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La ragazza, dai lunghi capelli biondi raccolti in due buffi codini, si guarda intorno e sospira pesantemente capendo subito quello che ha combinato. Non appena nota lo sguardo della sua amica, uno di quelli che le riserva quando combina uno dei suoi disastri, si china a terra e raccoglie ciò che riesce a prendere senza tagliarsi le mani a causa del vetro dei bicchieri ormai frantumati in mille pezzi. Non ne combina una giusta e questo lo sa talmente bene che ormai ogni rimprovero riservatogli dalla ragazza, un centinaio in una giornata, per lei è acqua che scende liberamente senza intoppi sul suo corpo. Solo quando nota che Rei si avvicina al macello che si è creato sul pavimento, abbassa il volto e prende subito uno straccio per pulire a terra e far tornare a splendere tutto esattamente come era prima. In realtà, però, quando Rei è esattamente vicino all'amica non le rivolge più la brutta occhiata di prima, anzi, con sorpresa di Usagi, le sorride e si china alla sua altezza cercando invano lo sguardo dell'amica che si trova di fronte.

≪ Usagi dai guardami e affrontiamo questa cosa insieme. È l'ennesima volta che rompi un bicchiere e so benissimo che il più delle volte lo fai perché sei goffa e pasticciona, però adesso non è stato fatto per quei due motivi che ho appena elencato. Sappiamo entrambe perché fai tutto questo e non è giusto infliggerti altro dolore oltre quello che già porti sul tuo cuore da tempo. ≫

Rei cerca di prendere le mani di Usagi tra le sue, ma quest'ultima non accenna ad un movimento e neanche ad un sorriso, neanche a quello più falso, e questo desta dispiacere in Rei che vorrebbe vedere l'amica più combattiva e più presente nelle discussioni. Così con la speranza un po' diminuita, si siede di fronte ad Usagi, stando attenta al vetro ancora in giro per la stanza, e sospira pensando a ciò da dire. Usagi nel frattempo si siede, anche lei, sul pavimento davanti all'amica e si morde il labbro, cercando di non far scendere le lacrime che minacciano di farsi vive da un momento all'altro. Da un lato vorrebbe farsi vedere forte e decisa, ma dall'altro le piacerebbe anche avere una spalla su cui piangere senza essere giudicata. Vorrebbe sfogarsi con lei e con le altre, ma il dolore è l'unica cosa che la fa sentire, scioccamente, ancora in una bolla di protezione. Se esplodesse la bolla, tutta la magia che ha cercato di creare da sola nel suo cuore scomparirebbe subito e lei non vuole affatto tutto questo.

≪ Usagi è passato un anno da quando Mamoru ha deciso di lasciarti, abbandonandoti qui da sola, quindi non puoi farti ancora travolgere dal dolore, non puoi vivere con il suo pensiero fisso ogni maledetto giorno. È arrivato il momento di voltare definitivamente pagina e riprenderti la tua vita. ≫

Rei, decisa a prendere in mano la situazione ed il discorso, poggia le mani sulle spalle della sua amica e cerca di rivolgerle uno dei suoi sorrisi migliori per consolarla ma soprattutto per incoraggiarla a fare la cosa giusta per il suo bene. Non può vederla piangere per ogni minima cosa, non può vederla in questo stato quando tutti i ragazzi della loro età si divertono mentre lei, la sua migliore amica, trascorre intere giornata a casa con l'unica foto tra le mani ed un perenne sorriso tirato sul volto. Rei sa benissimo che la fine di una storia, soprattutto importante come quella di Usagi e Mamoru, è dolorosa ma soprattutto devastante tanto da toglierti anche la più piccola briciola di vitalità, però sa anche che per affrontarla ci vuole ogni giorno una distrazione diversa e l'appoggio di ogni singola amica. Ed è esattamente quello che ha deciso di fare, di organizzare, per rendere da questo momento per Usagi ogni giorno speciale ed indimenticabile.

≪ Non posso Rei, non posso voltare pagina quando so benissimo che il mio Mamoru tornerà da me una volta passato questo periodo. Non voglio vederlo, quel giorno, andare via di nuovo però con la differenza che questa volta si allontanerà da me perché voi avete deciso di farmi continuare con la mia vita. Siamo destinati a stare insieme e così sarà! ≫

Usagi stringe i pezzi di vetro rotto tra le sue mani, mentre sussurra quella frase che non convince per nulla Rei, procurandosi diversi tagli senza curarsi in quel preciso momento del dolore e del sangue che inizia a gocciolare sul pavimento. In quell'anno, lunghissimo, ha saputo gestire ogni cosa le capitasse ed ha iniziato anche a tenere a bada il dolore, cercando di camuffarlo con le sue solite scenate di goffaggine. All'inizio le riusciva tutto bene, riusciva a camuffare tutto o la maggior parte con un sorriso, però ultimamente anche la più piccola cosa la fa sprofondare in uno stato di immensa tristezza che poi sfocia in un lungo e doloroso pianto.

Oltre l'infinito, oltre l'eternità, io ti amerò per sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora