Brother!Aomine x Sister!Reader ~ Legame

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5 anni - 0 anni
<< Vieni Daiki... dai il benvenuto alla tua sorellina, (Nome) >> una sorridente donna invitò un piccolo bambino di cinque anni, nascosto dietro le gambe del padre con un adorabile broncio.
L'uomo spinse dolcemente il bambino, facendolo avanzare con lentezza verso di lei.
Stesa sul letto dell'ospedale, la madre sorrise teneramente al figlio più grande prima di indirizzare il suo sguardo al piccolo fagotto che teneva tra le braccia. Quest'ultimo dormiva beatamente.
Daiki osservò a lungo quella piccola creatura prima di indirizzare il suo sguardo imbronciato alla madre.
<< Io lo volevo maschio >>
La donna rise, scuotendo la testa con aria divertita.
<< Puoi giocare lo stesso con lei >>
<< Ma ho già Momoi come amica... voglio un maschio >>
Il padre ammonì il più piccolo, facendolo sbuffare piano.
<< Va bene, va bene... benvenuta, (Nome)... ugh, grande... un'altra ragazza, come se non bastasse Momoi >>

6 anni - 1 anno
Daiki giocò distrattamente con il suo inseparabile pallone da basket nel salotto, mentre sentiva sua madre trafficare in cucina per preparare il pranzo.
La piccola (Nome) era poco lontano dal lui, seduta a terra con una pallina colorata tra le paffute mani.
Fece qualche verso confuso prima di guardare con insistenza il fratello.
Sentendosi osservato, Daiki smise di giocare e fissò a sua volta la sorella.
<< Cosa vuoi? Ah no, non dirlo... tanto non ti capirei >> sospirò pesantemente, sedendosi davanti a lei per osservarla con un cipiglio << Certo che continui a essere minuscola... quando diventerai più grande? Non posso lanciarti il pallone senza farti piangere, che strazio... >>
Nessuna risposta arrivò dalla sorellina, che continuava a fissarlo come incantata.
<< Daiki! Il pranzo è pronto, vai a lavarti le mani! >> lo chiamò la madre.
Il bambino si alzò dal posto dirigendosi verso la cameretta per mettere apposto il suo adorato pallone, quando (Nome) mugugnò qualcosa che gli attirò l'attenzione.
Infatti tornò indietro da lei, accucciandosi alla sua altezza.
<< Cosa? >>
<< Da... >>
Il bluetto si trovò a deglutire in aspettazione: erano da mesi che i genitori stavano cercando di farle dire la sua prima parola, senza successo.
<< Da... ? >>
<< Daaki! >> esclamò la piccola (Nome), alzando le braccia verso di lui in segno di abbraccio e regalandogli un grande sorriso.
Il bambini sobbalzò all'entusiasmo della sorellina, girandosi verso la madre che era lì vicino a guardarli con gli occhi spalancati.
<< Cielo! La sua prima parola! Ha detto il tuo nome, Daiki! >>
<< Ah? Quel "Daaki" era il mio nome? >> si girò nuovamente verso la sorella << È Daiki, non Daaki >>
<< Daaki! >>
Daiki fece un pesante sospiro, ma senza accorgersene sorrise felice di essere la prima parola della sorellina.

10 anni - 5 anni
<< Dai-nii! Giochiamo, giochiamo! >> (Nome) saltò sopra il letto di Daiki, svegliandolo di soprassalto.
Era mattina e la piccola Aomine si era svegliata presto per giocare con il suo caro "nii-chan".
Solo che il "caro" nii-chan aveva altri piani in mente...
<< (Nome)... non puoi aspettare oggi pomeriggio? Voglio dormire >> brontolò lui, aggiungendo che voleva dormire di più dato che già si doveva svegliare presto per andare a scuola ogni giorno.
Almeno nei giorni festivi poteva dormire quanto voleva.
Con questa idea in mente, Daiki tornò a stendersi chiudendo gli occhi.
(Nome) mise un adorabile broncio, senza comunque scendere dal letto.
<< Nemmeno... nemmeno se giochiamo a basket? >> mormorò, nascondendo un ghigno.
Daiki aprì di scatto gli occhi, sedendosi subito per affrontare sua sorella.
<< ... mi stai sfidando? >> assottigliò lo sguardo, ricambiato da un sorrisino strafottente di lei.
Con ciò, il fratello scese velocemente dal letto.
<< Andiamo a fare colazione! Voglio giocare a basket! >>
(Nome) sorrise entusiasta e scese anche lei correndo in cucina.
<< Chi arriva per ultimo è un puzzone! >>
<< Ah!? No vale, sei partita prima! >> le corse dietro il più grande, arrivando in cucina alla pari della sorella.
<< Pari... >> mormorarono in coro.
<< Ara? Vi siete alzati presto, oggi >> li accolse la madre con un sorriso, poggiando sul tavolo la colazione per i due bambini.
<< Okaa-san! Dopo io e (Nome) andiamo a giocare al campo di basket! >> la informò il figlio più grande, cominciando a mangiare velocemente.
<< Eh? Daiki! Ricordati che- >>
<< Che devo controllare che (Nome) non si allontani troppo, lo so lo so. Sbrigati a mangiare! Altrimenti avremo poco tempo per giocare! >> disse alla madre prima di rivolgersi alla sorella, facendo annuire quest'ultima.
Dopo che ebbero finito di fare colazione, i due bambini si cambiarono prima di salutare la madre e uscire di casa verso il campo.
Finalmente Daiki poteva giocare a basket con sua sorella.

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