BURN

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La fila si stava esaurendo rapidamente, ormai. Danny era appena entrato nel locale, spazioso ma intimo, pronto per divertirsi e abbandonare nell'alcol tutti i problemi che la rottura col suo ragazzo gli aveva provocato. Chi se ne importava: avrebbe limonato con altri mille ragazzi e basta.
Non sapeva che quella sera potesse rischiare più di una sbronza.

Un'enorme lucertola, chiamata Kanima, era entrata dal soffitto del locale. Danny non sapeva che quell'orrido muta forma fosse in realtà il suo migliore amico.

Per sua fortuna però, quella sera il giovane aveva dei protettori speciali, che lo avevano seguito fino al locale.
«Da quando siamo diventati gli angeli custodi di Danny?» chiese Stiles Stilinski, che appena entrato nel locale, avvertì qualcosa di insolito: la presenza femminile, di primo impatto, era pari allo zero.

«Che domanda è Stiles? Noi proteggiamo i nostri amici, soprattutto chi non è un grado di proteggersi da solo... » ribatté Scott infervoratosi e facendosi strada tra la gente, seguito dall'amico che sbuffava.

«Oh, giusto. Perché non ci avevo pensato da solo? Comunque questa storia l'ho già sentita... credo sia il motto di qualche famiglia...».

«Non lo so... prendiamoci da bere e cerchiamo Danny e Jackson, sperando non accada nulla... » decretò Scott, avvicinandosi al bancone del bar.

«Ehi...ma...qui sono tutti uomini...» osservò il licantropo, sconcertato, mentre si sedeva su uno sgabello.
Aveva ragione: ad un'occhiata più attenta, in effetti, le luci ad intermittenza di mille colori e le macchine del fumo nascondevano solo ragazzi.
C'erano uomini a torso nudo che ballavano vicini, ragazzi che si strusciavano sui pali, gente che limonava senza pudore.

«Stiles...siamo entrati in un locale gay!» .

«I sensi del lupo hanno colpito ancora una volta, vero?» rispose sarcasticamente l'umano, che era stato avvicinato da un paio di drag queen, parse abbastanza interessate.

«Non sono qui per voi, scusatemi...» ribatté lo Stilinski, allontanando le drag queen, che sbuffarono.

«Stiles dobbiamo proteggere Danny! Trovarci in un locale gay è parte del piano...basta solo comportarsi normalmente e non si farà male nessuno» .

«Normalmente...oh certo, perché è normale andare alla caccia di una lucertola muta forma che quando diventa umana, metà dei ragazzi qui presenti vorrebbero limonare e che in più è stata fidanzata con la mia cotta di una vita? Oh, certo, io mangio normalità e cereali al mattino, soprattutto da quando ti sei trasformato... ».

«Carte di identità » sbottò il barista, stufo di sentire il chiacchiericcio abbastanza inquietante di Stiles.

I due ragazzi consegnarono le carte, non prima di aver provato a ordinare due birre.

«Birre?Avete 16 anni, non posso darvi dell'alcol. Potreste ordinare due Coca Cola, al massimo...».

«Coca? Rum e coca!» tentò Stiles.

«Ok va bene, non c'è problema. Due Coca Cola e basta... » buttò lì Scott, frenando la voglia di alcol dell'amico di fianco.
Non aveva voglia di litigare: l'unico obiettivo della serata era cercare Jackson, evitando una strage.

«Oh, ho trovato Danny! Si sta divertendo con un ragazzo...beato lui...» osservò Stiles, sorseggiando annoiato la bottiglietta di Coca Cola.

Che i ragazzi non avevano pagato?

Un barista biondo e a torso nudo, accennò ad un ragazzo di fronte a loro.

«E' stato lui ad offrirvele...o meglio, ad offrirtele » disse, indicando Stiles.

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