20

899 63 0
                                    

<< Tu hai già deciso cosa mettere? >> Le domandò dopo un po' quando ripresero un andatura più regolare.

Scosse la testa.

Rifletté che in effetti un ci aveva ancora pensato e che magari dopo aver visto il suo vestito le sarebbe venuta la giusta ispirazione. La sera avrebbe rivisto anche Keyn e al solo pensiero il suo cuore vacillò. Doveva trovare qualcosa per renderla carina ma che non le facesse attirare troppo l'attenzione.

Dopo circa dieci minuti di camminata, giunsero davanti a un piccolo negozietto di abiti e ornamenti realizzati a mano.

Sia la facciata che il resto del piccolo negozio era in legno, ai lati di una porta dipinta leggermente di rosa, c'erano due piccole finestre che fungevano da vetrata dove erano esposti degli abiti da donna e da bambino, dei cuscini e delle coperte ricamati a mano. Sopra alla porta, c'era un piccolo balcone, da dove pendevano dei fiori colorati. Somigliava molto ad una abitazione, se non fosse per l'insegna ''Ricamiamo sorrisi'' . Visto da lì sembrava un posto molto confortante. Sophie era in trepidante attesa di vedere la riuscita del suo abito. Entrarono all'interno, ed Evelyn notò subito che la la facciata nascondeva un altro mondo al suo interno. La quiete non era solo quiete ma l'assenza totale di ogni rumore per non parlare dell'infinità di oggetti esposti in così poco spazio, uniti insieme sembravano candide nuvole color arcobaleno. La stanza sommersa da tutto ciò appariva molto più piccola.

Sophie tossì, cercando di richiamare l'attenzione di qualcuno. Un secondo dopo sbucò da dietro un manichino, rivestito da un abito di tulle rosa, una vecchia signora.

<< Mhh, scusate..non vi avevo sentito entrare! >> Si scusò in fretta avvicinandosi.

Osservandola più attentamente non sembrava essere così vecchia. I grandi occhiali e alcune ciocche di capelli che ricadevano sul viso, nascondevano ciò che restava di una grande bellezza.

Aveva i capelli color biondo cenere raccolti in una crocchia, indossava una gonna grigia e una maglietta a mani corte, ricamata, leggermente celeste. Teneva ancora in mano degli aghi, che aveva usando precedentemente per fissare il vestito.

<< Buonasera Charlotte, sono venuta a prendere il vestito! >>

La donna seguì con lo sguardo la voce di Sophie ma quando si voltò verso Evelyn, qualcosa nella sua espressione cambiò. Appariva sorpresa e confusa. Si prese del tempo per squadrarla più attentamente disegnandosi sul volto un espressione interrogativa. Evelyn considerò due ipotesi per quella reazione, la prima, la più preoccupante, che forse aveva riconosciuto nel suo aspetto i lineamenti della madre, oppure semplicemente l'espressione interrogativa era per il fatto che non l'aveva mai vista prima d'ora. Sperò nella seconda e che soprattutto non le facesse domande al riguardo.

<< Mh..Certo cara, seguitemi!>> Si riprese dallo stupore mostrandole un grande sorriso materno.

Attraversò una porta dietro di sé, svoltando nel piccolo corridoio, a destra, le condusse in un'altra stanza più piccola dell'altra. In essa c'era un solo un divano, un lungo specchio, una macchina da cucire e due enormi armadio con le ante in legno scorrevoli, dove erano riposti innumerevoli vestiti.

Fece scorrere un anta dell'armadio, proprio difronte alla porta, e ne estrasse un lungo vestito. L'abito era sorretto da due spalline sottili, incrociate posteriormente e la lunga stoffa era leggera ma coprente, dalla parte superiore di colore lilla si sfumavano, crescendo di gradazione ,tutte le tonalità possibili di viola. In alcuni punti, sparsi lungo l'abito, svolazzavano delle farfalline blu e rosa. L'effetto finale era incantevole.

Essence of meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora