Ma per favore!

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POV ANYA
Chiusi la porta scorrevole e con un salto mi gettai sul divano  della cabina. Puka alle mie spalle osservava il paesaggio scorrere velocemente fuori dal finestrino.
Mi distesi, incrociando le braccia dietro la testa, i pensieri si accumulavano velocemente... presa dalla stanchezza mi addormentai.

Camminavo in un campo di grano accarezzando di tanto in tanto le secche stecche, un senso di benessere mi portava a sorridere continuamente.
-"Anya andiamo, ci stanno aspettando"
Una ragazzina correva con in mano un nastro rosa, era bassa e paffutella con occhi azzurri e capelli neri
-"Forza...Ci stanno aspettando"
Mi passó accanto velocemente rimasi a guardarla...pocodopo  si fermó ad osservarmi mi sorrise, riprendendo la sua corsa, automaticamente le mie gambe partirono cominciai a correre, correre, correre...ma più mi avvicinavo più lei si allontanava.
-"Aspettami sono qui..!"
Gridai, ma lei non si voltò...  rallentai il passo;  scomparve...
Incominciai a guardarmi attorno non ero mai arrivata in questo posto, non c'era il campo di grano, il panorama era diverso. L'erba secca aveva preso il suo posto; dell'altra erba si aggiungeva ma bruciata, creava un sentiero ai miei piedi, che attraversava uno stretto passaggio fra le rocce, coperto da alcune liane. Il forte odore di bruciato aumentava, incominciai a tossire  ma il mio istinto mi diceva di procedere e vedere ciò che ci fosse aldilà di esse, le sfiorai quasi toccandole, cercavo di andare oltre. Il mio corpo me lo impedí, qualcosa mi impediva di oltrepassare quel punto

BOOM...

Mi svegliai di scatto!
-"Ma sei cretino!?... ovvio!"
Mi misi a braccia conserte
"Che stai facendo?"
Dimitri se ne stava poggiato di spalle alla porta, con le mani alle ginocchia, alzò un braccio portandosi l'indice alle labbra...
-"É partito un altro neurone?"
-"Shhh"
Si girò é aprì un piccolo spiraglio alla porta...

Se ne stava lí appollaiato, a spiare chi passava sempre sul "CHIVALÁ!" delle volte si alzava...due, tre passi si grattava il mento, scompigliava i capelli e ritornava a fare il pollo...
-"Dimitri"
..............
-"Dimitri"
-"Mmm, shhh"
Disse allungando il braccio nella mia direzione. Presi la prima cosa che mi capitò...una penna bene!
-"ATTENTO VOLA!"
Si giró, dritta in faccia
-"Tu sei problematica...stava per entrarmi in un occhio, sarei potuto rimanere ceco in un occhio!"
-"Sai che perdita"
-"Shhhh"
-"Primo: non dirmi cosa fare
Secondo: non ti azzardare ad entrare senza bussare.
Terzo: esci da qui. Ho litigato..."
-"É ti pareva"
Ignorai quest'ultimo commento
-"Con un ragazzino per stare qui
Quarto"
-"Non rompere, quinto: stai zitta!"
Concluse
-"Sei, Sei, sei?"
-"Una bambina...É stai composta! duchessa"
-"É come fai a saperlo!?"
-"Saperlo é il mio lavoro"
-"Hahahah, ma che psicologo ti dovrei inscrivere in qualche compagnia comica, pagherebbero larve per vederti"
Si sedette sul divanetto difronte
-"Che linguaggio, apprendi in fretta"
-"Sai cosa ho pensato che una volta uno spicolog..."
-"Non nominarlo, sono finito tra i pazzi per colpa tua"
-"Mia"
-"Si"
Caló il silenzio....
Io lo guadavo, lui si girava i pollici stando con la testa inclinata, mi decisi a parlare
-"Posso farti una domanda"
-"No"
pollo!
-"Che stavi facendo poco fa?"
-"Ho Dio! dammi la pazienza che non ho"

POV DIMITRI
Ora o mai più...
-"Sto andando in bagno"
Mi alzai ma non mi fece passare
-"Dante un attimo, abbiamo molto su cui discutere"
Stavo entrando in modalità "mulini a ventola"
-"D'accordo la faccio qui, sto aprendo il finestrino"
Mi guardó stranitito
Mi girai fingendo di aprire la patta...
-"Sa, ho sempre voluto farla fuori dal finestrino, mentre il treno passa veloce sui binari..."
Mi credeva pazzo! Adesso lo ero
-"Può osservare, non sia timido"
Un sorrisetto spunto sulle mie labbra
-"Aspetti! Dante, vada... qualche minuto lo si può perdere"
Uscii dalla cabina con serietà... serietà che finí in fretta nell'istante in cui chiusi la porta. Corsi, aprendo ogni porta, quello sarebbe venuto a cercarmi...
Mister George non aiutava... incasinava, quell'uomo era il casino fatta persona. Entrai in una cabina non accorgendomi fosse occupata, chiusi la porta con un gran tonfo, venni sgridato da Anya che naturalmente continuò per mezz'ora con i suoi punti di "non fare"...
-"HO Dio! dammi la pazienza che non ho"
Roteó gli occhi
-"Cosa farai dopo?"
-"In che senso"
-"Sei andato via dalla Russia"
Il suo sguardo si intristí
-"Faró di un altro posto casa mia"
Si sfregó le mani, in segno di nervosismo
-"Ma era...ma era casa tua"
-"Era un posto in cui vivevo fine della storia, é poi cos'è questa mania delle case"
Si alzó recuperando i vestiti sparsi per la cabina
-"É qualcosa che vogliono tutte le persone normali e poi gradirei delle scuse"
-"Scuse! chi ha parlato di scuse"
-"Di mi triiii"
Entrò Vlad...con gli occhi fuori dalle orbite
-"Abbiamo un problema!"

....................
Buona lettura 💋

L'ultima dei RomanovDove le storie prendono vita. Scoprilo ora