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Capitolo due / Sesso in corridoio

— Ciao bellezza !
Mi saluta Cal, appoggiando le sue labbra sulle mie. Cal, altrimenti detto "il biondino".

— Ciao Cal.
Gli rispondo cingendogli il collo con le braccia.

Cal era il mio primo ragazzo, bellissimo, capelli biondi e occhi profondi. Ma non profondi come i suoi. Lo amo da morire e lui ama me. Siamo una coppia perfetta: la timida ragazza che non ha mai messo piede in una vera discoteca, e il ragazzo che tutti gli sbavano dietro, con un passato di una ragazza a settimana. Ma ora è diverso, siamo solo noi due.

— Il corridoio è vuoto — mi ha fatto notare — sai cosa fanno nei film quando il corridoio è vuoto ? —

— No, illuminami. — gli ho risposto sorridendo.

Lui mostra i suoi denti bianchissimi in un sorriso perfetto, e mi cinge i fianchi.

— Allora ti illumino. — mi ha sussurrato in un orecchio.

Mi ha fatto sedere su un banco. Indosso una gonna, così fa scivolare le sui mani calde sulle mie cosce e comincia a baciarmi con furia. La sua lingua esplora esperta la mia bocca, mentre le sue mani mi esplorano il corpo. Dalla foga ci troviamo sdraiati sul banco, e lui continua a baciarmi. Sento le sue gambe così vicine alle mie, il suo torace, il suo respiro. Le sue mani si avvicinano al punto dove le gambe si uniscono lentamente inserisce un dito dentro le mie mutandine.

— Ah — mi scappa un gemito.

Lui riunisce subito le nostre labbra e continua a far toccare le nostre lingue in un bacio eccitante. I nostri respiri sono pesanti, il suo dito continua a esplorare il mio intimo malgrado nascosto sotto la gonna. Le mie braccia gli cingono il collo e i nostri corpi sono quasi attaccati, sdraiati sopra un banco abbandonato nel corridoio vuoto. O almeno così pensavamo.

— Cal dio mio — soffoco un urlo dal piacere.

— Ti sto illuminando — mi chiede staccandosi dal bacio, con ancora il fiatone è il dito dentro le mie mutandine.

— Assolutamente sì — sorrido.

Lui toglie il dito dal mio intimo, ormai bagnato. Con l'altra mano si infila sotto alla mia maglietta, e mi slaccia il reggiseno in un gesto rapidissimo, e col dito bagnato mi stuzzica i capezzoli, mentre i miei occhi notano i suoi jeans ormai stretti nella parte intima.

— Dopo scuola sono libero, passa da me se ti va. — mi sussurra per poi dirigersi verso il bagno dei ragazzi, lasciandomi lì sola, eccitata, sudata, col fiatone. E ormai illuminata.

Al prossimo capitolo ... 🌷