Under The Spotlight [Larry, Ziam]

Di numeri di telefono e amici impiccioni

Nessun membro del gruppo One Direction mi appartiene e con questo mio scritto non do rappresentazione veritiera della loro persona. Questa storia, inoltre, non viene scritta con fini di lucro.

Probabilmente uno degli aspetti dell’essere famosi che Louis odia di più è l’essere rincorsi dalle fan, quando l’unica cosa che in realtà vorresti è rimanere solo ed in piena tranquillità. Il problema è che a volte sembra quasi le ragazzine siano indemoniate: corrono, strillano e una volta sono arrivate persino a lanciarsi contro di lui per fermare la sua fuga. Spesso lo trova anche divertente, ma nelle giornate no, come quella di oggi ad esempio, è decisamente frustrante non poter fare un passo senza temere di essere riconosciuto da qualcuno.

Ora corre, perché una ragazzina ha urlato il suo nome. Come per magia, sono diventate molte di più e, compattandosi insieme, hanno cominciato ad inseguirlo. Ora come ora, Louis vorrebbe che l’asfalto sotto i suoi piedi si aprisse e lo inghiottisse, magari per sempre. Non crede di poter riuscire a continuare a vivere così. Cerca di accelerare, ma le ragazze sembrano essere molto più allenate di lui. Non che sia una sorpresa, dato che tra i vari impegni – interviste, riprese per il prossimo film, apparizioni in televisioni e appuntamenti di lavoro – è già tanto se trova il tempo di respirare.

Le sente più vicine ed è assurdo che la sensazione che prova sia quella di essere braccato. Si sente peggio di una fottutissima lepre ed è inconcepibile: loro sono le sue fan, non dei cani da caccia, e lui le adora sinceramente, ma è come se la sua vita avesse smesso di dipendere da lui, come se fosse nelle mani di qualcun altro. Volta un attimo la testa indietro per vedere a che punto sono ed effettivamente nota che sono sempre più vicine. Ad un tratto, però, sente qualcuno afferrargli il polso e tirarlo in un vicolo. Non vede nulla, perché è troppo buio e non sa se cercare di ribellarsi o urlare come un pazzo, ma l’altro, intuendo le sue intenzioni, gli preme una mano sulla bocca.

 « Non fare rumore, ti sto salvando » sussurra al suo orecchio divertito. Ha una voce profonda e roca, è sicuramente un ragazzo ed è più alto di lui. Stringe maggiormente la presa sul polso di Louis, incitandolo a seguirlo. Corrono per un po’, sentendo alle loro spalle delle voci sempre più lontane, fino a quando non escono dal vicolo e Louis si ritrova catapultato in un piccolo appartamento.

Ora Louis lo può vedere il ragazzo: è alto e snello. I capelli ricci e castani, e gli occhi verdi. Le labbra piene e rosee. È davvero carino, pensa distrattamente. Scuote subito la testa, risvegliandosi dalla sua trance.

 « Suppongo io ti debba ringraziare » borbotta, giocherellando distrattamente con i fili della felpa. Si sente inspiegabilmente in imbarazzo ed è stupido alla sua età. Ha ventitre anni, eppure si sente le guance in fiamme per un ragazzino qualunque proprio come una dodicenne; beh, questa è sempre stato uno dei più grandi difetti di Louis, oltre all’eccessiva schiettezza.

Il ragazzo alza una mano e la muove per fargli capire che non c’è nulla da ringraziare. Si passa una mano tra i capelli.

 « Io sono Harry » si presenta cortesemente, scrutando l’altro con attenzione.

 « Louis » risponde solamente. Lo sguardo di Harry lo sta mettendo decisamente in soggezione, si sente studiato da quelle iridi attente e verdi. E non riesce a muoversi o dire alcunché, nonostante sia famoso per la sua parlantina.

 « Sei un attore per caso, o comunque qualcosa di simile? » domanda, cercando di ricordarsi chi sia effettivamente Louis. E quest’ultimo è indeciso se mettersi a ridere come un isterico, o chiedergli se stia scherzando, perché, insomma, come fa a non conoscerlo? Poi si rende conto che la cosa potrebbe apparire decisamente da narcisista, così tace, limitandosi ad assentire con un cenno del capo. Harry annuisce e non sembra per nulla interessato alla notizia, anzi sbuffa rumorosamente, borbottando qualcosa tra i denti, che però Louis non è in grado di capire.