16. Giochi fallimentari e proposte indecenti

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L'amore è qualcosa di estremamente positivo: un valore, per molti, un bisogno, per tanti altri. La nostra vita sembra ruotare attorno all'amore, come se fossimo nati per innamorarci e morissimo per non essere amati. I periodi della nostra vita sono contrassegnati da diversi amori: quello dei genitori, poi dei primi amici e, continuando, quello di un amante.

Nella mia vita avevo avuto un rapporto molto particolare con l'amore: sin da quando ero molto piccola, a causa della separazione dei miei genitori, avevo smesso di crederci, non riuscendo nemmeno ad individuarlo; crescendo ne avevo apprezzato l'importanza, sperimentandolo, e la potenza, soffrendo per esso. In quel periodo della mia vita, l'amore era qualcosa di puramente secondario: tanti altri erano i sentimenti e le emozioni che giravano vorticosamente nella mia testa e nel mio cuore: se pensavo a Rosie, a Jared o ad Aaron pensavo alla spensieratezza; immaginando Delilah, mi focalizzavo sulla fiducia;

Harry era una faccenda ben più complessa: mi ero ritrovata, catapultata, sbattuta in uno strano rapporto che riusciva facilmente a spaventarmi. La passione, la sintonia e l'intesa che mi aveva legata a lui sin dall'inizio comprometteva tutto ciò in cui credevo, tutto ciò da cui mi ero ripromessa di allontanarmi. Mi aveva presa e travolta, come una tempesta, e non potevo far altro che lasciarmi trascinare, piacevolmente sorpresa.

"Sono così contenta" esclamò Delilah su di giri, mentre individuavo Jared e Aaron poco distanti da noi, agitare la mano "non vedevo l'ora di assistere ad un suo concerto" continuò, mentre io e Aaron alzavamo gli occhi al cielo.

A dirla tutta, nessuno di voi, all'infuori di lei, aveva la benché minima idea di cosa stessimo andando a fare e tantomeno chi fosse il cantante. L'entusiasmo di Delilah ci aveva impedito di negarle la nostra compagnia per quella serata, soprattutto considerando gli ultimi avvenimenti con Travis; non lo vedevamo ormai da tempo, a causa del forte litigio con Aaron.

Jared mi spintonò sorridente, mentre mi abbracciava le spalle "finalmente stiamo un po' insieme, El" esclamò, mentre entravamo nel pub già ricco di gente. Gli sorrisi, mentre gli abbracciavo il bacino e seguivamo Aaron e Delilah davanti a noi.

Quando ci accomodammo, mi sembrò di non aver trascorso mai abbastanza tempo con i miei amici; il sorriso che mi accompagnò sin da inizio serata, l'avevo conosciuto solo con loro. Mentre ridevo per una battuta di Aaron riguardo lo strano accento della cameriera che ci aveva serviti, la stessa arrivò con le nostre ordinazioni. Presi a sorseggiare il mio Margarita, mentre sorridevo complice a Delilah accanto a me.

"Ma qualcun altro conosce questo tipo, all'infuori di te?" scherzai, mentre Jared rideva con Aaron. Scosse la testa contrariata, mentre indicava il locale gremito di gente intorno a noi.

"Non rovinarmi la serata" esclamò, mentre si abbassavano le luci e lei si alzava entusiasta per accogliere un giovane ragazzo dai capelli color platino. Iniziò sin da subito a cantare, mentre Delilah si scatenava intonando i pezzi e noi tre ci guardavamo confusi.

"Cristo, ma che razza di musica è?" se ne uscì Jared, mentre io mascheravo una risata per non offendere i gusti di Delilah.

"Ogni canzone che canta sembra la colonna sonora di un porno" continuò Aaron, mentre Delilah li lanciava un'occhiataccia. Li guardai male, mentre cercavo di apprezzare quel cantante sicuramente non convenzionale. Indagai su Internet, verificando quanto l'ipotesi di Aaron non fosse molto distante dalla realtà: Boy Epic era diventato famoso grazie ad una canzone che era diventata colonna sonora dell'adattamento cinematografico di "Cinquanta Sfumature di Grigio". Girai furtivamente lo schermo verso di lui, che dopo aver dato una rapida occhiata, scoppiò a ridere e offrì la mano aperta all'amico, per battere il cinque.

CANTHARIDE- [H.S. AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora