove vai?>> <<Oggi è domenica! Trascorrerò la giornata con Adriana>>. Mi segue fino all'auto, ma prima che andassi, mi guarda negli occhi e scontroso, <<Tanya ci ha invitato a casa sua, torna presto>> irritata dal suo tono, dico <<rilassati, altrimenti ti verranno le rughe>> e chiudo la porta dell'auto sbattendola.

Strada facendo penso che sia stata scortese con lui, e che forse avrei dovuto invitarlo a venire con me, ma io ho bisogno dei miei spazi e non voglio sentirmi soffocare da un rapporto appiccicoso, però un po' mi dispiace non condividere con lui questa giornata. Arrivata fuori alla Basilica di San Sebastiano, parcheggio l'auto e raggiungo Adriana che mi aspetta. Letizia mi corre in contro urlando <<ziettaaaa>> ed io la abbraccio. Siccome eravamo arrivate in ritardo, la Basilica è strapiena e perciò non ci sono posti a sedere, così prendo la bambina in braccio in modo che anche lei vedesse l'altare e che non fosse schiacciata dalla folla. Ascoltiamo in silenzio l'omelia del Parroco, poi dopo la benedizione, usciamo e come mia abitudine, ma con il solito rimprovero di Adriana che mi accusa di viziare troppo la figlia, portiamo Letizia in un negozio di giocattoli, dove la piccola è libera di prendere ciò che vuole. La bambina, entusiasta di aver trovato la bambola di Ariel, uguale a quella che era bruciata insieme alla mia casa, mi ringrazia stringendosi alle mie gambe e dopo aver pagato con una carta di credito in prestito di Adriana, la portiamo al parco. Adriana ed io restiamo a guardarla, giocare con gli altri bambini, poi lei dice, <<Diego, Katya e i nostri amici sanno della tua casa e sono tutti dispiaciuti e sanno anche che ti sei fidanzata con Eric. Non gli ho detto che fingete, perché qualcuno potrebbe spifferarlo a Pietro e lui invece deve crederlo sul serio se vuoi essere lasciata in pace. Va bene per te?>> <<Sì, ma prego che Eric non si metta nei guai per questa sua idea folle>> <<oh! Io non mi preoccuperei per lui, da quello che ho visto, penso che se la sappia cavare. Lo sai, non riesco a togliermi di mente la freddezza con cui ha lanciato mia figlia dalla finestra, però nello stesso tempo non riesco a ricordare altro se non quando Carl mi ha messo in auto>> <<mi dispiace che ti abbia traumatizzato. Io non so spiegarmi come sia potuto succedere l'incendio>>. Adriana, fa un'alzata di spalle <<passerà! Certe cose a volte succedono e basta, l'importante è che siamo vive. Non lo trovi stupendo?>> <<Sì, l'abbiamo scampata bella>> rispondo abbracciandola, <<dai! Adesso dimmi, com'è la sua casa e soprattutto voglio sapere se questa volta l'avete fatto!>> <<Adryyy! Sei pessima lo sai?>> <<Sì, lo dici spesso, ma comunque racconta>>. La tengo per qualche secondo sulle spine, fingendo di perdermi in ricordi lussuriosi, poi dico <<la sua casa è enorme e credo che lo stile sia minimal chic e riguardo a lui, nudo è sconvolgente>> <<e allora? Dove lo avete fatto?>> <<Sul divano!>> <<Davvero?>> <<Sì. Sul divano l'ho spedito!>> <<Cosa? Tu e lui ancora non>> <<no, ma adesso andiamo, il resto te lo dico dopo>>, ma lei pregandomi per sapere altri dettagli, mi fa ridere e le racconto tutto quello che avevo fatto con Eric. Vista l'ora, Adriana recupera la figlia dallo scivolo e ci rechiamo a casa di Matteo, che notando il mio abbigliamento, da buon intenditore esclama <<ma che sciccheria, sei tutta Cocò! E hai anche un nuovo taglio di capelli!>> <<Hai visto? Sembra uscita da una rivista patinata>> commenta Adriana ironica. Sorridendo, saluto Luca, intento ad apparecchiare il tavolo e lui portandomi in disparte mi dà un assegno bancario <<io penso che ti possano servire, visto quello che ti è successo. E con questo ti ho restituito tutto>> e leggendo la somma <<ho visto, ma se ti servono ancora>> <<no! Grazie, senza il tuo aiuto non c'è l'avrei mai fatta a realizzare la mia attività>> e abbracciandomi <<sono contento, che stai con lui, sembra una brava persona, ma se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiedere>> e vedendomi commossa dal suo affetto e dalla gratitudine, sorride dicendomi <<adesso, mangiamo. Le lasagne di Matteo ci attendono>>. Durante il pranzo, preparato interamente da Matteo, da bravo cuoco quale fosse, lui mi domanda, <<e così ti sei fidanzata con l'uomo nero e vivi con lui. Dai racconta! Perché non l'hai portato con te?>>. Matteo chiama in quel modo Eric da quando l'ha visto vestito da Vampiro e lui adora dare dei soprannomi alle persone. Annuisco e Adriana per distoglierlo dalla sua curiosità, dice <<lo sapete? Stasera lui ha un appuntamento. Crede di essere innamorato>> e Luca <<ma veramente! Non c'e la aspettavamo una notizia simile. E pensare che da quando lo conosciamo, dice d'innamorarsi almeno una volta la settimana. Pazzesco!>> <<cosa vuoi farci! Io piaccio e ho tanto amore da dare. Invidioso>> risponde Matteo mentre sparecchia, facendoci ridere con le sue movenze ma Luca continua a punzecchiarlo, sulla sua vita sentimentale intanto che serve il dolce. Dopo aver ripulito tutto, Matteo ci mostra un ballo latino che ha imparato da poco, invogliandoci a seguirlo, <<braccio destro in alto, mano sinistra sul ventre e ancheggiate ruotando su voi stessi lentamente. Ancheggiare! Ancheggiare>>. Ci divertiamo come sempre quando stiamo insieme, la sua allegria riesce a farci dimenticare i brutti pensieri, ma purtroppo ha anche un effetto collaterale su Letizia. Si sfrena a tal punto da diventare insostenibile.

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