Capitolo primo

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"Buongiorno pulcino" delle labbra umide si appoggiano alla mia guancia e un odore di caffè e brioches invade l'aria. Mi stropiccio gli occhi "Buongiorno anche a te mamma".

La luce invade la stanza appena mia madre apre le finestre e ciò mi obbliga a chiudere gli occhi, a tentoni cerco gli occhiali sul comodino e prendendoli vado in bagno. Scendo le scale di casa godendomi l'odore di pane e brioches fresche che non si sentiva in casa da una vita.

"Come mai la colazione delle occasioni speciali oggi?" chiedo io solo per sentire la risposta che già conosco. "Oggi è un'occasione speciale" mi risponde pronta la mamma intenta a non bruciarsi tirando fuori le brioches dal forno "il mio amore va al college" e subito arriva e mi stringe in un abbraccio iniziando a riempirmi di baci. "Mamma va bene ho capito ahahah, ora però vorrei assaggiare queste delizie" e così dicendo mi siedo a tavola.

Alle nove e mezza avevo finalmente chiuso tutte le valige e per la milionesima volta stavo rileggendo la lista per controllare che non mi fossi dimenticata qualcosa di assolutamente indispensabile. Mi ricontrollai allo specchio maledicendo i miei stupidi capelli ricci che non stavano mai al loro posto e mi abbandonai alla consapevolezza che appena possibile li avrei tirati su in una crocchia.

Alle dieci meno dieci il campanello suona e io come un fulmine mi precipito fuori di casa urlando e abbracciando la persona al cancello: Ashley, la mia migliore amica. "Ehi Mel, non sei agitata?" mi dice appena ci stacchiamo dall'abbraccio. "Sono agitata un casino ma non voglio pensarci, quasi mi viene da piangere ahahah" le rispondo.

Montiamo le tre valige in macchina, le avevo riempite con l'indispensabile per arredare un po' la mia camera. Mi avrebbe accompagnato Ashley fino al college perché la mamma il pomeriggio aveva una riunione importante; lei verrà poi a trovarmi domenica con papà quando tornerà da New York.

"Amore fai la brava, mandami delle foto quando arrivi e dimmi com'è l'ambiente, se c'è brutta gente dimmelo subito che ti riporto a casa, se ti succede qualcosa tuo padre mi uccide" dice e mi abbraccia. "Mamma stai tranquilla, sai che ti può fidare di me e sai anche che ho la testa sulle spalle. Ti voglio bene". "Ti voglio bene anche io pulcino. Ashley guida piano per favore". Ashley mette fuori la testa dal finestrino dell'auto "Stai tranquilla Anne". Mia mamma mi stritola per un'ultima volta e poi con gli occhi lucidi mi lascia salire sulla jeep di Ash.

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"VADO AL COLLEGEEE" urlo appena imbocchiamo l'autostrada "Hai capito Ash? Vado al collegeee, lontano dai miei, lontano da tutti" dico rivolgendomi alla ragazza al volante. "E lontano anche da me" mi risponde lei e in quel momento noto che è triste. Abbasso il volume della musica e tento con la faccia più seria che riesco a fare "Allora Ashley ricordati, e te lo ripeterò a vita, che talmente scassa palle come sei, se non ti volessi davvero bene, avrei smesso di parlarti già in seconda media". Lei si gira e mi guarda male "Non sei divertente" mi dice. "Dai che ti voglio bene cretina" e detto questo riaccendo la radio e incomincio a cantare come se non ci fosse un domani.

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Ero emozionata più che mai: io adoro le nuove avventure. Dopo due ore di viaggio finalmente arriviamo. Entriamo nel parcheggio del college e subito tutta fremente esco dalla macchina, mi appoggio alla portiera e mi infilo gli occhiali da sole. Mi guardo intorno e vedo passare un mega fusto biondo che sorride a me e ad Ashley. Mi giro verso la mia migliore amica "Benvenuta al college" dico e ridendo mi giro per andare a prendere le valige dal bagagliaio.

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