ALISONLa mattina seguente mi svegliai e andai a fare colazione.
Mentre scendevo le scale sentì mio padre ridere di gusto e andai a vedere cosa stava succedendo.
Fui sorpresa nel trovare non solo mio padre ma anche Angel e prendevano insieme il caffé e ridevano come dei vecchi amici.
I due si voltarono verso di me e poi mi diedero il
buongiorno.-buongiorno
Risposi tentennante-allora abbiamo tanto lavoro da fare oggi bella addormentata e siamo in ritardo sulla tabella di marcia quindi ora andiamo a vestirci.
Disse Angel.Lei aveva davvero un buon gusto nel vestirsi,ma anche nel truccare e fare acconciature.
Mi diede una maglietta grigia molto carina,un pantalone nero con gli strappi sul ginocchio e le all star. Poi mi truccò, mi fece una linea di eyeliner nero, mise la matita altrettanto nera all'interno del mio occhio e poi mi fece due trecce alla francese.
Angel indossava una maglietta nera corta,i jeans strappati e le scarpe dello stesso colore della maglietta,si fece anche lei le trecce e poi si mise,l'eyeliner e un po di ombretto.
Raggiungemmo I ragazzi nel covo della gang e dopo entrammo dentro.
Era tutto buio non vedevo niente tranne delle candele accese,e avvertivo un tenebroso silenzio.
Un uomo con una tuta tutta nera,incappucciato,entró nella stanza.
Credo fosse il capo,si capiva dalla lunga barba e dai capelli che gli cadevano capienti sulle spalle.
Con la testa chinata verso il basso e con tono serio disse:
-benvenuti fratelli, stiamo per assistere ad un momento di vitale importanza, l'unione di un nuovo membro nella nostra famiglia.
Ma come voi sapete,bisogna constatare se lei è capace di congelare la sua compassione e di resettare i sentimenti, quì non c'è spazio per i cuori teneri!
Rimasi pietrificata,non mi aspettavo una cosa simile.
-una prova? Cosa devo fare?-semplice,qualcosa per riscaldare l'atmosfera dopotutto sei solo all' inizio,non aver paura.
Devi rapinare la banca che sta quì dietro l'angolo.-cosa?Ma...Ma io
Risposi balbettando-cosa ti aspettavi chi pettina più in fretta una bambola? Cos'è Rose,hai paura?
Continuò lui .Io non conoscevo la paura,sono una persona che ride davanti al pericolo ma questa situazione stava facendo posto ad un senso di ansia che mi opprimeva e mi impediva di parlare.
-quando si farà questa prova?
Chiesi con voce tremante.L'uomo si scambiò occhiate con altri soci e poi disse sorridendo
-adesso
mi voltai per cercare il sostegno di Angel e lei con lo sguardo mi ignorò.
Che grandissimi stronzi,Ron,Angel e Jackson,avrebbero potuto mettermi al corrente.
insieme al capo e al resto della gang ci recammo davanti la banca e ci nascondemmo e poi misi il cappuccio della felpa nera per non farmi riconoscere.
-vediamo come te la cavi a passare inosservata
Disse l'uomo.Feci cenno con il capo e scavalcai la ringhiera. Loro scapparono via per evitare che si formasse troppo movimento sospetto.
La porta era aperta,mi intruffolai silenziosamente e poi mi nascosi dietro un muro e ci rimasi per lungo tempo finché un uomo grassottello che lavorava li andò nella zona dove era situata la cassaforte.
Iniziai a pedinarlo silenziosamente e nel mentre sudavo freddo.
L'uomo digitò la password della cassaforte.
io la vidi grazie ad un cannocchiale offerto gentilmente dal capo, e appena tornò nel suo posto per svolgere il suo lavoro sgattagliolai verso la cassaforte uscendo da dietro il muro.
Digitai la password e
rubai i soldi,erano molti pezzi d'oro. Non riuscivo nemmeno a contarli per quanti erano.Il senso di colpa iniziava ad emergere, non sono una ladra,ma non volevo deluderli. Finalmente mi sentivo parte integrante di un qualcosa, perciò misi da parte i sentimentalismi, infilai rapidamente la maggior parte dei soldi nella borsa e scappai.
A mia insaputa scattó l'allarme. L'uomo si alzó dalla sedia e corse nella stanza della cassaforte. Non vide il mio volto ma solo il mio cappuccio nero.
Udì in lontananza la sua voce
-Ladra fermati!non mi sfuggirai!L'eccessivo peso gli impediva di correre più velocemente. Una volta fuori scavalcai nuovamente il muretto, solo che persi l'equilibrio e caddi a terra.
Davanti a me vidi dei piedi immobili.
Pensai subito che per me era finita, mi avevano beccata.
Poi notai le all star bianche, io quelle le conoscevo.
-Alison che stai facendo?
Chiese Derek contrariato.
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il momento in cui tutto è cominciato...
Literatura Feminina[[IN REVISIONE]] -Alison? -chi sei?Che cosa vuoi? Disse lei singhiozzando -voglio solo aiutarti,sono Derek -va via!non voglio il tuo aiuto! -no! -no? Disse lei alzando il capo,con occhi lacrimanti -non vado via,non mi interessa di finire in ospeda...