Capitolo primo

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18 febbraio 2000
New Orleans, Louisiana
Quartiere francese

Il detective Christian Forbes, un giovane ex-marine dell'esercito americano, spense la piccola lampada che illuminava la scrivania, sovrastata da molteplici fogli e scartoffie, prese la giacca e si diresse verso la porta del grande ufficio in cui si trovava. Estrasse dalla tasca sinistra la chiave per sigillare la stanza ma, nello stesso istante in cui la chiave venne infilata, il suono penetrante dell'ingombrante telefono nero echeggiò in tutta la stanza. Forbes si maledisse per non essersene andato via con più rapidità ma, dopotutto era il suo lavoro e così nonostante la stanchezza si affrettò a rispondere alla chiamata e porre fine a quel suono così fastidioso.
"Pronto ?" esclamò con tono deciso
"Detective abbiamo bisogno di te all'incrocio tra 17th e la 18th strada" disse l'agente Asher Stuart, collega del detective, con voce ferma.
Christian attaccò il telefono, chiuse l'ufficio e si diresse verso il parcheggio sotto elevato del distretto di polizia.
Fortunatamente quella sera le strade erano poco affollate così con la sua motocicletta Christian riuscì ad arrivare in poco tempo al luogo che Asher aveva indicato lui.
Una volta arrivato incontrò Asher che senza lasciargli il tempo di parlare lo intimò di seguirlo dentro un edificio tutto rosso con porte malmesse e finestre rotte una visione davvero deprimente ma, non fu quello lo scenario peggiore di quella sera perchè dentro, nel grande ingresso, vi era una scena che descrivere raccapricciante sarebbe stato un eufenismo.
Al centro della stanza si trovava una donna impiccata con un nastro rosso scuro, dello stesso colore del sangue, lo stesso sangue che scorreva come acqua sul pavimento da un taglio particolarmente profondo che partiva dalla clavicola fino al ventre.
Forbes propose ai restanti poliziotti, che da una buona mezz'ora se ne stavano fermi con gli occhi rivolti al soffitto dove era appesa la ragazza con un espressione che passava dall'inquitudine al ribrezzo, di tirare giù la povera vittima.
Dopo aver fatto lentamente tornare il corpo della ragazza notarono che il suddetto corpo era ormai nel pieno della putrefazione. Successivamente arrivarono il medico legale e la sua equipe già pronti a potare la ragazza in obitorio per l'autopsia.
Con decisione unanime gli uomini decisero di dirigersi in pub da loro, spesso frequentato sperando di dimenticare quella ragazza brutalmente uccisa.
Dopo qualche bicchiere questi ultimi erano totalmente ubriachi, in particolare l'agente Asher, l'unico ancora lucido era Christian grazie alla capacità di reggere molto bene gli alcolici a differenza dei suoi colleghi.
Incominciò a guardarsi in torno, gran parte del locale era popolato da donne tra le quali ne notò una in particolare ; una ragazza minuta con i capelli neri come le piume di un corvo, la carnagione chiara e due smeraldi come occhi. Una bellezza così non passava di certo inosservata, ma la cosa che incuriosì più di qualunque altra cosa Christian fu il fatto che la giovane se ne stava in disparate, con un blocco da disegno in mano a bere il suo drink .
Un passo, due, tre ed ecco che si trovava accanto a lei
"Un corvo, disegno interessante" disse poi
" lei crede Mr. ...?"
" Forbes, ma può chiamarmi Christian e lei è ...?"
" Katrina Lawson, piacere" sorrise lievemente pronunciando il proprio nome.
Gli occhi di Christian non si staccarono nemmeno un secondo ammaliati da tanta bellezza.
Dopo essersi presentato i due continuarono la conversazione:
"Cosa fa nella vita signorina Lawson?"
"Studio letteratura inglese e anatomia e lei? Mi lasci indovinare , é un poliziotto."
"Si lo sono, ma come ha fatto a capirlo?"
Lei accennò una seconda volta un sorriso e poi rispose con calma
"Dal modo in cui cammina, si pone e
dal taglio dei sui capelli."
"Non pensavo fosse così evidente" rispose lui leggermente spiazzato
"Oh, non si preoccupi non è una cosa negativa"
"Cambiando discorso, Christian lei quanti anni ha ?"
"Ne ho ventotto e lei?"
"Ventidue"
Continuarono a parlare del più e del meno, osservandosi, squadrandosi e sorridendosi; fino a quando Asher, ormai ubriaco, si scontrò con Christian riportandolo alla realtà.
"Amico chi e queeesta bellla scignorina" esclamò l'agente Stuart non azzeccando nemmeno una parola.
"Agente Asher ti prego di non importunare questa signorina"
"Ma io non sto implortundando nessuno" replicò lui
"Okay, ho il vago presentimento che tu debba tornare a casa, anzi che qualcuno ti debba portare a casa" disse  Christian sorridendo alla bella signorina e poi avvicinandosi lentamente continuò dicendo
"Mi duole dirle che devo andarmene a cause delle evidenti circostanze"
Lei lo guardò e poi rispose
"Certo non si preoccupi capisco perfettamente"
"Arrivederci signor Forbes è stato un piacere conoscerla" concluse dolcemente lei
"Ho speranza di rivederla qui? Non le nascondo che la sua compagnia mi è molto gradita" chiese lui speranzoso
"Solitamente sono qui tutti i venerdì"
lo rassicurò lei.
Un ultimo sguardo e il detective, con il braccio del suo collega in spalla, si allontanò da lei.

Angolo scrittrice
Ciao personcine 🐳
Ecco a voi un nuovo, e a mio parere, imperdibile libro. Questo è solo il primo capitolo ma ovviamente ce ne saranno altri. Ditemi cosa ne pensate nei commenti
Un bacio,
Windstorm1

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2018 ⏰

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