Per fortuna è tutto apposto e al bambino non è successo nulla, sono contentissma che tra due mesi nascerà. E' un maschietto. Mr.J sarà contentisimo per questo, potrà insegliargli a uccidere, rapinare, potranno fare molte rapine insieme e io spero che sia pazzo proprio come noi. Jacline non lo è per niente ma non mi posso lamentare; è sempre mia figlia. Tornai nella mia cella ma il mio re non era nella sua, passò Amanda e la chiamai
-Amanda!!Amanda!!- venne verso di me con un sorriso stampato in faccia e con le mani dietro la schiena
-Dimmi Harley-
-Dov'è il mio Puddin? Appena tornata non c'era e vorrei sapere dove lo avete portato, grazie- mi guardò spaesata e con uno sguardo storto
-Come dov'è, è qui nella sua cella come al solit...- si interruppe guardando la cella di Joker non trovandolo, io la guardai in attesa di una risposta e lei chiamò delle guardie
-Cercate in tutto il manicomio! Joker è scappato quel figlio di puttana!- è scappato?!?!?! Impossibile, non mi lascerebbe così marcire in questo postaccio.
-Psssssssss Harley!- mi girai e vidi la gatta dentro la mia cella
-Hey Cat, quindi?- sorrise
-Beh ovvio...SCAPPIAMO!- sorrisi e ci arrampicammo per i condotti dell'aria finendo all'uscita dove trovai il mio puddin vestito elegante con la sua lamborghini (non chiedetemi come ho fatto ad arrampicarmi con tutta la poca forza che ho, perchè non lo so neanche io). Sorrisi e lo abbracciai subito
-Tu non mi ascolti mai stronzo- sorisse accarezzandomi la guancia e mettendo la sua fronte attaccata alla mia
-e io ti ho detto che non voglio far crescerenostra figlia/o in questa merda di posto-
-figlio, è un maschio- suoi occhi diventarono pieni di gioia e mi prese in braccio (non so come) e mi baciò all'istante.
-non vorrei rovinarvi il momento faigo, ma dovremo andare e anche io- entrammo in macchina e tornammo subito a casa, Cat se ne andò e io ho tutto il pomeriggio per coccolare il mio Puddin.
-Vado a farmi un bagno caldo-
-okay principessa- entrai nella vasca riempita di acqua non troppo bollente e mi accaezzai la pancia, adoro restare in momenti come questi, io e il mio bambino. Entrò J e si spogliò
-Che fai monello?!- risi e lui sorrise
-Devo farmi una doccia, non ce la faccio più!- gli do anche ragione, in quelle celle si stava di merda, era tutto sporco e c'era un'odore di morto insopportabile. Entrò nel box doccia e io dopo 10 minuti circa approfittai di uscire dalla vasca e asciugarmi. Andai in camera e il tempo di mettermi l'intimo addosso entrò J
-Madonna, ma cos'hai un cronometro?- risi e lui rise sotto i baffi venendo verso di me e facendo sedere su di lui nel letto, mi accarezzo la pancia e sorrisi
-Ciao piccolino del papà. Stai bene lì dentro al calduccio eh?- mi scappò una risata (ma stai bene?!)
-Tra due mesi finalmente ti vedrò e ti coccolerò tutto il...- mollai un'urlo e J mi guardò subito preoccupato.
-Harley tesoro respira, respira- feci dei lunghi respiri m il dolore era atrocie
-Puddin...- mi tremava la voce e mi scesero le lacrime
-PUDDIN STA NASCENDO!- J mi guardò paralizzato
-Chè?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!- feci dei lunghi respiri ma non potevo fare altro che gridare dal doloro
-Muoviti accendi la macchina e portami in ospedale muovitiiii non ce la faccio più-
-e se nascesse in casa- ma allora stai davvero male...
-PUDDIN PORCO CANE STA NASCENDO TUO FIGLIO NON E' IL MOMENTO D SCHERZARE, ACCENDI QUELLA CAZZO DI MACCHINA- gridai più del previsto e J mi aiutò a camminare fino alla macchina, per tutto il tragitto io non facevo altro che respire all'ungo e gridare dal dolore.
-Chiamo Ivy?-
-Si principessa, fai quello che vuoi- sorrisi, presi il telefono e la chiamai all'istante[-IVY-
-Harley calmati dimmi che c'è-
-Devi venire subito in ospedale muovitiii-
-Perchè devo venire, che sta succedendo?-
-Secondo te cosa sta succedendo...-
-ODDIOOO STA NASCENDOOOO....Okay Ivy calmati okay wow...ARRIVO SUBITO-
-Porta anche Jacline-
-Si ovvio sto arrivando-]-Ha detto che arriva- guardai J e non era per niente di buon umore, si affacciò fuori dal finestrino gridando verso le altre macchine che poco a poco si spostavano vedendo la macchina di Mr.J... Feci altri respiri profondi ma il dolore era sempre più forte. Arrivamo lì dopo 10 minuti e andammo dall'infermiera principale che c'è all'entrata
-H...Harley Q..Quinn....Tu sei Harley Quinn....TI PREGO NON UCCIDERMI- sorrisi tenendomi stretta la pancia
-Tranquilla non siamo qui per fare strage di gente innocente ma io starei partorendo se tu non te ne fossi accorta tesoro- feci un sorriso falso e mi portò in sala parto, Ivy arrivò dopo 10 minuti. Ero distesa sul lettino con un dolore allucinante e spigenvevo più che potevo. J era vicno a me per tenermi stretta la mano e ogni tanto me la baciava nel segno di affetto e nel non mollare per tutto lo sforzo che stavo facedo il quel moemnto.
-Ci siamo quasi- mi disse un dottore e sentii un pianto molto dolce, mi girai verso J e sorrisi con le lacrime agli occhi dalla felicità
-Okay al mio tre mi aiutate con delicatezza a tirarlo fuori per far uscire il corpo-
-Faccia un'ultimo sforzo- feci un gran respiro e spinsi con tutta la forza che avevo in corpo e all'improvviso sentii un pianto enorme un po' assordante e vidi mio figlio in braccio a un dottore. Il mio Puddin mi accarezzò la guancia e sorise, io ero sudata e non avevo più le forze ma almeno ne è valsa la pena. Aspettai un paio di minuti e finalmente l'infermiera me lo diedi in braccio
-Complimenti è un bambino stupendo- sorrisi e lo guardai, è identico a Mr.J. E' un bambino stupendo proprio per questo. Guardai J, è proprio contento; gli si vede la gioia negli occhi. Gli accarezzai quei pochi capelli che ha e sorrisi alle sue smorfiette carine. Prima piangeva come un dannato e appena l'infermiera me lo ha dato il braccio si è calmato e ora sta già dormendo. E' davvero un'amore. Lo diedi un braccio a J e sono davvero teneri. Ivy bussò alla porta e la feci entrare con Jacline, J gliela diede in braccio e sono davvero dolci. Alla fine del "giro di braccia" lo tenni tutto il tempo.
-Potte lasciarci da soli per favore-
-Certamente- rimasimo nella stanza io, J e il piccolino. Chiusero la porta e guardai J sorridendo
-Alla fine hai ottenuto quello che volevi- sorrise accarezzandomi i capelli
-si e sono molto contento per questo- mi scappò una risata per la sua faccia divertita e lo abbracciai subito. Possarono un paio di giorni e tornai a casa.