Seduto al suo solito posto, Claudio continua a guardare Mario senza curarsi di essere scoperto dai cameraman o dal pubblico.
D'altra parte, dice a se stesso, si suppone che io stia qui perché lui m'interessa, e molto, quindi perché non lo dovrei guardare?
Il suo sguardo è assorto, quasi assente; Claudio, in realtà, guarda senza vedere perso dietro il filo dei suoi pensieri.
Non può nascondere a se stesso di essere preoccupato, troppo tempo è trascorso senza che sia mutato qualcosa tra di loro.
"Tre settimane... ventuno giorni maledetti di pura agonia...senza poter parlare con lui, toccarlo...baciarlo.. senza capire cosa sta succedendo."
Quando l'ha riaccompagnato in hotel, dopo quella lite furiosa, Mario è stato chiaro.
"Né telefonate e né incontri senza la presenza della redazione. Ho bisogno di tempo...di chiarire quello che sento...di ricordare altro...tutto...prima di decidere cosa fare della mia vita. Ed anche della tua...non voglio farti del male così com'è successo poco fa."
Ricorda di averlo guardato con tristezza quando ha promesso di fare quello che gli aveva chiesto e di essere rimasto in strada fino a quando Mario non è diventato un puntino luminoso inghiottito dalla notte.
Non può dire di non comprendere ciò che l'ha spinto a prendere le distanze da lui, perché anche Claudio in passato ha provato il suo stesso desiderio ed ha cercato di proteggerlo in ogni modo...anche stravolgendo la propria vita e rinunciando a quanto più amava, a costo di un dolore immenso...e l'ha fatto senza battere ciglio...ma quanto è successo a Mario è molto diverso da quello che è successo a lui!
Si sforza di ritornare al presente e di liberarsi di quel passato angosciante che, per fortuna, è ormai alle sue spalle.
Troppo tempo...deve essere onesto, quello che più lo spaventa è che qualcuno occupi lo spazio lasciato libero accanto a lui...che qualcuno lo faccia innamorare, approfittando del fatto che non ricorda più ciò che sentiva per lui.
E' vero che il suo corpo l'ha ricordato e che lo ricorda ancora...ma è un ricordo a metà, del tutto irrilevante se Mario è riuscito a rispettare la decisione di stargli lontano per tutto questo tempo senza mostrare il benché minimo cedimento.
Non sembra essergli costato molto, in realtà, perché tutte le volte che si sono incontrati, sia per le esterne che per le registrazioni, Mario si è comportato in modo ineccepibile...ma impersonale.
Quasi fosse venuta meno la capacità di dialogare tra di loro senza proferire parola che, sin dal primo momento, aveva regalato loro una marcia in più favorendo la nascita di quel profondo legame affettivo poi esploso al momento della scelta.
Qualsiasi cosa sarebbe stata migliore di questo limbo nel quale Claudio è costretto a vivere... qualunque...anche essere fatto a brandelli come l'ultima volta che l'ha visto nel garage sotto casa sua, quando ha visto brillare la cattiveria nei suoi occhi prima dell'aggressione finale... meglio il dolore che ti uccide ma che ti fa sentire vivo che questa ignavia corrosa da un'indefinibile sensazione di pericolo che, lentamente, sta avvelenando i suoi pensieri.
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TI AMO PER COME MI FAI SENTIRE QUANDO SONO CON TE
FanfictionSono passati molti mesi da quel 2 dicembre, quando Claudio lo ha scelto dicendogli che era la sua scelta. Il tempo si è incaricato di dimostrargli che quell'amore era esistito solo nel suo cuore e nella sua mente. Scoprirlo lo ha quasi distrutto. Ad...