2. Who are you?

8 3 0
                                    

La giornata seguente passò tranquilla.
Scherzo, eravamo spaventati a morte da quello che sarebbe potuto accadere la notte successiva.
"Se dormiamo da me?" Tentò Niall mentre sorseggiava la sua cioccolata, "Magari la maledizione è solo a casa di Harry" ragionò Justin facendomi ruotare gli occhi, "No ma grazie eh, rassicurante" dissi ironico beccandomi le occhiatacce dei miei amici, "Okay andiamo da Niall" concordai alla fine.
Tornai a casa solo per prendere la roba di ricambio e il mio pigiama con gli orsetti. Avevo un pigiama con gli orsetti okay?
Vidi un biglietto appiccicato sul frigo, strano, mamma e Gems erano a New York e le chiavi di casa le avevo solo io.
Non staccai gli occhi da quel biglietto finché non scontrai Boo che mi soffiò contro "Oops" dissi guardando il mio gatto andarsene via, presi il biglietto:
4. C(i)ao.
Avevo due domande: chi era riuscito ad entrare in casa mia solo per scrivere "ciao" sul mio frigo? E poi, perché 4?
Queste domande non avevano una soluzione, ma la cosa mi inquietava abbastanza da farmi correre in camera per prendere velocemente il pigiama ed una maglietta a caso e correre fuori da casa mia.
Fortunatamente, la casa di Niall si trovava a pochi isolati dalla mia, suonai alla porta e aspettai, ripensando a quel biglietto sul frigo.
"Ciao Har, ma entra pureeee vai tranquilloooo" esclamò Niall, una volta che entrai in casa sua senza neanche salutarlo, "Ciao. Quattro" dissi solamente e lui mi guardò in modo serio per poi dire
"Colpito e affondato?".
"Non capisci mai un cazzo" affermai guardandolo male, "No ma ceh, scusa se un mezzo coglione strafatto senza uso di droghe entra in casa tua e dice 'Ciao. Quattro' e pretende che tu capisca" spiegò gesticolando per poi sospirare "Ho fame, questa cosa del farti da google traduttore personale mi ha tolto le energie, andrò a mangiare" dirigendosi verso il frigo. Lo seguii e mi appoggiai al bancone della sua cucina, "Allora, sono tornato a casa, Gems e mamma sono a New York, le chiavi le ho solo io e sul frigo ho trovato un foglietto con scritto 'Quattro. Ciao', così sono corso via da casa mia e sono venuto qui"
"E ci voleva tanto o dovevi per forza entrare in casa mia stile fattone visionario giocando a battaglia navale con il tuo io interiore?" Chiese Niall divorandosi le patatine, "Boh, dovevo per forza" affermai prendendomi del succo di frutta dal frigo, "Come se fossi a casa tua" commentò il padrone di casa, "L'ho sempre fatto" risposi facendo la posa da sassy queen mentre Niall sospirava "E poi c'è gente che crede che tu sia eterosessuale. Io boh".
"Gli altri?" Chiesi, lui indicò il piano di sopra, dato che non riusciva a parlare per la quantità di pop corn che erano nella sua bocca, mangia come un maiale e rimane sempre magro, queste sono le ingiustizie della vita.
"Okay, vado di sopra" dissi visto che ero praticamente da solo, se Niall ha del cibo la sua compagnia diventa inutile. Parla solo con il cibo, o da solo, non ho mai capito se il cibo gli risponde o no, ma giuro che si fa interi discorsi con le patatine.
Mi incamminai per quelle scalinate, iniziando a sentire i brividi. Ci ero passato un sacco di volte, perché non mi erano mai sembrate tanto cupe?
"Così te ne vai da casa tua eh"
Un sussurro, ecco quello che era stato quella voce, come un grido che si disperde nel vento. Ma quella voce era allegra, sembrava divertita.
Come quando avevo trovato Liam...
Okay Harry, stai impazzendo.
"Sembri un fantasma" commentò Zayn divertito, appena arrivai nella stanza di Niall. Poi il suo viso si serrò immediatamente al ricordo della notte precedente, "Harry, cos'è successo?" Chiese e a quel punto iniziai a vedere tutto sfocato, per poi perdere i sensi.
Mi svegliai in una stanza completamente bianca, sdraiato su un lettino con un ago nel mio braccio e un aggeggio fastidioso che faceva "bip, bip, bip" continuamente.
"Si è svegliato" annunciò una ragazza vicino a me, che mettendo a fuoco si rivelò essere mia sorella. "Gems" sussurrai cercando di alzarmi, per poi sentire la testa girare ed essere costretto a sdraiarmi di nuovo.
"Shh cucciolo non parlare. Sei svenuto circa tre ore fa, a casa di Niall. Io e mamma siamo tornate prima per prendere altre valigie. Mamma ha trovato lavoro a New York e ci trasferiamo lì. Eravamo venute qui per chiederti se volessi venire con noi, ma poi Zayn ci ha chiamate dicendo che eri svenuto" spiegò con le lacrime agli occhi "Non farmi mai più uno scherzo del genere Harry o giuro su nostra madre che ti stacco la testa".
"Hazzaaaaaaaaaaah" urlò Niall superando l'infermiera che gli stava dicendo di non urlare, per poi gettarsi addosso a me "Brutto riccio malefico mi hai fatto prendere un infarto" disse stritolandomi, "N-Niall n-non resp-respiro" riuscii a dire, "Oh si scusa" mi rispose staccandosi.
Dopo di lui entrarono Zayn, Liam e Justin sorridendo. "Eri molto da film quando sei svenuto. Se non fossi morto di paura sarei scoppiato a ridere" commentò Zayn imitando il modo in cui ero svenuto, "Zayn era tipo impazzito. Urlava cose tipo 'chiamate l'ambulanzaaaaaaaa aiutooooh' e era diventato più pallido di queste pareti" raccontò Liam, "E questi coglioni pensavano che volessi suicidarmi" rispose Zayn guardando male Liam e Justin che erano scoppiati a ridere.
Mentre ridevamo tutti entrò mia madre con un toast in mano, "Grazie Gemma per esserti ricordata di avvisare tua madre che tuo fratello si era svegliato. Sei sempre molto utile figlia mia" commentò guardando male mia sorella che rispose "Mi sono dimenticata e poi sono figlia tua, quindi devi prendertela con te stessa".
Mia madre ignorò il commento di mia sorella e si rivolse a me "Piccolo Haz, come stai?" "Sto bene mamma" risposi sorridendo leggermente, "Se Harry sta bene io sono Masterchef UK" commentò Justin, "Okay, non sto bene. Ma esattamente cosa ho avuto?" Chiesi
"Questa, signor Styles, è un'ottima domanda" esordì la dottoressa entrando nella stanza, facendo prendere un infarto a tutti, "Scusate, mi ricordava l'entrata di scena delle infermiere in quelle fiction che guarda mia nonna, lol" disse guardando il muro, facendo partire un flashback solo per lei, "Comunque, da quanto mi dicono le tabelle è stato uno spavento che si è protratto nel tempo" spiegò tenendo gli occhi fissi sulla cartella che aveva davanti, "In parole povere" disse guardando le nostre facce "Harry, ti sei spaventato. Ma il tuo spavento non ha avuto subito un effetto su di te, il tuo subconscio ti ha fatto rivivere quella situazione, o una situazione simile, in un secondo momento e il tuo corpo e la tua mente non l'hanno sopportato".
In poche parole, sono pazzo.
Ma io quelle voci le sento. Quella voce. L'ho già sentita, ma non ricordo né quando né dove.
Chi sei tu? Perché mi sei così familiare?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

From the beginning Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora