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- Ma... - dissi non sapendo cosa aggiungere.

- Quando ami veramente una persona, daresti anche il tuo cuore. Io amo mio fratello, come anche amo i miei genitori. Non mi pesa. Lo faccio volentieri. - disse stringendo i pugni.

- Tesoro. - disse mia madre. - Quanti anni hai?

- 19. - rispose Francesco.

- Lo sai che hai un coraggio da far venire i brividi? - disse mia madre. - In tutta la mia carriera, sei la quarta persona ad aver fatto una decisione simile. Hai veramente un cuore d'oro ma vorrei visitare tuo fratello e valutare meglio la situazione.

- D'accordo signora. - rispose Francesco.

- Caroline. - rispose mie madre. - Tuo fratello è d'accordo con la tua decisione?

- È una mia decisione personale e non gliel'ho detto. - rispose. - Non glielo dirò e per questo voglio che non diciate niente neanche alla mia famiglia. So come reagirebbero. Voglio che mio fratello continui a vivere. Sono pronto a dare la mia vita.

Tutte queste parole mi stavano facendo venire dei brividi che mi attraversavano tutto il corpo. È incredibile. Ha veramente un coraggio da vendere.

- Rispetto la tua decisione, Francesco. - mamma prese una cosa dalla sua tasca. - Questo è il mio numero, quando tuo fratello può venire, fallo chiamare e sarò più che contenta di visitarlo.

- La ringrazio Caroline. - rispose Francesco.

Mamma lo abbracciò. - Sei un bravo ragazzo.

Venne poi verso di me e mi diede un bacio sulla fronte. Tesoro, andate a casa ora, è tardi. Riposatevi.

- Lo riporto io a casa, Caroline. - disse Francesco.

- Grazie mille, tienilo d'occhio per favore. - fece l'occhiolino.

- Mom!! - dissi.

Risero all'unisono.

- Pure suo figlio è in gamba. - sorrise. - Andiamo Adry?

ADRYYYY??? E ora da dove sbuca Adry??? Che brutto!!! Lo guardai con una faccia sorpresa e mi diressi verso di lui dopo aver salutato la mamma.

Mentre camminavamo verso l'uscita, Francesco smanettava con il telefono. Poi mi guardò. - Grazie per avermi portato da tua madre, Adry.

Imbarazzato risposi. - Faccio quel che posso. - Sorrisi.

Una volta in macchina mise in moto e uscimmo dal parcheggio. Come all'andata, con molto silenzio. Questa volta però per tutto il tragitto.
Francesco stava guidando senza dire una parola, senza chiedere niente, senza battere ciglio. Finalmente arrivammo davanti casa mia. Come faceva a sapere dove abito?

- Come... - iniziai la frase ma mi interruppe quando mi mise una mano sulla coscia, quasi al ginocchio.

Girò la testa verso di me. Mi guardò dritto negli occhi.

Ricambiai lo sguardo.

Per un paio di minuti ci guardammo negli occhi. E nel mentre, sentivo qualcosa crescere nei miei pantaloni. D'istinto guardai in basso tra le mie gambe.

Commentò. - Tranquillo. Succede anche a me. Tutte le volte che ti penso.

Shockato dalle sue parole rialzai la testa per guardarlo. Ma mi colse impreparato.

- Sei bellissimo. - mi disse.

Tolse la mano dalla mia coscia e mi prese per il mento.

E mi baciò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2017 ⏰

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